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Joe Barbieri

BIOGRAFIA

Joe Barbieri è una affascinante anomalia. Un outsider che al di fuori del binario dell’industria si è saputo costruire un percorso personale, all’estero come in Italia; e che è riuscito nel raro esercizio di convogliare i consensi di critica, colleghi e pubblico. Dopo un apprendistato alla corte di Pino Daniele (che ne è stato il primo produttore), quello che il mensile francese Les Inrockuptibles ha battezzato giustamente come “l'artiste qui murmure à nos oreilles” nel 2004 pubblica il suo primo album dal titolo “In Parole Povere”. Il debutto è un irresistibile meltin’ pot che lega la world music al jazz, alla più nobile tradizione dei nostri cantautori ("Joe Barbieri va inscritto di diritto in quella speciale categoria che conserva autori come Sergio Endrigo e Piero Ciampi”, La Repubblica). Il disco viene pubblicato in dodici Paesi e viene eletto disco dell’anno dal periodico tedesco Cd-Kritik. Il 2009 è l’anno di “Maison Maravilha”. Il secondo album di Barbieri viene distribuito tra gli scaffali giapponesi, nordamericani ed europei e raggiunge in breve le 20.000 copie vendute. È nuovamente la Francia che lo descrive meglio, come “un modo per discriminare la grazia dalla sola bellezza” (Le Nouvel Observateur). “Maison Maravilha” è uno scrigno di eccellenti canzoni, tra tante forse due: “Normalmente”, che Stefano Bollani definirà pubblicamente come la ballad più bella mai scritta, e “Malegría”, un fado struggente nel quale Barbieri duetta con la stella cubana di Buena Vista Social Club Omara Portuondo. I concerti che ne seguono sono numerosi ed affollati e nel 2010 “Maison Maravilha” diventa un cd+dvd live dal titolo “Maison Maravilha Viva” registrato all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il giorno dell’equinozio di primavera dello scorso anno Joe Barbieri è tornato con “Respiro”. Accanto a lui amici di rango come il premio Oscar uruguaiano Jorge Drexler, Gianmaria Testa, il trombettista Fabrizio Bosso e il già citato Stefano Bollani. L’Italia finalmente dedica a Barbieri l’attenzione meritata e l’album debutta in classifica FIMI, così come in quella di iTunes spingendosi fino al 16° posto. Il Giorno lo racconta come "Profumi di zenzero e cannella, aroma di caffè appena salito, Napule e bossa, archi di raso e Django. Corti d'autore. Delicato, elegante. Un piccolo capolavoro". Durante l’estate dello stesso anno, attraverso la storica casa francese Le Chant du Monde/Harmonia Mundi (artefice del riconoscimento internazionale di Paolo Conte), “Respiro” è pubblicato in oltre cinquanta Paesi, e Barbieri viene invitato a suonare tanto a Tokyo quanto a Madrid o a Parigi. Nell’esatto venticinquennale della sua scomparsa, il 13 maggio del 2013 Joe Barbieri pubblica – con le quinte sonore di Luca Aquino alla tromba e di Antonio Fresa al pianoforte – un’albumtributo a Chet Baker dal titolo “Chet Lives!”.

 

Discografia

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