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Luigi Tenco

BIOGRAFIA

Luigi Tenco (Cassine, 21 marzo 1938 – Sanremo, 27 gennaio 1967) è stato un cantautore e attore italiano. Nel 1953 fondò un gruppo musicale, la Jelly Roll Boys Jazz band (composta da Danilo Dègipo alla batteria, Bruno Lauzi al banjo, Alfred Gerard alla chitarra ed egli stesso al clarinetto), che propone, tra i tanti brani, Nat King Cole e Kid Ory.

Iniziò a suonare il sax nel 1957, quando venne chiamato da Marcello Minerbi nel Trio Garibaldi, con Ruggero Coppola alla batteria e Minerbi al pianoforte; proprio per il trio scrive la sua prima canzone, la sigla di apertura dell'orchestra. Seguì nel 1958 la costituzione del gruppo i Diavoli del Rock con Graziano Grassi, soprannominato Roy, alla batteria e Gino Paoli alla chitarra.

Ottenne un contratto discografico con la Dischi Ricordi come cantante; il suo esordio con il gruppo I Cavalieri risale al 1959. Il gruppo - che gravitava intorno alla casa discografica Tavola Rotonda, sottoetichetta della Ricordi - incise un EP con quattro brani, Mai/Giurami tu/Mi chiedi solo amore/Senza parole (che vennero anche pubblicati suddivisi in due 45 giri), pubblicato a nome Tenco. Dopo questa incisione, adottò gli pseudonimi di Gigi Mai, Dick Ventuno e Gordon Cliff, chiedendo a Nanni Ricordi di non apparire con il suo vero nome.

Nel 1961 uscì il suo primo 45 giri inciso come solista e con il suo vero nome, intitolato I miei giorni perduti. Nel 1962 cominciò una breve esperienza cinematografica, con il film La cuccagna di Luciano Salce (con Donatella Turri tra gli interpreti). Il suo primo 33 giri uscì proprio quell'anno; conteneva successi quali Mi sono innamorato di te e Angela, ma anche Cara maestra.

Agli inizi del 1965 fa la sua seconda apparizione cinematografica, nel film musicale 008: Operazione ritmo, di Tullio Piacentini, distribuito con successo in tutta Italia. Nel 1966 stipula un contratto con la RCA Italiana ed incide Un giorno dopo l'altro, che diventa sigla dello sceneggiato televisivo Il commissario Maigret. Altri successi dell'epoca sono Lontano lontano (in gara a Un disco per l'estate 1966), Uno di questi giorni ti sposerò, E se ci diranno, Ognuno è libero.

Nel 1967 si presentò al Festival di Sanremo con la canzone Ciao amore ciao, cantata, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso si trattava dello stesso Tenco e di Dalida). Il brano non venne apprezzato dal pubblico e non fu ammesso alla serata finale del Festival, classificandosi al dodicesimo posto nel voto popolare. Fallito anche il ripescaggio, dove fu favorita la canzone La rivoluzione di Gianni Pettenati, pare che Tenco sia stato preso dallo sconforto.

Venne successivamente trovato morto nella camera che occupava all'Hotel Savoy.

Discografia

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