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Edoardo Bennato

BIOGRAFIA

Edoardo Bennato nasce a Napoli il 23 luglio 1946. Con i fratelli forma nel 1958 il Trio Bennato, in cui Edoardo canta e suona la chitarra, Eugenio suona la fisarmonica e Giorgio le percussioni; i tre iniziano ad esibirsi in vari locali cittadini e nel 1959 vengono chiamati come ospiti nel programma televisivo Il nostro piccolo mondo, realizzato da Zietta Liù: è la prima apparizione televisiva per Bennato e i suoi fratelli.

Nel 1965 Bennato contatta la Dischi Ricordi, di cui è direttore artistico Vincenzo Micocci, che è interessato all'artista. Vincenzo Micocci decide di ritornare a Roma e di fondare la Parade (insieme a Carlo Rossi e Ennio Morricone), per cui Bennato viene messo sotto contratto da questa etichetta, per cui incide il primo 45 giri, Era solo un sogno/Le ombre. Inizialmente Micocci cerca di proporre Era solo un sogno a Bobby Solo ma, fallendo l'operazione, decide di farla incidere allo stesso Bennato. Sul retro viene inserita la canzone Le ombre, dove Edoardo suona l'armonica, diventando così il primo cantante italiano in assoluto a suonare questo strumento.

Bennato riprende gli studi a Milano, e qui ritrova un giovane cantautore che ha già avuto modo di incontrare nei suoi soggiorni romani, Herbert Pagani, presentatogli da Mia Martini; Pagani si interessa alle sue musiche, scrivendogli dei testi da abbinare, ed è così che nascono i successi di Cin cin con gli occhiali (1968), Ahi le Hawai (1969) e Fuoco bianco (1970), cantati da Pagani. 

Il buon esito commerciale di questi dischi fa sì che la Numero Uno, la nuova casa discografica fondata da Mogol e Lucio Battisti, lo metta sotto contratto, facendogli incidere un 45 giri, Marylou (scritta insieme al fratello Eugenio, con testo di Mogol), con chiare influenze del rock'n'roll anni cinquanta, in particolare di Elvis Presley; la canzone sul retro, La fine del mondo, è scritta da Edoardo su un testo di Herbert Pagani. In questo periodo Bennato scrive molte canzoni per altri autori. Nello stesso anno esce un secondo 45 giri, contenente 1941, cover di una canzone dallo stesso titolo di Harry Nilsson, scritta da Mogol e Alessandro Colombini, autore del testo del brano sul retro, Vince sempre l'amore. L'anno dopo è la volta di Goodbye Copenaghen e Marjorie, che sono le prime due canzoni a essere scritte interamente, testo e musica, da Edoardo. L'esito commerciale di questi dischi è però scarso, e Bennato, spinto anche da Alessandro Colombini, decide di cambiare casa discografica e di passare alla Ricordi ottenendo da questa fiducia per la realizzazione di un intero LP. 

Dopo aver trascorso qualche mese a Londra esibendosi suonando contemporaneamente oltre alla chitarra e all'armonica anche dei tamburelli, il kazoo e altre percussioni, torna a Milano dove incide il primo LP, Non farti cadere le braccia: si tratta di un lavoro sperimentale. Dal sodalizio con Patrizio Trampetti, componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare, nasce Un giorno credi, tra le sue canzoni più amate. Nello stesso disco si trova Una settimana... Un giorno..., brano che verrà ripreso più volte dallo stesso autore con diversi arrangiamenti nel corso della sua carriera.

Le scarse vendite dell'album però spingono l'allora direttore artistico della Dischi Ricordi, Lucio Salvini, ad invitare il cantautore a smettere di cantare per dedicarsi alla professione di architetto.La Ricordi, spinta dalle buone recensioni del disco, nel 1974 pubblica il secondo lavoro: si tratta di un concept album intitolato I buoni e i cattivi. Viene riproposta Un giorno credi, già pubblicata nell'album d'esordio. Il disco riscuote un buon successo di vendite, entrando anche nelle classifiche.

Sempre nel 1974 esce un 45 giri contenente due nuove canzoni: Meno male che adesso non c'è Nerone e Parli di preghiere, di discreto successo; la prima sarà inserita nell'album successivo, Io che non sono l'imperatore, pubblicato dalla Ricordi agli inizi del 1975, mentre la seconda resterà inedita su LP. La torre di Babele esce nel 1976 e prosegue sulla strada dell'impegno sociale dei testi, ma con venature musicali più vicine al rock e al blues, sempre in chiave acustica, grazie anche alla presenza del chitarrista Roberto Ciotti e di Dario Iori alla chitarra e banjo tenore.Nel 1977 esce Burattino senza fili, un disco che, sulla falsariga della storia del burattino di Collodi, analizza, critica e sentenzia su alcuni importanti aspetti sociali e filosofici che interessano la vita. 

I tre anni di silenzio successivi preludono al momento più fortunato della carriera di Edoardo Bennato, che produce un altro disco ispirato a una favola, quella di Peter Pan, che affianca Burattino senza fili. L'album è Sono solo canzonette. Ma, con qualche giorno di anticipo, senza aver comunicato la cosa né ai giornalisti né al pubblico, e tantomeno ai media, esce Uffà! Uffà!. Pochi giorni dopo l'uscita prendendo in contropiede il pubblico, critica, giornali e televisioni viene finalmente distribuito Sono solo canzonette. Il brano L'isola che non c'è è quello maggiormente ispirato. Il successo è notevole, i concerti dell'artista napoletano richiamano decine di migliaia di persone e Bennato riesce, il 19 luglio 1980, primo tra gli italiani, a riempire lo stadio milanese di San Siro con più di sessantamila persone, oltre ad avere il pienone negli stadi di tutta Italia, partendo con le sessantamila persone accorse al San Paolo di Napoli e con le 50.000 del Comunale di Torino, totalizzando in totale mezzo milione di persone in tredici date.

Durante il tour viene registrato un programma televisivo in due puntate, ...e invece no...e invece sì - Pensieri, parole, musica e dubbi di Edoardo Bennato, curato da Gianni Minà, con alcune canzoni tratte da vari concerti (in particolare da quello di Milano) ed interviste al cantautore ed ai suoi collaboratori, trasmesso il 13 e il 21 maggio 1981 su Raidue. Il momento è perfetto per riprendere un brano di Ry Cooder, cambiandone le parole, per pubblicarlo in un 45 giri, dal titolo E invece no. All'apice del successotorna in sala di registrazione con l'idea di registrare un grande musical sulla trama della fiaba del pifferaio magico rivisitata in chiave moderna. Il risultato è il disco È arrivato un bastimento, che riscuote meno successo dei precedenti, per cui la realizzazione del musical viene accantonata.

Nel 1984 viene pubblicato il primo disco dal vivo, il cui titolo È goal è preso dall'inedito che ha fatto anche da sigla per quella stagione al rotocalco televisivo La domenica sportiva. Nel 1985 esce il parzialmente deludente Kaiwanna, il disco di rottura con la propria tradizione musicale, ricco di suggestioni elettroniche. Tuttavia le vendite, in diminuzione rispetto al disco precedente, causano la rottura del contratto con la Dischi Ricordi, e Bennato passa alla Virgin Dischi. OK Italia esce nel 1987 e prosegue nella proposizione di un suono assolutamente slegato dalla genuinità elettro-acustica del passato. Fa seguito nello stesso autunno un doppio disco dal vivo intitolato semplicemente Edoardo, cui segue un mini LP pubblicato nell'estate seguente, Il gioco continua, realizzato con l'amico Tony Esposito.

Un buon successo commerciale è ottenuto anche nel 1989 da Abbi dubbi, che, grazie al brano Viva la mamma, può essere considerato l'ultimo successo discografico di Bennato. Negli anni successivi, non mancano tuttavia produzioni di rilievo. È il caso di Edo rinnegato. Ritornano a collaborare Roberto Ciotti, ormai affermatosi come importante chitarrista blues (e autore, tra l'altro, delle colonne sonore dei film Turné e Marrakech Express di Gabriele Salvatores); Lucio Bardi, che da qualche anno si era spostato nella banda di Francesco De Gregori; Luciano Ninzatti; oltre alla collaborazione artistica di Massimo Tassi per gli arrangiamenti. 

Nel 1990 ha inciso in coppia con Gianna Nannini il brano Un'estate italiana, inno ufficiale in lingua italiana dei mondiali di calcio Italia '90, la cui versione in lingua inglese, To be number one è composta da Giorgio Moroder, di cui hanno scritto il testo e curato l'arrangiamento. Tra gennaio e settembre, con qualche intervallo, Notti magiche risulterà il singolo più venduto in Italia e, storicamente, l'ultimo 45 giri a ottenere un massiccio riscontro commerciale prima della sua sparizione dal mercato discografico. L'album successivo è Il paese dei balocchi.  

Anticipandone l'uscita con l'esecuzione de La frittata è fatta al Concerto del Primo Maggio 1994 a Piazza San Giovanni, nello stesso anno pubbica Se son rose fioriranno. Di rilievo, nell'album, spesso eseguita dal vivo negli anni successivi e anche nel Duemila, Meglio Topolino, che riprende la vena favolistica degli anni d'oro. Nel gennaio del 1995 è vittima di un gravissimo incidente stradale in Romagna, nel quale perde la vita la sua compagna. Qualche tempo dopo il cantautore perde anche la madre. Nei giorni successivi Edoardo scrive i brani de Le ragazze fanno grandi sogni, album radicalmente diverso da tutta la sua produzione ventennale e dedicato all'universo femminile. 

Al termine di questo periodo, esce Quartetto d'archi, cartolina del tour 1996 e greatest hits di Edoardo in chiave classicheggiante contenente persino due duetti con Katia Ricciarelli. Per l'album successivo Edoardo sposta ancora la sua attenzione musicale verso altri lidi, questa volta verso l'Irlanda ed il nuovo rock folk oltremanica. Nel 1998 esce Sbandato. Il cambio di casa discografica e la colonna sonora per spot Tim aprono nuove porte all'artista che si affaccia nel 2000 togliendosi finalmente qualche soddisfazione professionale. Escono due importanti greatest hits che, da un lato, fanno conoscere ad una nuova generazione di pubblico i grandi successi dall'altro a far (ri)scoprire al pubblico brani anche tra i più recenti finora completamente ignorati. Bennato in questi anni non cesserà mai la sua attività concertistica che, seppur lontana dai grandi concerti negli stadi, lo fa viaggiare in lungo e largo per la penisola riempiendo le piazze e attestandosi in media sui 35-40 concerti ogni estate.

Nel 2001 collabora con il DJ italiano Gigi D'Agostino per il remix del suo brano Un giorno credi. Nel 2002 scrive con Gino Magurno e Ornella Della Libera Lo stelliere, canzone vincitrice del 45° Zecchino d'Oro. Nel 2003 Edoardo torna infatti al pubblico con il disco L'uomo occidentale. Nel 2005 viene pubblicato l'album La fantastica storia del Pifferaio Magico. È un rifacimento di È arrivato un bastimento condito da qualche inedito e altre cover, e coinvolge cantanti italiani aventi grande successo commerciale (Jovanotti, Raf, Negrita, Piero Pelù, Irene Grandi, Max Pezzali). Rimane aperto il canale che collega Edoardo ad Alex Britti, in coppia col quale Edoardo pubblica, nel 2006, un singolo dal titolo Notte di mezza estate, e dopo una turné con Britti, Edoardo torna a ingaggiare gli Hillside per proseguire l'attività dal vivo e proporre una sessione in studio, prodotta dall'etichetta napoletana Cheyenne Records (fondata dallo stesso Bennato insieme ai suoi fratelli Eugenio e Giorgio), ancora una volta con la collaborazione artistica di Massimo Tassi.

Alla fine del 2007 torna in studio di registrazione e incide una serie di canzoni che fino all'inizio del 2008 non riescono a trovare uno sbocco discografico adeguato. Nell'attesa, egli propone alcuni brani al suo pubblico attraverso il proprio sito Internet e una pagina appositamente creata su MySpace. Nel giugno del 2008 decide di pubblicare un ulteriore disco dal vivo, però anche in questo caso parzialmente suonato in studio di registrazione, dal titolo Canzoni Tour 2008, che contiene tre brani inediti e le versioni dal vivo dei brani eseguiti nei concerti. Il disco viene pubblicato ancora con l'etichetta Cheyenne Records.

 Nel 2009 ha suonato l'armonica a bocca nell'ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Stazione Termini. A ottobre 2009 sigla un contratto che lo legherà alla Universal Music Italia per la produzione di un nuovo disco che uscirà nei primi mesi del 2010. Il 22 gennaio 2010 esce il singolo È lei con etichetta Universal Music Italia, che prelude all'uscita dell'attesissimo album di inediti con la produzione di Fabrizio Barbacci, già produttore di Ligabue e Negrita. Il 18 febbraio viene invitato come ospite alla terza serata di Sanremo 2010, dove si esibisce cantando alcuni suoi pezzi storici. Il 5 marzo 2010 esce, dopo 7 anni dall'ultimo, l'album di inediti Le vie del rock sono infinite.

Il 4 aprile 2010 dopo il buon successo in radio del primo singolo È lei esce il secondo singolo dall'ultimo album intitolato In Amore. Il 1º febbraio 2011 trasmette in diretta streaming un concerto organizzato presso il The Place di Roma. Nell'ultima parte del live intervengono anche Luca Barbarossa, Neri Marcorè, alcuni componenti dei Finley e Nino Frassica. La registrazione del concerto sfocia nella realizzazione di un CD più DVD, dal titolo Canzoni Tour 2011.

 La canzone Italiani è stata riproposta, con grande successo, durante il Concerto del Primo Maggio del 2011 di piazza San Giovanni a Roma. Nel 2011 prende parte anche allo Spiaggia 101 tour. Esce a luglio il singolo La mia città, dedicato alla sua Napoli, un progetto indipendente nato dall'incontro del cantautore partenopeo con Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5. Nel 2012 scrive Ma quale musica leggera per Loredana Berté che uscirà successivamente il 1º giugno 2012. Sempre nello stesso pezzo Edoardo Bennato contribuisce suonando l'armonica. Nello stesso anno reinterpreta uno dei suoi successi Meno male che adesso non c'è Nerone insieme al rocker Pino Scotto. Il 6 ottobre 2012 torna ad'esibirsi nel suo quartiere natale, all'arenile reload, con il concerto "Bagnoli la svendiamo al miglior offerente... o ce la teniamo per noi?".

 Nel 2013 per l'allestimento del nuovo musical Pinocchio il paese dei balocchi Bennato pubblica il singolo Al diavolo il grillo parlante, che suscita polemiche nel web e nei social network per l'esplicito riferimento a Beppe Grillo leader del Movimento 5 Stelle. Bennato sta inoltre lavorando alla preparazione di un nuovo disco di cui, per ora, non si conoscono dettagli.

 

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