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Gino Paoli

BIOGRAFIA

Gino Paoli nasce a Monfalcone il 23 settembre 1934. Sotto la direzione artistica di Nanni Ricordi, Gino realizza i suoi primi 45 giri nel 1959 (La tua mano, Non occupatemi il telefono, Senza parole, Sassi) senza ottenere alcun successo. Stesso destino sembra toccare al successivo La gatta, brano autobiografico pubblicato nel 1960, che nei primi tre mesi vende poco più di cento copie. Un incessante passaparola, però, fa sì che più tardi il brano arrivi in classifica, calamitando l'attenzione degli addetti ai lavori e l'interesse del paroliere Mogol, che fa da prestanome al giovane Paoli, non ancora iscritto alla SIAE.

  Mogol propone a Mina, cantante già affermata, di incidere Il cielo in una stanza, scritta da Paoli, ma che porta appunto la sua firma come paroliere e quella del maestro Renato Angiolini (che si firma con lo pseudonimo di Toang) come compositore. L'enorme successo di vendite di questo brano sancisce la sua definitiva affermazione come cantautore. Del 1961 è la sua prima partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo vivo, presentata in coppia con il vincitore dell'anno precedente, Tony Dallara.  Nello stesso anno scrive per Sergio Endrigo la canzone Gli innamorati sono sempre soli, con cui il cantautore istriano partecipa ad aprile al Festival di Diano Marina; in seguito Paoli inciderà il brano, che nella versione di Endrigo resterà inedito.   Intanto Nanni Ricordi esce dall'omonima casa discografica e approda alla RCA Italiana. Gino lo segue e nel 1963 incide quello che si rivelerà il 45 giri di maggior successo di tutta la sua carriera: Sapore di sale, arrangiato da Ennio Morricone. Un'altra hit di successo, Che cosa c'è, del medesimo periodo, diventerà negli anni un classico del repertorio di Paoli. Nel 1964 partecipa al Festival di Sanremo con Ieri ho incontrato mia madre, in coppia con Antonio Prieto. Dopo alcune canzoni non scritte da lui (Lei sta con te, Rimpiangerai rimpiangerai) e un album registrato in studio ma dal vivo e in presenza di pubblico (Gino Paoli allo Studio A), si chiude il contratto con la RCA. La successiva partecipazione a Sanremo con La carta vincente è del 1966, ma il brano non arriva in finale. Nel 1967 pubblica l'album Gino Paoli e the Casuals (6 Brani cantati da Paoli), ma il successo commerciale è limitato.   Per anni non sarà più sotto i riflettori. Sul finire degli anni sessanta pubblica alcuni 45 giri, tra cui Se Dio ti dà (in gara a Un disco per l'estate 1968), Come si fa (1969), Il tuo viso di Sole (1969), brani che verranno successivamente inseriti nell'album Le due facce dell'amore (1971). Si dedica anche all'attività di talent-scout, scoprendo e lanciando Viola Valentino, per cui nel 1968 produce il 45 giri di debutto. Dopo alcuni anni di silenzio, torna nel 1971 con una trilogia di album incisi per la Durium: Le due facce dell'amoreRileggendo vecchie lettere d'amore e Amare per vivere: lanciati da Renzo Arbore nelle sue trasmissioni televisive e radiofoniche, questi album testimoniano una visione più matura e concreta della vita, ma il loro successo sarà limitato ad un pubblico di estimatori. In questi anni Paoli si afferma come editore musicale grazie all'acquisizione dei diritti dei successi dei Bee Gees.    Il successo di critica lo spingerà successivamente a pubblicare altri lavori "d'autore", come I semafori rossi non sono Dio, interamente basato su pezzi del cantautore catalano Joan Manuel Serrat. Minore successo avranno invece i suoi singoli. Ha scritto insieme a Carmelo Carucci il brano Di vero in fondo, cantato anche da Patty Pravo. Il grande successo di pubblico torna inaspettatamente con Una lunga storia d'amore, che Paoli compone in origine per la colonna sonora de Una donna allo specchio, film del 1984 interpretato dalla Sandrelli, e che diventerà in seguito un evergreen al pari dei suoi vecchi successi. Il brano verrà inserito nell'LP: La Luna e il Sig. Hyde uscito nell'ottobre 1984, che insieme ad Averti addosso (canzone premiata al club Tenco) spingerà l'album in classifica.   Nel 1985 Gino Paoli e Ornella Vanoni portano in giro per l'Italia un tour trionfale, da cui verrà realizzato il doppio album live Insieme, che ottiene un grande successo. In quel medesimo periodo escono tra gli altri: Ti lascio una canzone, Cosa farò da grande (1986) e Questione di sopravvivenza (1988), brani che ottengono un consenso di pubblico.  Nel 1989 partecipa al Festival di Sanremo con Questa volta no: il brano era stato già pensato per Ornella Vanoni, anche lei al Festival, nell'album Il giro del mio mondo. Paoli non pubblica il 45 giri, caso piuttosto insolito per la manifestazione canora. La versione in studio sarà edita solamente nel 45 giri "edizione juke-box", abbinata con Come mi vuoi di Eduardo De Crescenzo: inserita anche in una delle compilation di Sanremo, non è in versione integrale. Paoli la includerà nella raccolta live Gino Paoli '89 dal vivo.    Il 1991 è l'anno del suo grande successo con Matto come un gatto, album il cui brano trainante Quattro amici vincerà il Festivalbar. Nel 1992 esce l'album Senza contorno, solo... per un'ora , ennesima riedizione dei suoi vecchi successi e con gli inediti Senza contorno e La bella e la bestia, canzone composta per i titoli di coda della versione italiana dell'omonimo film della Disney. Nel 1996 esce Appropriazione indebita, in cui rielabora alcuni classici di Charles Aznavour, James Taylor, John Lennon e di altri grandi musicisti internazionali.  Nell'ottobre 1998 esce Pomodori, un album in cui spicca il brano dedicato a Marcello Mastroianni, Noi che non ci siamo accorti.    Il 2002 è l'anno del ritorno a Sanremo con Un altro amore, che si classifica terzo e vince il premio della critica per il miglior testo dell'anno. Nel 2004 esce il disco di inediti Ti ricordi? No, non mi ricordo, realizzato con Ornella Vanoni. Da esso parte un nuovo tour, che li porta a duettare ancora insieme nei teatri d'Italia e che vede l'uscita di un doppio live l'anno successivo. Nel 2007 viene pubblicata la raccolta Milestones - Un incontro in jazz, che testimonia l'inizio della collaborazione di Gino Paoli con alcuni dei maggiori jazzisti italiani, artisti come Enrico Rava, Danilo Rea, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto.   Nel 2009 prende parte alla stesura del testo della canzone Domani, scritta per solidarietà ai cittadini abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile dello stesso anno. Non parteciperà, però, alla registrazione della canzone.   All'inizio del 2009 esce Storie, album contenente 12 canzoni molto curate negli arrangiamenti.

 

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Discografia

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