A Radio Italia una Rita Pavone contemporanea: “Mi sento 30 anni” “Rapporto con i social? Orrendo. Resilienti un po’ si nasce” 04-02-2020
È una Rita Pavone contemporanea ma poco social quella che si presenta a Sanremo 2020 con il brano “Niente (Resilienza 74)”. #atupertu con la Redazione di Radio Italia al Fuori Sanremo Reward Intesa Sanpaolo, ha raccontato: “Non sono legata al Geghegè o a Cuore. Questi sono grandi successi che porto nell’anima e nel cuore, che mi hanno dato tantissimo, ma io sono contemporanea. Il mio rapporto con i social? Orrendo. Non sono capace di spiegare il pensiero in poche righe. A volte questo pensiero viene travisato, un po’ come il telefono senza fili. Ho deciso che sui social metterò grandi panorami, cieli sereni, cani, ma poche dichiarazioni”.
Rita Pavone torna in gara al Festival dopo quasi 50 anni dall’ultima volta. Canta “Niente (Resilienza 74)”: “Io sono resiliente e lo è anche mio figlio che ha scritto il brano. Tutti noi abbiamo un momento della vita in cui prendiamo un cazzotto in faccia. Resilienti si nasce o si diventa? C’è chi ha una predisposizione a essere un buon incassatore e chi si spezza più facilmente, dipende un po’ dal DNA”.
C’è una cosa che però non è cambiata in questi anni, la magia di Sanremo. “Senti le vibrazioni e le attese. È una grande manifestazione che regala sogni, a volte si avverano a volte si spezzano. La mia presenza al Festival è per dire: ‘Ragazzi ho 74 anni, ma è soltanto un documento. Dentro me ne sento 30, me la gioco così”.