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Tiromancino: “Eccoci Fino a qui, con Tiziano Ferro, Jovanotti, Linda…” Zampaglione e i duetti in hit come Due destini, Liberi, Amore impossibile 02-10-2018

I Tiromancino raccontati Fino a qui, tramite duetti con Tiziano Ferro, Jovanotti, la figlia Linda e molti altri: il titolo scelto da Federico Zampaglione è anche la missione del nuovo album che ripercorre, dagli inizi al 2018, 30 anni di canzoni attraverso hit come Due destini, Liberi e Amore impossibile, passando per quattro inediti tra cui il singolo Noi casomai.

Il cantante e regista, dopo una jam session “chitarristica” con l’editore di Radio Italia Mario Volanti, svela tutto il progetto e i super featuring in onda a Radio italia e Radio Italia Tv con Mauro Marino e Manola Moslehi.

Come hai fatto a racchiudere 30 anni di carriera in 16 canzoni? “Ho fatto una cernita tra i brani più noti e quelli più sperimentali, contaminandoli anche insieme ad artisti provenienti dall’indie, un mondo che andava già molto di moda negli anni 90 quando non si faceva sui social ma con gli strumenti nel furgone, attraversando l’Italia porta a porta per far sentire la propria musica: di solito erano più le persone sotto il palco che quelle sopra”

Sei soddisfatto della tua carriera, ti manca ancora qualcosa? “Ho fatto tanti dischi, dei film e  un libro. Se mi lamentassi sarei ingiusto e presuntuoso, credo di avere avuto alti e bassi come tutti, ma complessivamente ho scritto molte canzoni, ho fatto tante cose e ci ho sempre messo la voglia di non sedermi sui risultati raggiunti, con stimoli e influenze sempre nuovi. E poi, ora, tanti amici sono venuti a collaborare con me per questo album”

Come ti è venuta l’idea di coinvolgerli? “Voleva fare il punto della situazione della mia carriera, prima di tutto per me e per rispondere proprio alla domanda ‘che ho fatto fino a qui’, però non mi sembrava giusto rimettere le canzoni pari pari, anche nei confronti della gente, perché le abbiamo ascoltate tanto. Inoltre ci sono quattro inediti tra cui l’ultima canzone Noi casomai. Progettare l’album in modo formale sarebbe stato impossibile, ci sarebbero voluti 15 avvocati. Così ho iniziato a sondare tramite messaggini, informalmente: i colleghi rispondevano tutti in modo entusiasta e non capivo se mi prendessero in giro. Poi è venuto fuori il disco”

Come sono nati gli accoppiamenti? “Sapevo che alcuni artisti amavano particolarmente alcune canzoni. Per la divisione delle strofe ho seguito un criterio registico: ho pensato a un film e a un cast con grandi artisti. In molti casi ho fatto iniziare i brani agli ospiti, ho giocato sul fattore sorpresa. La voce di Tiziano ad esempio che entra su ‘Per me è importante’ attrae e incuriosisce, proprio come l’entrata di un attore in scena. La mia paura era trasformare i brani in un grande Frankenstein, invece la fluidità e il percorso narrativo sono perfetti e miscelati bene con gli inediti”

Tiziano Ferro ha detto che vorrebbe incidere quella canzone in spagnolo. “Magari! Pensa quando sarebbe bella cantata da lui in spagnolo, lo adoro come autore e cantante, penso sia uno degli artisti italiani migliori di tutti i tempi. Bisogna prendersi questi regali dalla vita, sono cose belle. In spagnolo io canto male… Se la farà, dev’essere fatta solo da lui”

Hai presentato il video del singolo “Noi casomai” in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. “Ero emozionato perché non capita tutti i giorni. Mentre lo giravamo, per gasami, lo dicevo per scherzo sul set: dai che andiamo a Venezia! Poi è accaduto davvero: se sogni veramente forte una cosa, a volte succede”

Dacci un flash per ogni duetto…

Biagio Antonacci, Un tempo piccolo: “Una grande jam session in studio di notte, è un amico e un fratello, lo vedo tra poco a Bologna”
Giuliano Sangiorgi, Liberi: “Un pezzo di vita e di cuore, in questi giorni siamo tutti con il cuore sospeso, dedichiamo il brano al chitarrista dei Negramaro Lele Spedicato nella speranza di rivederlo presto sul palco”
Elisa e Mannarino, Amore impossibile: “Una sfida tra due gringos che si litigano la dama Elisa nel saloon. La musica abbraccia tutti e fa abbracciare mondi diversi”
Alborosie, Se mi verrai a cercare: “Reggae. Lui è un ragazzo di Marsala che faceva parte dei Reggae National Ticket, che è andato in Jamaica per inseguire il suo sogno e che oggi è tra i numeri uno al mondo”
Fabri Fibra, Muovo le ali 2018: “Per me è un cantautore, nei suoi testi non si parla mai di rap nè di macchine e ragazze come vuole quell’immaginario, si parla di vita e emozioni”
Thegiornalisti, I giorni migliori: “Una bella realtà romana che è uscita fuori, sono un loro fan. Roma si addormenta per tanto tempo ma poi si sveglia col botto”
Calcutta, Strade: “È un orsacchiotto un po’ schivo, barbuto, di grandissimo talento, un cantautore che mancava, con un linguaggio tutto suo e una personalità affascinante”
Luca Carboni, Imparare dal vento: “È un fotografo dei sentimenti un po’ nascosti, una persona che amo, è speciale”
Alessandra Amoroso, Due destini: “Lei è un esempio, soprattutto per i giovani, perché viene dai talent; spesso quei ragazzi subiscono un po’ di pregiudizio. Lei ha personalità, impegno, cuore e umiltà, che è la cosa che ti manda avanti, insieme al riuscire a capire su cosa devi lavorare e migliorare. In bocca al lupo per il nuovo album 10IO!”
Linda Zampaglione, Immagini che lasciano il segno. “Mia figlia fa un cameo, una piccola introduzione in una delle canzoni più amate tra le recenti, che è dedicata a lei: nel video ci sono immagini amatoriali che la ritrae da piccola. La vedo crescere sempre di più ed egoisticamente mi mancano i momenti di lei piccolina: ascolta sempre la musica, soprattutto con il telefono, ha un canale youtube dove presenta i suoi giocattoli in due lingue, italiano e inglese. In studio la scelta è ricaduta per forza di cose su di lei, si è messa la cuffia e ha cantato: buona la prima! Ascolta un po’ di tutto da Beyoncé, Lady Gaga, Rihanna ma anche musica italiana, come nonno Lucio Dalla, e il rock”

Abbiamo lasciato dulcis in fundo il duetto con Jovanotti… “Quando uscì La descrizione di un attimo, Lorenzo si dimostrò fan di quel brano e la definì la canzone perfetta sul suo sito. Ci aiutò molto perché non eravamo molto conosciuti: attirò l’attenzione della gente e dei media su quel pezzo. È anche piuttosto difficile da cantare ma lui l’ha fatto perfetto con soli due take”

Infine, stai girando l’Italia presentando il disco. “Gli instore sono incontri informali con la chitarra e racconti divertenti: oggi Bologna, domani Firenze, poi Napoli, ecc., sempre alle 18. Ho realizzato che tornerò a casa il 15 ottobre! Comunque gli anni passano, i treni da prendere sono sempre più, è faticoso ma l’appuntamento con Radio Italia per me è un must!”


Autore:
Francesco Carrubba
02-10-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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