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Per Mina e Fossati, il Conservatorio di Milano diventa una silent arena L’ascolto in anteprima, il racconto di Ivano Fossati e Massimiliano Pani 19-11-2019

Per le canzoni di Mina Fossati, che esce il 22 novembre 2019, il Conservatorio di Milano diventa una silent arena con cuffie senza fili: Ivano Fossati e Mina Mazzini, oggi per la prima volta insieme in un intero album, firmano 11 brani da Tex-Mex a Luna Diamante, già scelto da Ozpetek, e coinvolgono i figli Claudio Fossati e Massimiliano Pani. “Solo Mina poteva riportarmi in studio”, svela Ivano; “Se dici no a lei, chiedo il divorzio!'”: così sua moglie lo ha convinto definitivamente a fare questo disco a 8 anni dal ritiro.

Ecco il video della serata e le parole di Ivano.

CANZONI. La Sala Puccini del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ospita l'ascolto dell'album di Mina e Fossati: è come un antico rito collettivo, con l’applauso tra un pezzo e l’altro. Ecco le prime sensazioni lasciate dagli 11 brani inediti, scritti da Ivano e cantati da entrambi, già disponibili in pre order.
1- L’infinito di stelle. La voce di Fossati apre l’album, con inconfondibile malinconia, poi arriva Mina, per una splendida canzone d’amore sulla speranza e il tempo presente
2- Farfalle. Una filastrocca ritmata e giocosa ma con un testo profondo e con una frecciatina ai giornalisti...
3- Ladro. Un R'n'B dalle sfumature Blues, con protagonista la voce “appoggiata” da Mina e con Fossati nel ritornello, fino all'affascinante cantato parlato sul finale
4- Come volano le nuvole. Il ritratto di una “brava ragazza” che esalta il Fossati cantastorie
5- La guerra Fredda. Una poetica ballata cantautorale e nostalgica, sul perdono e sulla speranza, per un ritorno alla bellezza delle parole, magari scritte in una lettera d’amore
6-Luna Diamante. La Luna, la notte e le storie d’amore, come Fossati le sa raccontare e come Mina le sa cantare: non a caso il brano è stato scelto da Ferzan Ozpetek per il nuovo film La Dea Fortuna. “Nell'album la cosa difficile è stata lavorare sulle due vocalità”, spiega Ivano, “Io ho bisogno di più sillabe, per lei ho dovuto ridurre le parole e allungare le note. Sono rimasto alzato due notti per sistemare Luna diamante...
7-Tex-Mex. È una “canzone-sogno” blues-rock, scelta come primo singolo e ambientata in una sorta di deserto del New Mexico, con una pista polverosa. Le chitarre slide che la percorrono legano tutti i brani del disco, alternate alla fisarmonica e al sassofono in alcuni pezzi. Non è detto che “la carrettera” del testo sia la stessa di “Non sono una signora”, scherza Ivano. Una curiosità: alla fine del video di Mauro Balletti due curiosi piccoli astronauti su uno schermo canticchiano Farfalle per pochi secondi, prima che si scarichino le batterie del dispositivo
8- Amore della domenica. Un vero e proprio dialogo tra due innamorati con domande, risposte e solletico...
9- Meraviglioso è tutto qui. Basta il titolo e poco altro: è una canzone d’amore classica, scritta appositamente da Fossati per la grande voce di Mina che ne è protagonista assoluta. “Qui lei prende una nota spaziale” spiega Ivano, “Per il resto non ho scritto acuti per Mina, è colpa mia. Ci siamo dati l’obiettivo di essere espressivi e di raccontare, come interpreti e attori, non ci siamo posti problemi di performance vocali
10- L’uomo perfetto. Il primo provino si chiamava “Africa” e richiamava suoni africani, poi è arrivato il testo: è il ritmato racconto di un amore a prima vista
11- Niente di meglio di noi due. Le voci di Mina e Fossati chiudono l’album all’unisono, aprendo una finestra di positività sul prossimo futuro

IVANO FOSSATI. Al Conservatorio, ieri sera nell'ambito della Milano Music Week, il co-protagonista del progetto viene accolto con grandi applausi: 8 anni fa ha annunciato il ritiro dall'attività discografica e live e si è dedicato alla scrittura per altri. “In questi anni volevo solo l’ozio”, spiega Fossati intervistato da Massimo Bernardini, “Mi sono staccato dal mio lavoro, anche per godermi la mia famiglia. L’unica persona che poteva riportarmi in studio d’incisione era Mina, una gioia che non mi sarei mai negato, ma l’intenzione non cambia: per 42 anni ho seguito la routine disco-intervista, poi ho detto basta. Dovevamo fare questo disco nel 1997: c’eravamo accordati per farlo; ho scoperto 2 anni fa che Mina ci pensava ancora. In generale non ci siamo frequentati molto ma c’è una grandissima stima. La sua richiesta mi ha spiazzato, proprio perché avevo deciso di ritirarmi. Ne ho parlato a mia moglie che mi ha detto: 'Se dici di no a Mina, chiedo il divorzio'. Mina è una grande musicista, non solo una grandissima cantante: lei non progetta, semplicemente pensa, c’è sempre dietro il pensiero, come fanno i grandi jazzisti. Quando hai per contraltare un’interpretazione con una tale espressività, fai il tuo meglio: quando sentivo la sua voce nei nostri brani, volevo ricantarli per migliorarmi. È una persona adorabile e spiazzante: ci fidiamo molto l’uno dell’altra. È difficile farle un complimento perché minimizza”.

Come sono nate le canzoni di Mina Fossati? “Sono tornate a rifluire le idee che prima sentivo un po’ venire meno”, afferma Ivano, “Non avrei mai scritto 11 brani senza Mina: è un disco sul presente, la cosa più preziosa che abbiamo. Ci abbiamo lavorato per 2 anni: Mina non ama il passato, non ne parla mai, è una valanga di idee per il futuro, così lei mi ha aiutato a scrivere. Abbiamo messo da parte solo un brano perché aveva un sapore dolciastro, non ci convinceva fino in fondo. Mina non canta qualsiasi cosa: ascoltava i provini come uno scanner, con tutti i particolari, mentre io prendevo appunti. È attentissima, presente e concreta”. Ivano Fossati è da sempre un maestro nel raccontare i sentimenti: “Sono stato chiamato in causa molte volte sull'amore come se ci capissi qualcosa, come se fossi un esperto. Io so solo una cosa: riesco a scrivere certe cose perché nella mia vita ho sempre ascoltato le donne sul serio, tutte, anche le amiche di mia mamma, e ci ho parlato tanto. Lo facevo da ragazzo e lo faccio ancora adesso

MASSIMILIANO PANI. Il figlio di Mina, produttore del progetto, ha curato la “regia sonora”, gli arrangiamenti e i cori di questo disco elettro-acustico: “Oggi non esiste un album così”, dichiara Pani, “Fa da riferimento per i ragazzi che vogliono scrivere o cantare adesso. Mina ha provocato Ivano, che alla fine si è incuriosito e ha iniziato a inviarmi i provini di una canzone dopo l’altra. Chi scrive così oggi? Fossati è un gigante: sono un suo fan, anzi un suo sorcino, comprai il suo album La casa del Serpente del 1977 con la paghetta. Lui e mia madre hanno due timbri bellissimi, cantano in modo simile, per loro conta l’emozione. Mina non prova mai: arriva in studio e sa già se un brano va cantato con voce piena o con un filo, mi sorprende sempre”. Tra i musicisti che hanno suonato il disco figurano al basso elettrico Faso (Elio e le storie tese), al pianoforte, fender e Hammond Danilo Rea, alle percussioni Claudio Fossati (ad esempio ne L'uomo perfetto); Celso Valli ha orchestrato e arrangiato gli archi di due pezzi, L'infinito di stelle e Luna Diamante.


Autore:
Francesco Carrubba
19-11-2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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