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Umberto Tozzi al Festival di Sanremo? “Se mi invitano, ci vado volentieri” Da febbraio in tour nei teatri: “Suonerò anche due o tre canzoni inedite…” 27-11-2017

Quarant’anni che Ti Amo in Arena” racconta il live di Umberto Tozzi a Verona con tante canzoni e diversi amici: “Gianni Morandi è un campione, il più in forma di tutti!”, dice l’artista ricordando gli “spogliatoi condivisi” con lui ed Enrico Ruggeri, i duetti con colleghi come Raf e Fausto Leali, i tempi ribelli della scuola.

Inoltre il cantante, 65 anni d’età, parla con Paola “Funky” Gallo a Radio Italia dei brani inediti che “proverà” in tour e del Festival di Sanremo 2018, oltre a presentare in anteprima il CD e DVD che esce venerdì 1 dicembre. Lo rivedremo anche in tv mercoledì 6 dicembre per RADIO ITALIA LIVE.

Lo show all’Arena per i 40 anni di Ti Amo e della tua carriera era previsto il 18 settembre, poi sei stato ricoverato e il live è stato rinviato al 14 ottobre. “Ho avuto quell’incidente di percorso, un problema di salute, ma è andato tutto bene e finalmente abbiamo festeggiato questo anniversario tanto aspettato, in una giornata meravigliosa, piacevole anche per il pubblico: nella prima data in cui avrei dovuto suonare pioveva, nella seconda invece c’era il sole. A Verona è stato un concerto meraviglioso su un palco spettacolare, ringrazio gli amici che hanno partecipato. Sono felicissimo che quel live si sia anche ‘masterizzato’ dal punto di vista del suono e delle immagini… Ho visto il DVD di sfuggita: riguardandolo ora, mi rendo conto che stavamo quasi giocando. La musica è uno strumento che unisce in particolar modo l’umanità, per noi che la creiamo è bello rappresentarla in questo modo scherzoso, divertendoci”

“Ti amo” ti ha cambiato la vita? “Ha cambiato anche la vita degli altri perché ha fatto tanti danni… Però sì, mi ha cambiato professionalmente: da lì è nata una carriera abbastanza inaspettata. Arrivavo da un primo LP, ‘Donna amante mia’ del 1976, che non è diventato una hit nonostante ci avessi lavorato tanto, e invece ‘Ti amo’ fu un successo”

Il live a Verona fa il paio con quello alla Royal Albert Hall di Londra. Quello inglese è stato un concerto molto importante della mia carriera. Io non mi affeziono tanto alle cose, ma questo a Verona, forse perché è fresco, mi piace molto di più. C’è più consapevolezza del mio repertorio, ora cantare nei live è più divertente, una volta ero più apprensivo e meno consapevole. Nel DVD si vede tutta l’emozione del live

All’Arena hai cantato con Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri “Si può dare di più”, che vinse il Festival di Sanremo 1987. “È stato emozionante accompagnarli sul palco per questo brano. Morandi è il più in forma di tutti, è un campione… Non fa bene a tutti correre! Io sono pigro, preferisco giocare davanti allo schermo, mi piace correre nei videogiochi, sono campione di tennis ma di quello finto!”

A Verona c’erano gli artisti che per te hanno rappresentato qualcosa a livello di amicizia? “Sì. Io, Morandi e Ruggeri abbiamo giocato a calcio insieme per vent’anni, abbiamo condiviso diversi spogliatoi, anche a Sanremo e sui palchi. Partecipare è stato un gesto di affetto e amicizia da parte di tutti loro”

Avete duettato anche in canzoni non tue, come “T’innamorerai” con Marco Masini. Chi le ha scelte? “È venuto tutto in modo molto naturale. Con Fausto Leali ad esempio faccio ‘Io camminerò’ e ‘Vita’, cantata da Dalla e Morandi: l’avevamo già interpretata insieme nel suo album di duetti ‘Non solo Leali’. Di Raf sapete tutto, abbiamo eseguito ‘Gente di mare” e ‘Self control’”

Tu e Raf siete stati tra i primi a creare un grande interesse nel mondo anglofono e vi siete incontrati in “Gente di mare”. “L’abbiamo portata anche all’Eurofestival 1987, è stato un gioco che poi è diventata una bellissima esperienza, la canzone era talmente forte…”

Nel 2018 sarai in tour nei teatri, a partire dall’11 febbraio al Regio di Parma. “Metterò mano a qualche performance più acustica, una cosa che manca da un po’ di tempo nei miei concerti: mi sono divertito molto a cantare chitarra e voce a Verona, quindi ripescherò delle sorprese e canterò due o tre canzoni inedite che non ho ancora nemmeno registrato, così avrò un responso immediato come quando si fa gol nel calcio”

Ma a scuola eri bravo? “Io non studiavo molto, neanche la musica, ho fatto il birbante, firmavo le pagelle da solo, ho dei trascorsi un po’ ribelli”

Ma la faresti una scappata a Sanremo? “Abito a Monaco, quindi vado spesso lì a fare la spesa e a trovare gli amici. Comunque se mi invitano al Festival, ci vado volentieri…”


Autore:
Francesco Carrubba
27-11-2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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