Le storie commoventi dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova Anche nei momenti più bui, l’amore può trionfare 17-09-2018
E’ passato più di un mese dal tragico evento del crollo del ponte Morandi di Genova, e le persone colpite da questa disgrazia stanno cercando di ricostruire la loro vita, partendo proprio dall’amore.
E’ quello che hanno fatto Andrea Fortunato e Daniela Timoneri, residenti in via Porro, in piena zona rossa a Genova. I due innamorati, infatti, non si sono lasciati intimorire dalle circostanze e si sono uniti in matrimonio, il 17 settembre, nel santuario di Oregina, sulle alture della città: "Ci sentiamo un simbolo perché la vita va avanti e speriamo che sia così anche per tutti gli altri sfollati e per i parenti delle vittime”, dicono prima di entrare in chiesa. “Un segnale che, comunque, bisogna andare avanti; nonostante le tragedie che hanno colpito la nostra città e tutti noi". La casa dei due neo sposi al momento è inagibile, ma per loro l’amore è più forte di quattro pareti: “Casa è essere insieme” commenta commossa la sposa.
La storia di Andrea e Daniela non è l’unica a riportare un po’ di luce nella tragedia del ponte Morandi. Esattamente un mese dopo il crollo, infatti, è nato il figlio di Gianluca, sopravvissuto al crollo per un vero miracolo. Il suo furgoncino era rimasto sospeso per 4 ore tra due piloni di cemento, a 20 metri da terra. Era stata la volontà di vedere quel figlio in arrivo a dare la forza a Gianluca di non mollare e, finalmente un mese dopo, quel sogno si è realizzato: si chiama Pietro ed è un bambino bellissimo.
Un’altra tenera storia è quella di Pasquale Ranieri, 86 anni, napoletano ex carpentiere specializzato, e Graziella Pistorio, 83 anni, catanese, casalinga. I due erano vicini di casa al civico 9 di via Porro e si conoscevano da tempo. Nonostante un futuro incerto, la nuova coppia ha ritrovato la forza e la serenità nell’affetto reciproco. Ora vivono nello stesso albergo, ma si sono promessi una vacanza non appena la situazione lo permetterà.