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Takagi & Ketra, La luna e la gatta: “Sogniamo Mina e Celentano” Svelano di chi è il fischio del brano e come sono nati i Barbooodos 22-03-2019

Takagi & Ketra presentano a Radio Italia il loro nuovo singolo “La luna e la gatta”: i Barbooodos, il ruolo del produttore, le altre importanti collaborazioni e gli aneddoti sui videoclip. I due producers si raccontano a Mauro Marino e Manola Moslehi, parlando anche di Mina, alla quale avevano chiesto di collaborare.

Benvenuti. Innanzitutto tanti auguri di buon compleanno a Ketra che ieri, nel primo giorno di primavera, ha compiuto gli anni. Parliamo un po' del vostro percorso, voi come siete nati? Takagi: “In ospedale come te. Artisticamente veniamo da realtà vicine, ma non vicinissime, che sono il reggae e l'hip hop italiani. Io facevo parte dei Gemelli Diversi, lui fa parte dei Boomdabash. Nel backstage di un evento ci siamo incontrati, abbiamo iniziato a chiacchierare e ci siamo innamorati artisticamente”.
Voi siete nati come dj?Più come produttori, abbiamo rispetto per i veri dj”.

Parliamo del vostro ultimo singolo “La luna e la gatta” con collaborazione dei fantastici Barbooodos, che sono Tommaso Paradiso, Jovanotti e Calcutta. È vero che è nato tutto da un brano di Tommaso?Sì, eravamo in studio, Tommaso è venuto da noi per una session, più o meno come fa ogni mese. C'era questo beat, lui ha scritto brano in un'oretta e mezza. Abbiamo tenuto un po' il pezzo nell'hard disk, poi l'abbiamo tirato fuori e abbiamo pensato di chiamare degli amici”.

Ma invece il nome Barbooodos da chi arriva?Il nome arriva da Lorenzo, che è un super creativo da sempre. Ha pensato: 'Visto che abbiamo tutti la barba, inventiamoci questo gruppo'. È stata una cosa estemporanea, non pensata a tavolino, è nata come una goliardia tra amici”.
Il brano è accompagnato da un video in cui siete dei cartoon e sembrate gli Aristogatti...Sì, noi amiamo citare. Qualcuno ci ha visto Cats, qualcuno gli Aristogatti, qualcun altro la Melevisione”.

I cartoon tra l'altro rispecchiano i vostri lineamenti...C'è stato uno studio sui personaggi, un lavoro di preparazione attento e professionale. Siamo partiti con la produzione del video due mesi fa, non si può improvvisare l'animazione”.

Ma il fischio che si sente di chi è? È di Ketra. Lui non se ne accorge ma ogni tanto ha queste intuizioni perfette. Era successo anche ne 'L'esercito del selfie', nel bridge con il falsetto anni 60. Abbiamo ripercorso gli anni 60 con 'L'esercito del selfie', gli anni 70 con 'La luna e la gatta', gli anni 80 con 'Da sola/In the night' e i 90 con 'Amore e capoeira'. Nei 70 non volevamo fare afro e disco music, ma un omaggio all'R'n'B Aretha Franklin. C'è anche un po' di Morricone, di Celentano, tutti input ricevuti in gioventù”.

Si sente sempre la cassa nei vostri brani. Ma, quando gli artisti vengono da voi, hanno il pezzo già pronto?Di solito siamo noi ad assegnar loro un pezzo. Lavoriamo con un team di autori, tra cui Federica Abbate, Cheope, Tommaso Paradiso, Calcutta e Davide Petrella, e facciamo quasi 100 canzoni l'anno. Calcutta invece è venuto da noi con 'Oroscopo', si chiamava 'Donna Favela', e ha chiesto la nostra produzione”.

Ogni vostro singolo regala un periodo musicale. Siete andati fino in Brasile per “Amore e capoeira”... Era giusto non scimmiottare all'italiana una cosa dall'altra parte del mondo. Siamo voluti ad andare a respirare a a vivere quell'atmosfera”.

Abbiamo visto la versione live del video di “Amore e capoeira” con Giusy Ferreri da Piazza Duomo. È stata una botta rivederlo... Che emozione. Il brano era uscito da poco, quando però ho visto la gente che ballava e batteva le mani ho tirato un sospiro di sollievo”.

Voi tra l'altro avete collaborato con Giusy anche per il brano che ha portato a Sanremo, “Fa Talmente Male”... Adoriamo Giusy e ogni volta che c'è la possibilità amiamo lavorare con lei, la prendiamo al volo. Avevamo fatto anche Roma-Bangkok”.

Ogni vostro singolo diventa un tormentone, molto popolare e molto amato. C'è una ricetta per far venire fuori la hit?Magari ci fosse, ne faremmo una a settimana. È una questione di allineamento delle cose, di karma, di affinità con l'artista, di quello che hai mangiato quel giorno. E poi bisogna lavorare, lavorare, lavorare. L'estate scorsa è stata colossale, avevamo 5 pezzi su 10 in classifica”.

Il video di “Da sola/In the night” è super divertente, con una Elisa inedita dal parrucchiere. Con una chioma bionda che richiama quelle di Lorella Cuccarini ed Heather Parisi... Tra l'altro, prima di inventarci questo personaggio, non sapevamo che sua mamma faceva la parrucchiera e lei è cresciuta in negozio con lei. Si è calata bene nella parte”.

È poi c'è una citazione nella scena di Tommaso Paradiso che gioca a tennis...Sì, avevamo visto uno speciale su Playboy, dove c'era Hugh Hefner che giocava da solo con 6 conigliette. Abbiamo pensato che calzasse bene per Tommaso, che rappresenta il figo moderno e ha le donne ai suoi piedi”.

Avete lavorato anche con Rocco Hunt... La prima cosa che abbiamo fatto con lui è 'Nu juorno buono'. Conosco Chief, il suo manager, da tanti anni. Lui aveva iniziato a fare le prime cose, è venuto in studio e ci ha fatto sentire il pezzo: aveva scritto su un rap-dark pesissimo. Noi gli abbiamo detto: 'Il pezzo è bellissimo ma prendi la chitarra che lo alleggeriamo'. Inizialmente il ritornello era la strofa”.

Voi avete rivoluzionato ruolo di produttori in Italia. Sulla scia dei produttori americani...È un periodo in cui i produttori, per intenderci i cari e vecchi arrangiatori, oggi sono quelli che fanno un po' la differenza perché tutto è già stato detto. Fino a 15 anni fa, la cassa a malapena si sentiva nelle produzioni pop italiane. Ora invece le produzioni sono più internazionali. Noi abbiamo fatto un passo in avanti negli ultimi 3/4 anni”.

Magari la cassa c'era anche prima ma non veniva utilizzata bene. C'è una certa riconoscibilità nei vostri prodotti...Prima di tutto la canzone deve piacere a noi due. È questo che continua a ritornare anche se lavoriamo con gente diversa. Noi pensiamo cosa possiamo dare all'artista. Ad esempio, sappiamo che se abbiamo a che fare con Fabri Fibra e con J-Ax il lavoro è diverso, perché loro sono diversi, ma è ugualmente figo perché si parla di grandi talenti. Il giusto arrangiamento e il beat fa venire fuori la melodia e il cantante nella maniera più giusta”.

Abbiamo visto il live da Palermo de “L'esercito del selfie”. Il brano è stato scritto da Tommaso Paradiso. Perché non avete pensato alla sua voce per questa canzone?Perché l'ha messa in quella dopo. Noi gli avevamo chiesto di fare delle scritture. Non so perché non abbiamo pensato a lui, forse in quell'estate c'era già il suo brano 'Riccione'. Però Lorenzo Fragola e Arista sono stati fantastici. Quando Fragola è venuto in studio e l'ho sentito cantare ho detto: 'Perfetto'. Tommaso ha scritto la canzone in 20 minuti, steso sul tappeto in studio, a pancia in giù”.

Ma voi non litigare mai? Sì, discutiamo ma sempre per cose professionali e la discussione si limita a quello”.

C'è qualcuno con cui vorreste collaborare? Il nostro sogno è quello di poter fare un featuring con Mina e Celentano. Abbiamo chiesto a Mina di fare 'La luna e la gatta' ma lei ha detto di no. Forse ha sentito il brano... Però non ci sarebbero stati i Barbooodos. Mio nonno diceva ogni impedimento è un giovamento”.

Sapete che piacete un sacco al pubblico femminile?Qualcuno ha detto che abbiamo una componente femminile nel nostro modo di fare musica. Noi siamo felici che vinca la musica e che le ragazze scelgano la canzone e non Takagi & Ketra, anche perché come vedete non siamo sex symbol...”.

 


Autore:
Chiara Cipolla
22-03-2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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