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Ron, ecco “Lucio!”: “Dalla vedeva il futuro, siamo tutti figli suoi” A maggio 2 concerti e altri live, in estate un tour, a ottobre nei teatri 02-03-2018

Con l’album “Lucio!Ron cuce un abito nuovo a 12 canzoni di Lucio Dalla come Cara, Futura, Attenti al lupo e Piazza grande per omaggiarlo a 6 anni dalla morte e festeggiare il suo 75esimo compleanno. Dopo il Premio della Critica Mia Martini con “Almeno pensami” al Festival di Sanremo 2018 di Claudio Baglioni, Rosalino Cellamare fa un instore tour al via il 7 marzo e due concerti a maggio.

La presentazione a Milano, aperta da un ricordo dei compianti Bibi Ballandi e Michele Mondella al quale il disco è dedicato, è introdotta da un emozionante video dialogo tra i due cantautori su un palco: Lucio è un ologramma parlante che scherza con l’amico.

LUCIO! Esce oggi, venerdì 2 marzo, il giorno dopo il sesto anniversario della scomparsa. I brani sono stati registrati in presa diretta da Ron, voce e chitarra acustica, con l’accompagnamento di pianoforte, basso e batteria. Le canzonisono state scelte d’istinto”, svela, “per la scaletta mi è piaciuto iniziare con ‘Almeno pensami’, il suo ultimo brano, continuare con uno dei suoi primi, ‘4/3/1943’, e poi tornare al presente con ‘Tu non mi basti mai’. Era bello far capire la crescita della sua storia nella musica e nei testi”.

Solo tre brani sono firmati anche dal cantante: “Non volevo fare un disco a metà tra me e lui, anche nei concerti farò altri brani suoi. Ad esempio non avevo pensato a ‘Le rondini’ che amo infinitamente, lo inserirò. Andrò a cantare Lucio”.

Con un artista immenso come lui”, spiega Rosalino, “È facile strabordare, ho cercato di non esagerare e di essere il più semplice e trasparente possibile, come sono i suoi testi e le sue musiche. Era talmente grande che non poteva fare a meno di riempire questi arrangiamenti, spendeva anche ore per mettere suoni e vocalizzazioni: campionava il pezzo di un martello e lo faceva diventare un rullante”.

Nel libretto del disco c’è una foto in bianco e nero che li ritrae insieme in barca, scattata quando avevano appena scritto “Piazza grande ed erano sbarcati in Sicilia per dei concerti: “Era un giorno in cui prendemmo il largo con la mia chitarra e con lui che guardava sempre al futuro”.

ALMENO PENSAMI. Per il pezzo sanremese, il ringraziamento va soprattutto agli Eredi di Dalla con la E maiuscola: “Se non fosse stato per loro, questa canzone non sarebbe venuta a galla. Mi auguro che ci siano altri inediti: lui era distratto, lasciava tracce dappertutto, spero che ci siano scritti nascosti da qualche parte, io non lo so. Gli eredi hanno tutto di Lucio, mi auguro che riescano a trovare altre cose”.

Così c’è stata la nuova fortunata avventura al Festival: “C’era una demo di Lucio già col testo, la musica e una bozza di arrangiamento: Baglioni me l’ha consegnata così. Lucio l’aveva fatta molto sua e non riuscivo a sentirla dentro, così l’ho portata nel mio mondo. Della base devo rifare la chitarra perché cantavo e suonavo in presa diretta, quindi c’è il rientro. Credo di aver reso giustizia alla canzone. Per ora non c’è una registrazione della versione con Alice, credo che lo incideremo, sono molto contento di quel duetto. Io amo tanto James Taylor: 'Almeno pensami' si può suonare anche solo alla chitarra. Lucio doveva metterla in un disco che sarebbe uscito dopo, è stato bravo Claudio, ha capito che doveva arrivare a tutti”.

Il video è girato a Bologna dal regista Gianluca “Calu” Montesano all’interno della casa di Lucio Dalla, per gentile concessione degli Eredi: su loro indicazione, la clip è ambientata principalmente nella sala del pianoforte, luogo in cui il brano è stato concepito da Lucio.

SANREMO. “È stata una cosa talmente bella”, racconta Ron, Il primo tranquillo senza patemi tipo ‘oddio mi cacciano fuori anche stavolta’. Baglioni è uno di noi, ha difeso la categoria, sa cosa vuol dire arrivare ultimi ed essere esclusi, ha cancellato l’eliminazione da gara di cavalli, con quattro colpi di coda ha dato un segnale a tutti: c’era bisogno di cambiamento anche in una kermesse così importante che per noi è la storia della musica italiana, da qui in poi si può fare sempre meglio”.

COM'E' PROFONDO IL MARE. Nella traccia c’è la voce originale di Dalla: “Ho arrangiato molto di quel disco del 1977: quando ho sentito la voce da sola, ho capito la potenza, il trasporto e la voglia di dire quelle cose che aveva. Era il suo primo testo, aveva una spinta rara: mi sono chiesto se quell’arrangiamento che avevo pensato allora fosse troppo delicato e se quella voce poteva reggere qualcosa di più forte, di distorto, che sa di cantina, con due chitarre elettriche distorte e scordate. Alla fine, con quella voce, l’effetto è bellissimo: ho tenuto solo lui, la mia controvoce non avrebbe avuto senso”.

CANZONE. Qui si sente la passione di Lucio per Napoli: “Amava questa città. Ascoltando la sua versione originale del brano, ho avvertito il mondo partenopeo e quello greco. Così ho chiesto aiuto al chitarrista napoletano Maurizio Pica, che ha messo insieme mandolini e chitarre battenti, con un colpo di tamburo”.

LUCIO DALLA. Ron racconta come ha vissuto la scomparsa dell’amico: “Se ne è andato un artista incredibile, un amico straordinario, e ho deciso di starmene per i fatti miei: non ho sentito l’esigenza di fare nulla e questa tranquillità mi ha aiutato a superare la sua dipartita che ha lasciato tristezza negli occhi della gente. Dal punto di vista artistico ho solo cantato ‘Felicità’ con Fiorella Mannoia. Dopo sei anni questa occasione di ‘Almeno pensami’ mi è parsa bella e gli ho dedicato tempo perché la sentivo veramente”.

Qualche aneddoto sul compianto cantautore bolognese c’è sempre: “Al telefono di notte, mi faceva ascoltare un pezzo al piano e ci cantava sopra ma io non riuscivo a sentire nulla, allora lo rifaceva una ventina di volte per farmi capire…”.

Dalla è una pietra miliare della musica italiana: “Avere un riferimento come Lucio è una cosa unica. Mi sono affacciato al mondo della musica a 16 anni, l’ho conosciuto subito perché dovevo cantare a Sanremo ‘Occhi di ragazza’, poi lui ha iniziato a produrre le mie cose con Bardotti. Mi sono sempre fidato di lui, non teneva nulla per sé, amava quando qualcuno riusciva a farcela e questo è uno degli atti d’amore più forti. Amava prendere le persone della strada per farle cantare. Io, Luca Carboni, Samuele Bersani… siamo tutti figli di Lucio”.

Ron ricorda il primo incontro: “Andai con mio papà alla RCA per fare il provino di ‘Occhi di ragazza’. Arrivò Lucio dopo 4 ore tutto ingessato perché aveva avuto un incidente con la Porsche, io non lo conoscevo perché ero troppo giovane, mi fece ridere molto con tre o quattro battute. Prima di lui arrivò Renato Zero vestito da leopardo con i baffi finti, si avvicinò a mio padre e gli disse ‘Ciao Nì!’ e mio papà mi fece segno di andare via…”.

Se non ci fosse stato Dalla, credo che non sarei stato qua. Non sono una persona che si impone, lui vedeva molto lontano, quando capì chi ero personalmente e musicalmente cominciò a lavorare con me. Credo di essergli stato utile perché ascoltavo musica americana e lui il jazz: ci siamo scambiati passioni musicali”.

Tra i pupilli di Dalla negli ultimi anni c’era anche Pierdavide Carone, che aveva accompagnato come direttore d’orchestra a Sanremo 2012 in “Nanì”: “Lucio era abbattuto e triste, credo che si trovasse molto fuori posto al Festival, nonostante la voglia di essere lì con Pierdavide che meritava tutto. Che ci faccio qua? Si chiedeva. Michele Mondella l’ha aiutato e gli è stato vicino”.

TOUR. Ci saranno due concerti il 6 maggio al Teatro Dal Verme di Milano e il 7 all’Auditorium Parco della Musica di Roma. I biglietti sono già disponibili in prevendita. In scaletta ci saranno 18-20 canzoni di Dalla, con contributi video: “Sto scrivendo quello che dovrò dire, non andrò a braccio, è uno spettacolo pensato e teatrale perché mi piace raccontare. Mi piacerebbe in futuro rifare lo spettacolo ‘L’altra parte di Ron’, in cui ho scelto 5 personaggi da raccontare: mia mamma, Lucio, il mio padre spirituale, un amico malato di sla e un amico bosniaco. Tutto quello che dico nel video che avete visto prima sono parole di Dalla”.

Poi ci sarà una tournée: “Stiamo pensando di fare altri live in teatro a maggio, ci sarà un tour estivo sicuramente, per poi riprendere nei teatri a ottobre e chiudere il capitolo Lucio. È tutto in fase di organizzazione”.


Autore:
Francesco Carrubba
02-03-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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