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Biagio Antonacci: “Papà mi disse di non litigare mai con mio fratello” Il video con i Fiorello, i ricordi di Pino Daniele, il brano per Celentano 13-04-2018

Biagio Antonacci racconta “Mio fratello”, il nuovo singolo estratto da “Dediche e manie”, che è accompagnato da un videoclip girato da Gabriele Muccino, con protagonisti Rosario e Beppe Fiorello: l'artista parla anche di suo fratello Graziano, del nuovo tour, di Pino Daniele e di Lucio Dalla.

Lo fa in un'intervista con Mauro e Manola in contemporanea su Radio Italia, Radio Italia Tv, radioitalia.it, Real Time e Dplay.com. Tra il pubblico del Verti Music Place, anche una fan di Cagliari che ha seguito l'artista in concerto fino alla Russia.


Mio fratello” è il tuo nuovo singolo. Vogliamo sapere perché hai scelto questo brano e perché adesso.Perché mi sembrava il momento di parlare di un tema forte che sento molto, dopo due singoli più languidi (In mezzo al mondo e Fortuna che ci sei ndr). È la storia di due fratelli che non sono uniti e si allontanano sempre di più, cercano di comunicare ma fanno fatica. È vero, a volte è difficile andare d'accordo, ma io ho mio fratello che lavora con me, siamo uniti, abbiamo la consapevolezza che è bello stare insieme. Ho ricevuto molti messaggi di persone che stanno vivendo un momento di distanza con i fratelli e questa cosa mi provoca molto dolore perché quando i fratelli non vanno d'accordo i genitori soffrono. Mio padre prima di morire mi disse: 'Mi raccomando non litigare mai con tuo fratello'”.

Il singolo è appena uscito è già tutti lo cantano.Questa canzone ci darà soddisfazione. Tanti fratelli cominceranno a riflettere. A volte si litiga per cose davvero inutili, poi magari si intromettono mogli, mariti... Mio fratello vuole essere una parabola del figliol prodigo 2.0”.

Chi tra te e tuo fratello Graziano si è allontanato? Ci diamo i turni. No, noi non siamo mai partiti per fortuna, si discute giustamente, perché è importante dirsi le cose subito e non tenersi mai dentro niente di inespresso. Altrimenti poi si scoppia ed esplode il bubbone”.

Parliamo del video di “Mio fratello”.Il video è un capolavoro, lo posso dire perché non sono io il protagonista, è irripetibile. Ho chiamato Rosario una mattina dicendogli che mi sarebbe piaciuto fare un video con lui e suo fratello Beppe perché ci conosciamo da tempo e perché avrei voluto vederli insieme. Lui mi ha risposto: 'Noi non facciamo mai tante cose insieme', allora io gli ho detto di provare a sentire il brano. Lui è rimasto molto colpito e ha fatto sentire il pezzo a Beppe. Beppe mi ha chiamato contento, dicendomi che tra l'altro Mario Incudine, l'artista siciliano che canta in 'Mio fratello', è un suo amico. Beppe mi ha chiesto chi era il regista, io non lo sapevo ancora e lui, che è il vero attore, ha detto: 'Ci penso io'. Così ha chiamato Gabriele Muccino, che ha subito accettato. Anche nell'ultimo film diretto da Muccino si parla di famiglie con casini incredibili. È stato un bellissimo regalo, è nato un corto”.

Avevi detto che avresti voluto proporre questo brano ad Adriano Celentano. L'hai fatto?No poi me lo sono tenuto io, il pezzo è bellissimo. Tra l'altro Adriano mi ha scritto poco tempo fa dicendo: 'Questo era mio, ora me ne devi fare un altro'. Io non do mai tante canzoni in giro ma quando lo faccio cerco di farlo in modo mirato. Se mi viene un brano forte, me ne privo e lo do ad Adriano”.

Quando ci siamo visti a febbraio, durante Sanremo, ci hai detto che saresti andato in Russia... Sono andato ed è stato bellissimo. La paura dell'aereo è passata, anche perché se hai paura di ogni cosa è un disastro. Il pubblico mi ha stupito. Per la prima volta andavo a Mosca e a San Pietroburgo a fare uno spettacolo con un pubblico pagante e ho trovato un'educazione e un amore incredibile”.

 

Per chi non è venuto a Mosca, ci saranno tante date live...Sì, adesso riparte il tour. Quanta gioia ho ricevuto da parte dei fan, ora mi gaso un po'. Forse è stato uno dei tour più belli dal punto di vista dell'energia. Quando esco sul palco mi rendo conto di avere di fronte persone che mi conoscono, mi capiscono e vogliono vivermi, non mi chiedo: 'Oddio, come andrà? Canterà bene?'”.

Il tour riprenderà il 2 maggio, con la prima data ad Acireale...Sì, suoniamo per tutto maggio e finiamo a Bologna il 26. Torniamo in Sicilia, a Bari per la quarta volta. È un tour che ha stupito anche me. Vuol dire che abbiamo seminato bene, parlo al plurale perché c'è un team dietro ogni lavoro. La parola più banale che può dire un artista è 'Grazie'”.

Volevamo parlare anche di un appuntamento dedicato a Pino Daniele a cui parteciperai... Il 7 giugno lo Stadio San Paolo di Napoli ospiterà 'Pino è', un evento incredibile con colleghi meravigliosi. Il pensiero di fondo è che Pino è e lo sarà sempre. Io lo frequentavo nell'ultimo periodo, abbiamo duettato insieme in 'One day'. Ora devo capire con chi cantarla. Sarà un grande evento, perché Pino è uno dei padri dei cantautori: grande musicista, grande autore e grande cantante. Sapessi quanto mi sono pentito di non avergli chiesto cose, così come a Lucio Dalla. Pensavo che Lucio ci sarebbe stato sempre, avrei voluto chiedergli a chi pensava quando ha scritto Futura. Ma in realtà è meglio non spiegare mai le canzoni”.

Autore:
Chiara Cipolla
13-04-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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