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Milva

BIOGRAFIA

Milva, nome d'arte di Maria Ilva Biolcati nasce a Goro (Ferrara) il 17 luglio 1939. Dopo aver trionfato in un concorso di voci nuove della RAI nel 1959, comincia ad incidere per la Cetra, la casa discografica di stato, partecipando al Festival di Sanremo nel 1961, dove arriva terza con Il mare nel cassetto.

L'anno dopo è seconda con Tango italiano. In questo periodo sono tantissimi i 45 giri incisi, tra i quali si ricordano due successi come Flamenco Rock (1960) e Blue spanish eyes (1966). Bruno Coquatrix, storico patron dell'Olympia di Parigi, la chiama per un eccezionale debutto oltralpe. Verso la metà del decennio si avvicina ad un repertorio più ricercato, attraverso gli LP Le canzoni del Tabarin - Canzoni da cortile (1963) e Canti della libertà (1965), dove incide la prima versione di Bella ciao, una delle sue più famose interpretazioni, che alcuni anni dopo riproporrà in una puntata di Canzonissima.

Si avvicina alla recitazione, lavorando nel teatro leggero con Gino Bramieri e David Riondino, per poi passare a Giorgio Strehler In particolare, si specializza nella rappresentazione del repertorio brechtiano, diventandone la maggiore interprete italiana, nonché una delle più apprezzate in assoluto in ambito internazionale. Alle canzoni di Bertolt Brecht ha dedicato ben quattro progetti discografici e innumerevoli recital teatrali. Parallelamente continua la sua carriera come cantante attraverso l'incisione di importanti album, ai quali collaborano Ennio Morricone (che la omaggia con un intero LP), Francis Lai, Mikis Theodorakis, fino a Vangelis, Enzo Jannacci e Franco Battiato (siamo già negli anni ottanta).

Nella prima metà degli anni settanta escono, i suoi primi due LP dedicati al mondo brechtiano e curati da Giorgio Strehler: Milva canta Brecht (1971) e Milva Brecht (1975). Sempre nel 1975 esce l'LP Libertà, dieci anni dopo Canti della libertà. I suoi successi più famosi sono: Milord, che incide per la prima volta nel 1960 ed è tratta dal repertorio di Edith Piaf; La filanda, cover della più grande cantante portoghese Amália Rodrigues (interprete del "fado"); Alexander Platz, scritta da Franco Battiato, come tutto l'album Milva e dintorni (1982), primo di una fortunata trilogia; Canzone, di Don Backy, presentata al Festival di Sanremo 1968, dove si classificò terza; Da troppo tempo, che ha conquistato un altro terzo posto al Festival di Sanremo 1973.

Dal 1973 al 1980, sotto la guida dell'impresario Elio Gigante, realizza molte tournée internazionali, che la portano al grande successo discografico in Francia e soprattutto Germania, dove vince numerosi dischi di platino, grazie anche all'incisione di molti suoi lavori in lingua tedesca. Nel 1985 fa una svolta incidendo il singolo italo dance Marinero incluso nell'album Corpo a corpo sempre con sonorità più elettroniche. Nel 1989, all'interno dell'album Svegliando l'amante che dorme, include la cover di Atmosfera, brano di Giuni Russo e scritto da Franco Battiato. 

Dagli anni ottanta in poi, il suo curriculum si arricchisce considerevolmente, grazie ad altre prestigiose collaborazioni, che ne esaltano le capacità artistiche: Luciano Berio (del quale interpreta La vera storia); Astor Piazzolla, che la elegge come sua interprete favorita e le dedica l'opera da lei interpretata Maria de Buenos Aires; Alda Merini, per la quale realizza un intero album con le liriche della grande poetessa musicate da Giovanni Nuti; Giorgio Faletti, che le ha scritto un altro album (In territorio nemico), presentato al Festival di Sanremo 2007 tramite il brano The Show Must Go On. E poi, ancora, con gli scrittori Umberto Eco, Andrea Zanzotto, Gian Ruggero Manzoni ed Emilio Villa.

Insignita l'anno precedente del titolo di Cavaliere della Legion d'Onore, nel 2010, dopo cinquantun anni di carriera, pubblica il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato intitolato Non conosco nessun Patrizio e balzato immediatamente nella top 20 dei dischi più venduti in Italia. Tra l'inverno e la primavera del 2011, malgrado l'annuncio di un addio all'attività live, ritorna in teatro nello spettacolo, già portato in scena dal 2008, La variante di Lüneburg, tratto dal libro di Paolo Maurensig con musiche di Valter Sivilotti.

Discografia

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