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Renato Zero, Zerosettanta: 3 album in 3 mesi e 40 brani per i suoi 70 anni Uscite il 30 di settembre, ottobre e novembre: Volume Tre è il primo 23-09-2020

Per i suoi 70 anni, Renato Zero si regala Zerosettanta, 3 album di inediti in 3 mesi per un totale di 40 canzoni. Anticipato dal singolo L'angelo ferito - “L'angelo è ferito ma non è morto, è un guerriero” - il primo disco è Volume Tre: oggi il cantante ha presentato il progetto alla stampa, con la comparsa a sorpresa dell'attore Paolo Zaccagnini.

Tre due uno... zero è il segnale scandito in coro dai fan quando mi chiamano in scena all'inizio dei concerti” spiega l'artista: ecco perché ad aprire le pubblicazioni è Zerosettanta Volume Tre. Si tratta di 3 pubblicazioni separate in programma a settembre, ottobre e novembre con scadenza al 30 di ogni mese. Intanto il concerto del compleanno è rinviato.

EMERGENZA E RINASCITA. Questo triplo album è la “prova generale” dei suoi 70 anni: “L’ispirazione stavolta è stata tanta e generosa. Che posso dire... Zero si rinasce!”. Il progetto ha preso forma in questi mesi di emergenza Coronavirus: “È scattato un allarme e c'è stata una corsa a prendere posizione. Durate la pandemia ci siamo fatti due conti: davanti all'impossibilità di esibirsi e persino alla paura di pubblicare di un disco. Ci siamo guardati dentro, con onestà, per servire il pubblico e le nostre maestranze: da questo album scaturirà un utile di cui ci serviremo per aiutare tutti quelli che hanno lavorato con me, dai tecnici ai fonici. Questa chiusura ci ha costretto anche a fare i conti con la distanza dal pubblico e dai media”.

Il Covid-19”, continua Renato Zero, ritratto nella foto in alto da Roberto Rocco, “è figlio del consumismo e della spesa spesso gigantesca, infruttuosa e inutile. Sono sicuro che stare insieme in un momento come questo può significare un nuovo Mozart, un nuovo Pasolini... In questo Paese manca l'esempio: ci piacerebbe riuscire a vedere in qualcuno la luce, un Caronte che ci trasporti dove l'acqua sana, non c'è inquinamento, la plastica è un ricordo lontano. Questa è la mia speranza”.

ZEROSETTANTA. “Nel disco c'è anche la fretta che mi si sta restringendo l'orizzonte”, dichiara il cantante, “Sarebbe sciocco trascurare che 70 anni hanno un peso specifico nella vita di una persona: devo molto a Renato Zero e ai suoi sacrifici. Il mio compleanno si festeggia così: con la mia penna ancora calda di scrittura e con il microfono acceso. Poiché mai sazio di ricevere le mie attenzioni”.

Ho pronto un compleanno da festeggiare che non sarà più il 30 settembre 2020 ma probabilmente sarà più avanti”, aggiunge l'artista romano, “Voglio un confronto di carattere e affinità con i miei colleghi, tra rughe e reumatismi. Ci tengo però a festeggiare con tutto il pubblico che mi ha seguito fino a qui e che merita un grande show”.

L’uscita di Volume Tre, disponibile in pre-order online e dal 30 settembre in download e streaming su tutte le piattaforme digitali, sarà accompagnata da un cofanetto, che andrà poi a contenere tutti e tre i volumi.

L'ALBUM. Renato Zero, con 50 milioni di album venduti all’attivo, torna sulle scene a un solo anno di distanza da Zero Il Folle (certificato Oro) e dalla speciale Collection Mille e Uno Zero con un nuovo progetto che ancora una volta fa la Rivoluzione. La reclusione forzata ha nutrito di nuova linfa la sua inesauribile vena creativa e a cominciare dal giorno del suo compleanno Zero propone 3 dischi di inediti in uscita il 30 di ogni mese a settembre, ottobre e novembre.

In questo primo capitolo troviamo 12 nuove canzoni con collaborazioni importanti, a cominciare dalla produzione e dagli arrangiamenti di Phil Palmer (collaboratore tra gli altri di Elton John, Frank Zappa, George Michael, Dire Straits) e Alan Clark (collaboratore di star del calibro di Mark Knopfler, Eric Clapton, Tina Turner, Bob Dylan) per finire con l’apporto del Maestro Adriano Pennino, che inaugura la sua collaborazione con Renato Zero.

Volume Tre si apre con Il linguaggio della Terra, un brano dove il cantautorato è traslato ai suoi massimi livelli: l’Orchestra Italiana del Cinema, i cui arrangiamenti sono scritti e diretti da Pennino, accompagna in maniera maestosa un testo che racconta di quanto sia prezioso vivere in sintonia con il mondo e che è magistralmente sorretto da pianoforte ed archi. L’Angelo Ferito, primo singolo estratto dal disco in onda su Radio Italia, aumenta il ritmo, sfidando “la gravità e le convenzioni” in difesa del proprio spazio vitale; nel videoclip, per la regia di Roberto Cenci - assistente alla regia Cristian Di Mattia - , va in scena proprio l’arringa di Renato Zero ad una folla di manichini omologati, muniti di mascherina e con indosso i suoi storici abiti di scena. Protagonista della clip, Zero siede su un trono decorato con ali d’angelo dal quale osserva il suo pubblico inanimato, per arrivare poi a danzare tra i manichini, in un gioco di nuance al contempo rétro e futuristiche.


Autore:
Francesco Carrubba
23-09-2020 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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