Vasco Rossi: in vendita gli ultimi biglietti per VascoNonStop Live 2018 Il rocker ha svelato la canzone con cui aprirà i concerti questa estate 24-04-2018

Dalle 10 di giovedì (26 aprile) sarà disponibile il terzo e ultimo blocco di biglietti per “VascoNonStop Live 2018”, il nuovo tour negli stadi di Vasco Rossi.

Al debutto della tournée manca poco più di un mese: la Data Zero è in programma il 27 giugno allo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro (Udine). Il calendario completo prevede concerti: l'1 e il 2 giugno allo Stadio Olimpico di Torino, il 6 e il 7 allo Stadio Euganeo di Torino, l'11 e il 12 allo Stadio Olimpico di Roma, il 16 e il 17 allo Stadio San Nicola di Bari e il 21 allo Stadio San Filippo di Messina.

In questi giorni, la band (composta da Matt Laug, Claudio Golinelli detto “Il Gallo”, Stef Burns, Vince Pàstano, Alberto Rocchetti, Frank Nemola e Beatrice Antolini) si è trasferita a Rimini per le prove.

Domani (mercoledì 25 aprile), invece, uscirà in edicola il 17esimo numero di “Vanity Fair”, con Vasco in copertina.

Anche lo scorso anno era finito sulla prima pagina della rivista, per il concerto dei record “Vasco Modena Park”.

Domani, oltre a vedere i bellissimi scatti fotografici del rocker, realizzati da Charlie Gray, potrete scoprire un inedito e ironico Vasco, attraverso una lunga intervista.

Qualche anticipazione? “Dopo Modena Park mi sento libero e tranquillo di poter fare quello che mi pare. Mi voglio divertire e finché la gente, il mio popolo, si diverte io sono pronto a salire sul palco tutti gli anni. Vado fuori e canto le mie canzoni, 24, 30 per volta e, siccome ne ho tante, ne rimangono sempre fuori un sacco che mi piacerebbe suonare. Ogni anno c'è Pasqua, la primavera e, da quest'anno, a giugno, ci sono i concerti di Vasco. Questo è lo spirito, capito?".

E poi ancora... "Apriamo con 'Cosa succede in città'. È una canzone che ho scritto nel 1985, ma che è ancora molto attuale. Pensiamo alla situazione che stiamo vivendo proprio adesso: la confusione, per esempio, ce n'è davvero un bel po' in giro e anche di cose che non vanno. E, poi, secondo me, si capisce subito che ci parliamo chiaro".

Infine... “Abbiamo riarrangiato alcuni pezzi vecchi, degli anni Ottanta. Modena Park è stata un po’ una seduta psicoanalitica, nel senso che mi sono ritrovato a cantare canzoni che ho scritto 35, 40 anni fa e che non facevo più da un sacco di anni. All’inizio ero un po’ spaesato, per dire di Bollicine non ricordavo neanche più il testo. Poi, a un certo punto, mi sono ritrovato nello stesso spirito di quando le avevo scritte, di quando avevo 15 anni…”.