Anche gli artisti italiani sono con Charlie Hebdo La solidarietà dei cantanti sui social dopo l'attentato di Parigi 08-01-2015

Già da ieri gli artisti italiani stanno manifestando il loro sgomento per l'attentato alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, pubblicando i propri pensieri sui social network con gli hashtag #CharlieHebdo e #JeSuisCharlie.

Paola Turci è stata fra le prime a prendere posizione contro la violenza e in favore della libertà di espressione e, poche ore fa, ha anche segnalato la fiaccolata organizzata a Roma dall'associazione Amnesty International per questa sera alle 18.00. Anche Jovanotti ha condiviso un post su Twitter dal profilo di Amnesty International che recita  "La libertà di espressione è un diritto umano", mentre Giorgia, Max Gazzè e Chiara Galiazzo hanno pubblicato diversi disegni creati da vignettisti di tutto il mondo subito dopo l'attentato.

Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ha postato un video in cui scrive a mano su un foglio il motto "Je suis Charlie" e disegna una matita con impressa la parola "Liberté" e Vinicio Capossela ha scritto un lungo testo che termina con la frase "É una lotta che vale la pena di essere combattuta quella di poter scegliere la matita. Teniamo a cura la nostra capacità di giudizio. Ci è costata l’uscita dal Paradiso. Il giudizio sommario è quasi parente dell’esecuzione sommaria". Enrico Ruggeri e Simona Molinari hanno ripreso il disegno circolato sul web in cui una matita spezzata si trasforma in due matite, mentre Francesca Michielin ha condiviso l'immagine di una matita con la dicitura in francese: "Questa non è un'arma di distruzione di massa" e quella di un mitra con la didascalia "Questa non è una religione".

Antonella Lo Coco ha scritto "Cerco una ragione che non c'è... non può esserci ragione a questo...", Simone Cristicchi "Una risata vi seppellirà. Se non arrivano con i kalashnikov. (Purtroppo, non è ironica)" e i Tiromancino "Sgomento per le vittime di Parigi. Immagini devastanti". Fedez ha sottolineato il rischio che questo episodio di violenza venga utilizzato mediaticamente per generare altro odio e ha scritto "Una pagina triste è stata disegnata. Ma strumentalizzare politicamente certi accaduti lo è ancor più".

Il mondo della musica italiana ha dato anche l'ultimo saluto al grande Pino Daniele