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Negramaro, Sangiorgi: “Lele sta bene. Ho scritto per esorcizzare le paure” L'arrivo di Stella e Ianko. Andro: “In tour saremo pieni di fasciatoi” 04-12-2018

I Negramaro, ospiti di Radio Italia solomusicaitaliana, raccontano il nuovo tour, la rinascita del chitarrista Lele Spedicato, colpito a settembre da un'emorragia cerebrale, l'arrivo dei piccoli Stella e Ianko. In diretta con Mauro Marino e Manola Moslehi, Giuliano Sangiorgi e Adrea “Andro” Mariano parlano anche del nuovo singolo “Per uno come me”, di nuovi brani, di paure esorcizzate e d'amore.

Bentornati ragazzi. Innanzitutto come sta Lele?Sta benissimo, sta lavorando e sta correndo come un leone, riesce a sorprenderci, sembra più forte di prima. Abbiamo attraversato un periodo devastante, ma ritrovare Lele come prima è per noi il regalo più bello. Siamo pronti a ripartire in tour con questa grande bellezza inside”.

Intanto la famiglia si è allargata...Abbiamo fatto il triplo salto vitale, prima con la rinascita di Lele e poi con l'arrivo di due bimbi, Stella Sangiorgi e Ianko Spedicato. Abbiamo ingrandito la famiglia...

Sui social di Giuliano vediamo i pomeriggi “rock and roll” che trascorri con la tua Stella, con l'ukulele per lei... Magari quelle cose me le tirerà tutte in testa un giorno. Sono regali di amici, le hanno regalato un ukulele rosa con la scritta Stella e un brillantino. Sono gesti che ti fanno sentire davvero bene davanti al fatto compiuto, perché comunque c'è una nuova vita. Questo mi aiuta anche a guardarla a distanza, attraverso i regali degli altri. Chissà se farà musica o altro, l'importante è che abbia dei sogni”.

A proposito di chitarre, Giuliano hai regalato una chitarra a Lele...Me l'ha chiesta lui. Ha ricominciato a rimettere in moto tutti i muscoli della sua arte”.

Sentiamo un po' lo zio Andro... Io ormai sono genitore veterano, da 1 anno e due mesi. In qualità di zio è sempre un altro tipo di emozione, abbiamo raccolto tutta questa nuova vita come un nuovo stimolo. È stata una doppia botta di vita. Vedere questi due altri bambini mi fa pensare ai tour, immagino un backstage pieno di fasciatoi...”.

Giuliano: “A me invece fa fa tornare indietro nel tempo, a quando sono stati concepiti... Eravamo tutti insieme, io, Lele, Ilaria e Clio e quindi mi viene da chiedere: Chi è figlio di chi (ride ndr)”.

Per uno come me racconta la storia di un “amore naufrago” e fa rivivere il vostro ultimo concerto a San Siro attraverso gli occhi di due ragazzi...Il brano nasce per raccontare un'altra storia d'amore, un amore naufrago, in riferimento a tutti coloro che affondano in mare. È la fotografia di un momento in cui tutte le parole stanno a zero, un momento in cui due persone che si amano stanno per affondare. Lì, l'unico pensiero è invecchiare, anche se saranno lontani, perché tutti hanno il diritto di invecchiare. È dovere di tutti aiutare le persone in acqua che stanno affogando, bisogna dare una mano alle persone che chiedono aiuto. C'è una traslazione che abbiamo voluto realizzare nella parte figurativa, perché ogni canzone ha più campi semantici. Questo video doveva raccontare tutto il film iniziato con “Fino all'imbrunire”, perché c'era l'idea di creare percorso seriale”.

Il tour parte il 14 febbraio, San Valentino, e termina 19 marzo, giorno della Festa del papà... Non poteva essere altrimenti, è una sorta di concept tour. Ci sono delle coincidenze piacevoli perché il tour si chiama Amore che torni e noi torniamo proprio a San Valentino, dopo questo stop che ci ha visti stretti intorno a Lele e intorno a noi, che abbiamo riscoperto un lato dell'amicizia molto forte che non conoscevamo ancora. Volevamo dare a Lele uno stimolo per tornare presto sul palco e vogliamo dire grazie al pubblico che ha accettato questa decisione non semplice da prendere. Grazie a tutti quelli che continuano a sostenerci, abbiamo anche aperto una seconda data a Milano, il 28 febbraio”.

Voi avete avuto periodo in cui vi siete prese una pausa di riflessione e questo evento tragico forse vi ha unito ancora di più... Queste cose fanno parte della vita. Il fatto di vivere in una famiglia allargata che si deve confrontare e scontrare con la realtà e le dinamiche del nostro modo di essere, dato che siamo un po' cresciuti da quelli che eravamo 20 anni fa quando abbiamo iniziato. Ogni accadimento ci aiuta a riflettere e a maturare”.

Siete stati la prima band a fare 6 stadi in una sola tournée. Come cambia l'approccio dalle grandi arene all'aperto ai palasport? Cosa ci sarà di diverso negli show? Abbiamo percepito da un certo punto in poi il fatto che stesse davvero diventando un tour negli stadi, che oltre alle due date di Roma e Milano c'erano altri live. Alla terza data scatta un automatismo che non avresti mai pensato, riduci lo stadio in un posto intimo, lo senti di più. Nei palazzetti porteremo questo fatto di gestire un'emozione così grande e a riportarla all'intimità. Cercheremo di sintetizzare la molecola fantastica che sono stati gli stadi”.

Molte date sold out, tanti chiedono nuove date...Questa cosa è bellissima, dopo gli stadi pensavamo che ci sarebbe stato il richiamino, in realtà è subito ripartito tutto alla grande. Il problema sono gli incastri. Avendo spostato il tour in uno slot non previsto, vedremo come fare, sarebbe bello un never endig tour”.

Alla fine di questo tour, cosa c'è nel futuro dei Negramaro? Quanto dovranno aspettare i vostri fan per avere nuova musica? Bisogna essere sinceri, ho scritto tanto per esorcizzare le paure, quelle per Lele e quelle di uno che sta diventando padre in un momento simile. Il mio sogno sarebbe cantarle così, senza una grande costruzione, così all'improvviso per allontanarle da me. Sono preghiere laiche, ho scritto anche cose forti e dirompenti nei confronti della fede. Io ho reagito con una penna, un foglio, un pianoforte e una chitarra. Non vediamo l'ora che queste bozze possano concretizzarsi. Io farei subito un disco, non voglio portarmele addosso. Il disco nuovo avrà come punto di riferimento questi avvenimenti ma cercherà di dimenticarli, per andare avanti. Noi adesso dobbiamo ridare indietro alla gente tutta l'anima che ha dato a noi”.

Andro (scherzando ndr): “Tra una settimana nuovo disco”.

 


Autore:
Chiara Cipolla
04-12-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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