Menu
ASCOLTA Radioitalia GUARDA Radioitalia TV WEBRADIO
Ascolta
TROVA LA TUA FREQUENZA PORTO SANT'ELPIDIO (FM) 97.900

Andrea Pirlo, 21 maggio, San Siro: l’ultima partita è La notte del maestro Radio Italia è Radio Ufficiale dell’evento: tanti campioni e l’Italia 2006 12-04-2018

Andrea Pirlo dà l’addio al calcio giocato con la partita La notte del maestro allo stadio San Siro di Milano il 21 maggio 2018, con i compagni della Nazionale 2006 e altri big. Il campione di Brescia, ex di Juventus, Milan, Inter e Italia, presenta l’evento al Radio Rooftop Bar a Milano parlando anche di Gianluigi Buffon, dei figli e del suo vino.

L’ADDIO. #LaNotteDelMaestro andrà in scena il 21 maggio, come il suo numero di maglia, il giorno dopo la fine del campionato e non solo: il 21 maggio 1995, infatti, è la data della sua prima partita in Serie A, quando entra al posto di Schenardi per il Brescia contro la Reggiana.

Non ho fatto tantissimi gol, li ricordo tutti. Forse quello con la Nazionale contro il Ghana è stato il più importante per me…”: così Pirlo ricorda proprio un match del Mondiale vinto con l’Italia nel 2006. Ecco tutte le info sull’evento, di cui Radio Italia è Radio Ufficiale. “Sarà una festa. Regalerò ad amici e compagni il mio vino, anche prima della partita…”, scherza.

LA JUVE. Pirlo spiega così il suo punto di vista sull’eliminazione della Juventus dalla Champions League ad opera del Real Madrid: “Una serata così la vivi malissimo. Hai voglia di vincere anche se giochi un’amichevole, quando sei alle ultime partite ci pensi ancora di più. Sicuramente, se fossi stato in campo, mi sarei arrabbiato ieri sera: ti tolgono la possibilità di continuare a giocare a 10 secondi dalla fine, facendoti perdere la testa”.

La mancata qualificazione bianconera in semifinale è stata caratterizzata dal tiro dal dischetto subito all’ultimo secondo di recupero e dalle dichiarazioni di Buffon dopo la sua espulsione: “Il rigore poteva starci o no, in quell’occasione l’arbitro può sorvolare e mandare tutti ai supplementari”.

Ho sentito il presidente Andrea Agnelli, che era molto dispiaciuto, ma ora pensano già al campionato. La speranza è rifarsi l’anno prossimo”, spiega Andrea Pirlo, “La delusione resta per qualche giorno, poi passa perché devi preparare la prossima partita. La Juve aveva ancora due sostituzioni e ai supplementari poteva giocarsi meglio del Real la partita con l’andare dei minuti. La Champions è così: se sbagli la prima partita, poi è difficile recuperare, anche se Juve e Roma e hanno fatto un grande lavoro”.

Le parole di Buffon? “Era arrabbiato. In quel momento puoi dire qualsiasi cosa: bisogna capirlo. Era l’ultima partita in Champions per lui, avrà anche un po’ esagerato, però è da capire. In Italia siamo sempre pronti a far diventare tutti gli altri più bravi, ma Juve e Roma hanno dimostrato di essere all’altezza e forse tatticamente più avanti”.

IL MONDIALE. In campo non mancherà il blocco della Nazionale 2006, “i campioni che hanno fatto parte di quella grande cavalcata al Mondiale”. Andrea svela: “Non rivedo partite vecchie, ogni tanto sul telefono e su Instagram guardo qualche video, rivedo più spesso quello del Mondiale”. Quel mitico gruppo è ancora in contatto: “La chat è sempre attiva, ieri non abbiamo scritto nulla, era giorno di lutto, ho sentito Gigi in privato”.

Presenti quindi gli eroi di Berlino, che il 9 luglio 2006 alzarono al cielo la Coppa del Mondo: Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Mauro German Camoranesi, Fabio Cannavaro, Daniele De Rossi, Alessandro Del Piero, Gennaro Gattuso, Alberto Gilardino, Fabio Grosso, Filippo Inzaghi, Marco Materazzi, Alessandro Nesta, Massimo Oddo, Simone Perrotta, Luca Toni, Francesco Totti e Gianluca Zambrotta. Gli altri nomi illustri saranno svelati nelle prossime settimane.

IL FUTURO. Cosa succederà nei prossimi mesi? “Il 19 maggio compio 39 anni. Per ora sto preparando la partita, sono concentrato su questo: ci sono tanti campioni da sistemare, tra chi far giocare e chi lasciare in panchina. Dai compagni del Brescia e della Reggina a quelli del New York City: ci sono tutti, sarà una bella festa. Poi penserò al futuro”.

Intanto Pirlo è testimonial della finale di Tim Cup insieme a Francesca Michielin: “Sarà una bella partita, Juve e Milan sono due grandi squadre, Rino sta dimostrando di aver riportato i rossoneri a un gran livello, non posso tifare per nessuno, sono anche l’ambasciatore…”. La sfida è il 9 maggio all’Olimpico: Radio Italia è Radio Ufficiale e sarà presente con le sue attività di animazione.

IL MILAN. “Lì ho vissuto dieci anni fantastici e irripetibili che mi hanno fatto vincere tutto, diventare un calciatore completo ed essere sempre competitivo: sono stati una famiglia”, racconta Andrea: “C’erano state trattative anche con il Barcellona in quegli anni, ma meglio del Milan non si stava da nessuna parte”. “È stato complicato lasciare il Milan dopo 10 anni”, aggiunge il centrocampista, “Dovevo trovare stimoli e la Juve era quella che me ne dava di più, con il progetto di rilancio e il nuovo stadio: è stata la scelta giusta. Non conosco i proprietari e chi lavora nella nuova società del Milan, hanno ancora un grande senso di appartenenza al club, che era mancato negli ultimi anni, questo soprattutto grazie a Rino”.

LA CARRIERA. Il bilancio del Maestro, ritratto in queste foto da Marco Luzzani (Getty Images), è incredibile: “Ho giocato per le tre più importanti squadre italiane, più in quella della mia città e la Nazionale: non potevo chiedere più di questo”. Come descriverebbe le sue caratteristiche calcistiche ai figli? “Ero un giocatore particolare, elegante e maestro in campo, con grande visione di gioco, sapevo far girare bene la squadra. Spero che loro si ricordino in futuro di quello che ho fatto nella mia carriera”.

I COLLEGHI. Pirlo svela alcune curiosità sui campioni incontrati in carriera:
Il compagno tecnicamente più forte? Ronaldinho
L’avversario più forte? Messi
Il compagno più divertente? Nesta
Il più carismatico? Maldini
Il più casinista? Cassano
Quello che aveva meno mezzi ma ha fatto comunque una grande carriera? Gattuso
Quale partita cancelleresti? La finale di Istanbul (Champions, Milan-Liverpool 3-3, persa ai rigori)
Il giorno più bello? La finale vinta ai Mondiali 2006

SOLIDARIETA’. Il ricavato de La notte del maestro, in parte, sarà devoluto alla Fondazione Vialli e Mauro e a Il Volo di Pietro Onlus. La prima destinerà la propria somma alla costruzione del Centro Clinico Nemo di Brescia per la cura delle persone affette da malattie neuromuscolari come la SLA, SMA e distrofie muscolari.

Il Volo di Pietro Onlus, invece, utilizzerà il ricavato per contribuire alla riqualificazione del reparto di Radiologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini, presso l’ASST Spedali Civili di Brescia, sia per i progetti in corso presso il nostro orfanotrofio Meru children’s home sito in Nkabune, Meru County, Kenya. La raccolta fondi sarà gestita da Charity Stars.


Autore:
Francesco Carrubba
12-04-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Informativa breve e richiesta consenso sull’uso dei cookie
Questo sito utilizza cookie tecnici, di profilazione e di marketing, anche di terze parti, per le proprie funzionalità e/o per inviarti pubblicità, contenuti e servizi in linea con le tue preferenze.
Per saperne di più o negare il consenso a tutti o alcuni cookie CLICCA QUI.
Continuando la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.

ACCETTO