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Vasco Rossi, 41 anni fa la morte del papà: il doloroso ricordo sui social Il rocker: “Alla fine di quel concerto a Trieste, piansi a dirotto” 31-10-2020

Il 31 ottobre è un giorno triste per Vasco Rossi. In questa giornata, 41 anni fa, il rocker perdeva il suo “papà Carlino”. Nell’anniversario della morte, Vasco si è lasciato andare a un toccante e doloroso ricordo attraverso i social.

Nel suo messaggio, il cantautore di Zocca ritorna a quel 31 ottobre 1979, quando ricevette la brutta notizia: “Mio padre si era fatto due anni di campo di concentramento tedesco. Tornò che era 36 chili. Sono sicuro che è morto giovane per colpa di quegli anni”, ha scritto. Proprio per il suo passato, qualche mese fa, Giovanni Carlo Rossi è stato insignito della Medaglia d’Onore alla memoria.

Tra i concerti più sofferti per Vasco Rossi, c’è quello a Trieste, poco dopo la scomparsa del padre: l’uomo, infatti, perse la vita proprio in quella città, all’età di 56 anni, a causa di un infarto mentre si trovava sul camion. “Avevo 26 anni e cominciavo a farlo sul serio questo mestiere. In quel concerto a Trieste volevo fare bella figura, lo dovevo a mio padre, lo dovevo alla città che si era mobilitata per me”, ha ricordato con commozione l’artista. “Alla fine mi sembrò che niente fosse andato per il verso giusto e piansi a dirotto. Perché per lui avrei voluto fare meglio, perché era morto prima di poter gioire del mio successo”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Era il 31ottobre1979. Alla mattina mi ha chiamato l'Ivana: Svegliati perché papà è morto. .... Mio padre si era fatto due anni di campo di concentramento tedesco. Tornò che era trentasei chili. Minato nel fisico. Sono sicuro che è morto giovane per colpa di quegli anni. Mi ricordo un bellissimo concerto a Trieste, che mi fece molto soffrire. Alla fine piansi a dirotto. Trieste è la città dove morì mio padre. Ebbe un infarto sul camion e io andai a prenderlo. Avevo ventisei anni e cominciavo a farlo sul serio questo mestiere. In quel concerto a Trieste volevo fare bella figura, lo dovevo a mio padre, lo dovevo alla città che si era mobilitata per me. Alla fine mi sembrò che niente fosse andato per il verso giusto e piansi. Perché per lui avrei voluto fare meglio, perché era morto prima di poter gioire del mio successo. La sua scomparsa fu la molla che mi scatenò dentro questa rabbia che ancora non riesco a domare, questo carattere ribelle. E in definitiva questa voglia di arrivare, di diventare una rockstar. #PapàCarlino #GiovanniCarloRossi #eramiopadre #semprevivodentrodime

Un post condiviso da Vasco Rossi (@vascorossi) in data: 31 Ott 2020 alle ore 1:39 PDT

È stata anche questa esperienza, però, a dare una spinta alla carriera di Vasco, come ha spiegato lui stesso: “La sua scomparsa fu la molla che mi scatenò dentro questa rabbia che ancora non riesco a domare, questo carattere ribelle. E in definitiva questa voglia di arrivare, di diventare una rockstar”. Sempre attraverso i social, ha raccontato che anche sua madre, subito dopo la morte del papà Carlino, lo ha spronato a “non mollare”. Il rocker, comunque, ha una certezza: “Mio padre era orgoglioso di me anche quando non facevo niente”.

Tornando al presente, Vasco Rossi è già al lavoro su nuova musica: in cantiere, in particolare, ci sono una nuova canzone d’amore e un nuovo video.


Autore:
Andrea Basso
31-10-2020 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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