Max Pezzali: una reunion con Repetto? Sarebbe divertente, ma... Il video con gli auguri del vice president dell'Inter Javier Zanetti 23-11-2017
Max Pezzali è stato ospite di Radio Italia e ha raccontato il diretta dal nostro Auditorium il suo nuovo album “Le canzoni alla radio” che raccoglie i suoi più grandi successi e contiene sette brani inediti. Il suo duetto ideale, la collaborazione con Nile Rodgers, la canzone con cui salverebbe il mondo, il rapporto con Mauro Repetto e il video esclusivo con gli auguri del grande Javier Zanetti: tutto questo, nell'intervista che segue con Manola Moslehi.
Le tue canzoni le conoscono tutti. Che effetto fa dopo tutto questo tempo che canti?
“E' una delle cose che danno più soddisfazioni a chi fa musica perché le canzoni, quando le scrivi, escono e vanno nel mondo da sole. Se si perdono è un peccato, se entrano nella vita delle persone invece hanno compiuto la loro missione”.
In 25 anni di carriera qual è brano riuscitissimo da subito e qual è quello che invece hai fatto fatica a tirare fuori?
“Uno che è uscito molto rapidamente è 'L'universo tranne noi' ed è uscito già più o meno così, invece quello che mi ha massacrato è stato 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno', perché non riuscivo a trovare il testo. Poi, alla fine, mi sono inventato questa cosa dell'Uomo Ragno che sembrava la più assurda. Io scrivo prima la musica, poi devo farmi venire in mente qualcosa che stia bene sulla melodia e quindi il testo mi porta via più tempo”.
Ti manca qualche duetto con una voce femminile. Quale sceglieresti oggi?
“A parte l'amica Syria, non mi sono mai applicato in questo senso. Mi piacerebbe una voce come quella di Malika Ayane”.
Se tu dovessi salvare il mondo con una tua canzone, quale sceglieresti?
“Magari c'è un super cattivo che può distruggere il mondo e dobbiamo muoverlo a compassione. A questo punto userei 'Come mai', che è l'apocalisse invocata in maniera sicura. E mentre il tizio col pulsante rosso la canta e si distrae, qualcuno lo va a fermare”.
Nel tuo album c'è un brano che si intitola “Il secolo giovane” che non sembra scritto dalla stessa persona che ha scritto “Gli anni”.
“Io ho questa specie di bipolarità che mi porta ad avere un forte sentimento di nostalgia verso passato e, allo stesso tempo, d essere un inguaribile ottimista nei confronti del futuro. Dietro la curva immagino sempre che ci sia qualcosa di straordinario che cambia tutto in positivo. E' un apparente contrasto, ma in realtà sono due facce della stessa medaglia”.
Ti ricordi la prima volta che hai ascoltato la tua prima canzone alla radio?
“Era 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno'. Stavo guidando e mi ricordo che per poco non esco di strada, per altro con la macchina di mio padre. E' un'emozione che è ancora vivissima e che si ripropone ogni volta che si ascolta una propria canzone nuova alla radio. Io tutti i dubbi me li tolgo prima perché quando è uscita e la senti in radio non puoi più farti problemi”.
Il brano “Le canzoni alla radio” vede la collaborazione di Nile Rodgers.
“Nile Rodgers per me è stata la possibilità di sentire uno dei più grandi musicisti, uno dei miei idoli di sempre. Io mi sarei fatto una versione solo con le sue chitarre per sentirmela da solo”.
La leggenda dell'Inter Javier Zanetti ha voluto farti gli auguri per i tuoi 50 anni e per i 25 di carriera. Visto che Radio Italia è radio ufficiale dell'Inter, ci ha lasciato un video per te.
“Grazie Capitano, capitano per sempre. E' emozionante perché lui è una figura di riferimento come capitano e soprattutto come persona. Lui sostiene anche l'associazione Pupi che fa tanto per i bambini in giro per il mondo. Uno dei motivi per cui vale la pena di essere interisti è aver avuto un capitano come lui e, adesso, un vice president come lui”.
Parliamo anche dei mondiali? Gianni Morandi ha detto alla nostra redazione che il problema è soprattutto nella mancanza di giovani.
“Io ho vissuto una delle serate più brutte della mia vita. Quando guardi la partita a casa da solo e nessuno capisce una tragedia di questa portata... Tu assisti all'apocalisse e in casa hai gente che non la capisce e che ti parla del Grande Fratello Vip che sta vedendo sull'altra tv... tu vorresti dare fuoco a tutta la casa e quindi l'ho vissuta ancora peggio. Ovviamente se giochi contro una squadra in cui l'altezza media è 1.90, non puoi pensare di batterli con i cross, lo capirebbe anche mio figlio di nove anni. Quello dei giovani è un punto centrale ma il problema è che i giovani devi averli di qualità e farli crescere, devi creare tutto un sistema per tirarli su. Dovremmo pensare a un anno Zero del calcio e iniziare a ragionare completamente in un altro modo. Bisogna investire sul calcio italiano, far crescere i campioni e farli crescere qui”.
Dopo la reunion di Al Bano e Romina la più attesa è quella di Max Pezzali e Mauro Repetto.
“Sarebbe divertente per me, abbiamo avuto la possibilità di cantare live insieme in un paio di occasioni e ci siamo divertiti, ma a Mauro non interessa più questa cosa, non è più interessato a fare gli 883”.
Hai appena compiuto 50 anni, mi fai un bilancio come artista e come uomo?
“Come artista, credo di essere cresciuto e di divertirmi molto a fare quello che faccio. Credo che sia un privilegio dell'età, perché ti liberi delle paure e delle ansie e semplicemente fai quello che ti piace e te lo godi. Per quanto riguarda l'uomo, credo di essere in una fase molto positiva perché so cogliere il bello della vita senza pormi troppo il problema che esista anche il brutto”.