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Red Canzian parla di Domenico Modugno e ricorda quella volta che… “Il mio racconto sarebbe un quadro solare, giallo e arancione”   07-02-2018

Red Canzian, tra i 20 Big in gara al Festival di Sanremo, ha presentato sul palco del Teatro Ariston il brano “Ognuno ha il suo racconto”, che anticipa il suo nuovo album “Testimone del tempo”. Il suo racconto, la pittura, Domenico Modugno, Paul McCartney e la red room: l’artista si racconta #atupertu con la redazione di Radio Italia solomusicaitaliana.

 


RACCONTO. A Sanremo, Canzian porta “Ognuno ha il suo racconto”. Ma qual è il suo racconto? “Quello di un uomo che ha vissuto, che può cantare questa canzone, un ragazzo di 18 anni non potrebbe. Racconto gli alti, i bassi, i percorsi, le fermate, le ripartenze di una vita intensa. Il ritornello inizia con un “ma”, per dire che noi siamo unici, anche se le storie si possono assomigliare. Noi siamo come delle impronte digitali. Il brano è un’esaltazione della bellezza della vita perché ogni storia può essere straordinaria se riusciamo a prenderla in mano”.

PITTURA. Red Canzian ha la passione per la pittura, oltre che per la musica. Che quadro sarebbe “Ognuno ha il suo racconto”?. “Io all’inizio del brano dico ‘Ne ho dipinta di primavera, ne ho incontrata di gente cara’”, risponde l’artista aggiungendo: “E’ il quadro della mia vita, un quadro solare perché nonostante quello che ho vissuto, e ci sono stati anche dei momenti difficili (tre anni fa me ne stavo andando per un’operazione al cuore), lo dipingerei di giallo e di arancione. E’ è una vita bella che augurerei a chiunque”.

FESTIVAL. Red ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1990 insieme ai Pooh vincendo con “Uomini soli”. “Noi con i Pooh non abbiamo vinto al Teatro Ariston ma al mercato dei fiori di Arma di Taggia”, ricorda. Ripensando a tutte le edizioni del Festival, c’è una canzone che gli piace particolarmente e che avrebbe voluto cantare? “Premetto che sono un grandissimo fan di tutti i miei colleghi quindi non citerò i viventi. Quando ero bambino mi ricordo al bar del paese un bel televisore in bianco e nero. L’avevano messo in alto perché non volevano che la gente lo toccasse quindi avevamo tutti la cervicale. Con una spuma in mano, vidi un signore in bianco e nero, non sapevo che in realtà aveva uno smoking azzurro preso in affitto. Era un signore con i baffi che spalancava le braccia e cantava ‘Volare’. Mi sono accorto che quel gesto lo faccio spesso anche io, pensa come mi è rimasto dentro. E’ bellissimo aprire le braccia perché è un po’ come abbracciare il pubblico”.

Oltre a ricordare Domenico Modugno, l’artista racconta: “Tre anni fa ho fatto un video contro il maltrattamento sugli animali con Paul McCartney. La prima cosa che lui mi ha detto per omaggiare la mia italianità, è stata ‘Volare oh oh’”.

RED ROOM. Prima di esibirsi sul palco dell’Ariston, gli artisti stazionano nella “Red Room”. Un segnale? “L’ho fatta costruire apposta. Sarebbe il mio camerino ma io gentilmente ospito gli altri”, scherza Canzian aggiungendo: “Poi sono dovuto venire a Sanremo con il furgone per portare il red carpet, perché è il mio tappeto di casa. Ho dato una mano al Festival”.

 

Autore:
Chiara Cipolla
07-02-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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