Coez
BIOGRAFIA
Silvano Albanese in arte COEZ è a tutti gli effetti tra gli artisti più rappresentativi della scena musicale attuale e nel tempo si è affermato come uno dei più amati e apprezzati del nuovo cantautorato italiano.
La sua storia musicale inizia a 19 anni grazie al rap, quando da vita, insieme a due amici, al gruppo “Circolo Vizioso”, trasformatosi poi in “Brokenspeakers”.
Con il passare del tempo Coez sviluppa una certa maturità di scrittura e di sound, mantenendo la costante delle tematiche che lo hanno caratterizzato fin da subito: toni struggle, amori tormentati e situazioni difficili, specchio della sua generazione. Questo lavoro è ben rappresentato dal suo primo album da solista che esce nel 2009, “Figlio di nessuno”.
Nel 2012 inizia una stretta collaborazione con il produttore e musicista Riccardo Sinigallia e il risultato di questa importante contaminazione artistica è “Non erano fiori”, il secondo disco ufficiale, uscito a giugno 2013 per Carosello Records/Undamento e che contiene “Lontana da me” (disco di Platino), “Siamo morti insieme” e “Ali sporche” (entrambe disco d’Oro). Questo album, meravigliosamente emotivo, unisce testi dall’immediata presa, immagini forti e dirette con melodie che spaziano dal pop all’elettronica, riuscendo a creare atmosfere intime e suggestive. Il disco entra direttamente nella top10 della classifica ufficiale GFK restandoci per 4 settimane. Si inizia a definire quel crossover fra pop e rap di cui COEZ è stato precursore fra gli artisti italiani provenienti dall’hip hop, uno stile unico che in Italia ha conquistato le radio e la stampa.
Il suo terzo lavoro ufficiale, “Niente che non va”, prodotto da Ceri, esce a settembre 2015 su etichetta Carosello Records/Undamento ed entra direttamente al 2° posto della classifica di vendita FIMI/GfK, risultando il disco italiano più venduto della settimana.
Il 5 maggio 2017 esce il suo quarto disco ufficiale dal titolo “Faccio un casino” con cui entra nella storia dello streaming e della discografia italiana. L’album, prodotto dallo stesso Coez insieme a Niccolò Contessa (I Cani) e Sine, contiene dodici tracce oneste, vere e dalla poetica tanto rapida da entrare immediatamente nelle orecchie, nel cuore e nell’immaginario di chi ascolta, grazie a un linguaggio diretto e crudo con cui Coez riesce a raccontare in modo semplice ma molto efficace una quotidianità in cui è facile immedesimarsi. Il disco infrange svariati record: autoprodotto, seppur in parte con l’aiuto di Undamento, debutta al 3° posto della classifica di vendita nella settimana d’uscita e resta per oltre 20 settimane consecutive nella Top10 FIMI/GfK. Il “Faccio Un Casino Tour”, porta Coez sui palchi di tutta Italia (tra cui il Palalottomatica di Roma con il sold-out di entrambe le date) e i suoi live registrano ben 180 mila presenze nel 2017 e nel 2018.
Ad ora Coez vanta 7 dischi di Platino per “La musica non c’è”, 3 dischi di Platino per “Faccio un casino” e “Le luci della città”, e 1 Platino per “E yo mamma” e “Ciao”, brani contenuti nel disco “Faccio un casino”, certificato Doppio Platino.
L’11 gennaio 2019, a 10 anni dall’inizio della sua carriera solista, esce “E’ sempre bello” (Carosello Records), il nuovo singolo di Coez, presentato con la proiezione del videoclip (YouNuts) sulle mura di un edificio storico alle Colonne di San Lorenzo a Milano e a Roma sulla facciata del MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). Il singolo è certificato disco di Platino.
È SEMPRE BELLO è il nuovo album di Coez, uscito il 29 marzo su etichetta Carosello Records, che contiene 10 tracce e festeggia 10 anni di carriera dell’artista.
Il disco sarà disponibile in cd e vinile con due cover diverse per formato, e su tutte le piattaforme digitali per download e streaming.
Un lavoro che Coez ha voluto scrivere sui muri, sui bus, sui tram di Roma e Milano, portandolo nelle strade in mezzo alla gente e tornando sulla scena alla “sua” maniera, rivoluzionaria e all’avanguardia: poche le parole, tanti i significati da attribuire e da fare propri nei claim sparsi dappertutto. rivoluzionaria e all’avanguardia: poche le parole, tanti i significati da attribuire e da fare propri nei claim sparsi dappertutto. È stata la volontà di condividere qualcosa di reale e analogico, prima che di streammabile, che ha dato vita alla guerrilla urbana che ha visto le due città tappezzate con le frasi più iconiche dell’album come “L’amore come va?”, “Non voglio mai quello di cui ho bisogno”, “Siamo in isolamento ma con un’isola dentro”, “Non basta un elastico per tenerci insieme”.