Saturnino a #rilive: “Suonare in Piazza Duomo? Ma quando mi ricapita!” Il suo basso darà il via al concerto: “Un'emozione enorme” 18-06-2017
A pochi minuti dall'inizio di RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO, sul truck di Radio Italia a Milano è salito anche Saturnino, vestito rigorosamente di bianco per l'iniziativa “La musica è più forte”. Insieme ai nostri Simone e Francesca, il famoso bassista ha raccontato del suo contributo per l'evento e dell'emozione di suonare in Piazza Duomo.
Sei pronto, sei carico?
“Mi avete invitato, e io non vedo l'ora!”
Sarai tra i protagonisti che saliranno sul palco stasera. Ieri ti abbiamo visto alle prove con un basso lucente e spettacolare...
“È una specie di opera d'arte in alluminio, un pezzo unico disegnato per me da Fabio Novembre e realizzato da un'eccellenza di makers italiani.”
Tu hai aggiunto emozione al suono che darà il via a RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO.
“All'inizio era solo il supporto sonoro per gli spot che dovevano annunciare questo evento meraviglioso, poi è nata l'idea di farlo live. Ho pensato: 'Suonare in Piazza Duomo... Ma quando mi ricapita?!' Ho detto subito di sì!”
Visto che ieri hai fatto le prove sul palco, quali sono le tue emozioni a caldo su Piazza Duomo?
“È un momento storico importantissimo per fare una cosa del genere, sento un'emozione enorme.”
Possiamo definirti un “outsider” della serata, sei un professore d'orchestra. Come si diventa professore d'orchestra?
“Facendo il conservatorio: servono anni per ottenere il diploma di strumento e altri anni per il perfezionamento. Non devi passare per Sanremo: è una strada lunghissima, come le arti marziali... I musicisti dell'orchestra sono pazzeschi.”
Com'è trovarsi in una delle piazze più belle? C'è gente qui da questa mattina...
“È fantastico, li abbraccerei uno a uno.”
C'è qualche rituale che fai prima di salire sul palco? Perché tu oggi lancerai la serata!
“Mi concentro per due minuti. Non lo so, è come il decollo per il pilota: è una magia che si ripete sempre. In un certo senso è una primissima volta, perché non credo capiti spesso di iniziare con un pubblico così e interrompere dopo un minuto e mezzo: è singolare. Stasera mi sento un po' il 'Bolt della musica'.”