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Negramaro, tour da record negli stadi. Sangiorgi: “Papà a novembre” “Indie da 20 anni”, è la prima band live in 6 stadi in una sola tournée 27-06-2018

Negramaro da record: con l’Amore che torni Tour 2018 sono la prima band italiana a suonare in sei stadi in una sola tournée. In scaletta le canzoni dell’ultimo album e le hit della band. Giuliano Sangiorgi: “Sarò padre a novembre”.

Il tour parte ufficialmente stasera dallo stadio San Siro a Milano davanti a 50mila fan, dopo la data zero al Teghil di Lignano Sabbiadoro (Udine): è stata la prima band a fare il Meazza dieci anni fa e oggi inizia da qui la prima tournée negli stadi, a 20 anni dall’inizio della carriera. La seconda tappa è il 30 giugno all’Olimpico di Roma. Il tour ha già venduto oltre 155mila biglietti.

LO SHOW. Due ore e mezza di grande spettacolo per ripercorrere i successi del gruppo e presentare live le canzoni tratte dal disco Amore che torni.

Lo show, che gioca con gli elementi naturali di aria, acqua, fuoco e terra, è una grande festa con momenti di intimità e pura emozione come il duetto virtuale e “sospeso” tra Sangiorgi e Dolores O’Riordan sulle note di Senza fiato: “Il volo è la voglia di eternizzare per sempre una grande voce femminile, una grande donna e una grande amica. Solo noi e Zucchero abbiamo cantato con lei”, spiega Giuliano prima del live a San Siro.

E’ un concerto nuovo e diverso dai nostri precedenti”, aggiunge Andro, “Alcune cose che accadono hanno sorpreso persino noi, anche dal punto di vista tecnico. E’ un palco enorme e accogliente, è un live dinamico, come mai prima, serrato e ricco di momenti. Ci concentriamo come sempre sulle potenzialità della band, con ruoli diversi: per la prima volta ci muoviamo tanto sul palco e interagiamo con il pubblico, siamo interscambiabili. E’ uno show che tende a salire fino all’esplosione finale. Suoneremmo di più ma ci sono orari da rispettare”.

Giò Forma ha curato la direzione artistica dello spettacolo e il design del palcoscenico: il tema del volo degli uccelli, unito al mare, sono le linee guida. Sul palco led, proiezioni, laser mapping, grandi elementi e pedane in movimento, anche sulla passerella centrale, oltre a fiamme e a un “effetto bolle di sapone” innescato dalla bimba del video di Fino all’imbrunire.

LA SCALETTA. Ci sono canzoni storiche che hanno preso il vestito del sound del nuovo albumche ha dettato legge”: “Estate ha un arrangiamento rinnovato, sembra scritta oggi; Nuvole e lenzuola ormai è un classico ma gli abbiamo dato freschezza nuova”, dice Sangiorgi che parla anche di Uno come me: “Racconta un atteggiamento cinico, molto di moda. Credo che tutti oggi si tufferebbero a salvare le persone in acqua, perché nel 2018 non si può morire in mare”.

C’è spazio anche per parole di solidarietà all’amico Roberto Saviano. In questi giorni il ministro dell’Interno Salvini ha ha ipotizzato di togliergli la scorta: “E’ pazzesco, non si può essere così leggeri da parte delle istituzioni nei confronti di chi combatte o denuncia la mafia che è una cosa gigantesca, non si può fare confusione”.

L’INDIE. I Negramaro sono indipendenti da 20 anni, da quando suonavano in cantina nel loro Salento nel 1999. “50mila persone in uno stadio è un obiettivo gigantesco”, dice Sangiorgi, “Abbiamo lavorato a questo progetto degli stadi e del disco tutti insieme dall’inizio. Eravamo in studio un anno fa a sognare. Siamo a conduzione familiare, ancora indipendenti, il risultato è pop e va benissimo così”.

LA CRISI. La band, prima di Amore che torni, ha attraversato un momento di difficoltà ed è stata vicina allo scioglimento. Oggi quel periodo è superato. “Ci sono momenti in cui una persona non è al 100% per affrontare tutto: se guardo loro, ritrovo la pace”, afferma Giuliano, “La serenità che ci trasmettiamo è più grande dei concerti e delle copie vendute. C’è un’umanità che è tutto quello che mi serve. Dovesse finire domani, non ci sarebbe nessun problema, dopo 20 anni insieme di musica e di amicizia. Questo gruppo si raddrizza da solo. Amore che torni è stato il lavoro più lucido che abbiamo fatto: abbiamo scritto e lavorato 90 canzoni, per mantenere una coerenza, per parlare alle vecchie e alle nuove generazioni

SANGIORGI PAPA’. Giuliano diventerà padre a breve, avrà un figlio o una figlia dalla compagna Ilaria Macchia: “Nasce a novembre. Il sesso ve lo diciamo al prossimo tour! (Scherzano, ndr) Sono sempre stato riservato, ma ho capito che è bello condividere questa notizia, l’ho detto appena era possibile, d’accordo con la mia compagna Ilaria”.


Autore:
Francesco Carrubba
27-06-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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