Renzo Rubino a Sanremo: “In duetto con Baglioni? Canterei...” “Sul palco dell'Ariston mi sono spogliato del pianoforte” 07-02-2018
Renzo Rubino è venuto ha trovarci nei nostri studi del Fuori Sanremo by Lancôme e ha fatto una chiacchierata con Fiorella Felisatti.
Ieri sera il Festival è finito tardi e lo sa bene Rubino! Ti ho pensato: già la tensione era alta poi tu ti sei esibito dopo la mezzanotte...
"Si, era mezzanotte e mezza, ma era di più il carico della tensione della stanchezza. Dopo aver cantato la prima strofa ho mollato ed è andata bene".
Una curiosità: gli artisti vengono convocati all'Ariston un'ora prima dell'esibizione, tu che hai fatto nel tempo libero?
"Ho visto l'inizio della Kermesse, poi sono stato in camera e non ho voluto ascoltare per concentrarmi. Ho scaldato la voce. Poi all'Ariston ho incontrato gli amici ed è andata".
Cosa si prova a vederlo in camera e poi pensare che tocca a te?
"È molto strana come sensazione. Dici 'Caspita tra poco sono lì' e sembra lontanissimo ma deve succedere. Quando hai finito invece dici 'L'ho fatto veramente?'".
Non era il tuo primo festival. Hai avuto altre 2 partecipazioni importanti e sei sempre salito sul podio. Poi hai avuto uno stop per fermarti e poi sei ripartito. “Custodire” è nata di recente per Festival?
"È recente ma non l'ho scritta per il Festival. L'ho scritta dopo aver visto un film che trattava la separazione vista da un bambino e mi ha fatto riflettere sulle mie paure e la voglia di raccontarle. 'Custodire' parla di due genitori che non dialogano e che vorrei si dicessero le cose. Era giusto presentare una canzone così intima sul palco perché bisogna esser veri, rischiando di non piacere o di piacere tanto. Secondo me l'arte è nei picchi: bisogna essere se stessi".
Nel video del brano c'è un bambino che soffre...
"Si, un bambino che in seguito a un litigio dei familiari si ritira in camera sua e si ritrova in foresta: è una sorta di foresta oscura come nella serie TV 'Stranger Things' e lui cerca di trovare i suoi genitori. Per fortuna poi è solo un brutto sogno".
Hai chiamato Giuliano Sangiorgi per il tuo pezzo?
"Gli ho chiesto di produrre il brano e volevo contaminarmi con un altro artista, cosa che non aveva mai fatto prima. L'ho chiesto a lui e mi aspettavo un no perché era impegnatissimo, ma ha avuto un cuore enorme e mi ha aiutato, dando il suo tocco e aggiungendo il suo sound tipico e il suo modo di scrivere. È nato un pezzo interessante".
Poi ieri sera hai sentito Giuliano?
"Si ci siamo scritti, era in tensione come me e più di me".
Ti è mancato il pianoforte? Mi ricordo le tue performance al piano ed erano molto sentite...
"Ieri stavo bene così. Crescendo mi son reso conto che deve passare non solo l'effetto scenico o la carica emotiva del piano, ma anche quella della canzone quindi ho cercato di spogliarmi".
Uscirà una nuova versione del tuo ultimo album “Il gelato dopo il mare”.
"Ci sarà un repack con il brano di Sanremo più un inedito. È un disco importate che merita questo palcoscenico. Sto pensando a un disco nuovo e lo sto già scrivendo. Con 'Custodire' ho chiuso un capitolo della mia vita".
La copertina del nuovo album è bellissima: c'è la foto di un signore che è tuo nonno!
"Mio nonno si è prestato alla grande. È diventato un idolo delle nonnine. Rappresenta il volto della mia serenità".
Se avessi avuto la possibilità di duettare con Baglioni, come successo con i super ospiti, cosa canteresti?
"Avrei voluto tanto cantare 'Avrai' con lui".