Sanremo, Max Gazzè cittadino onorario di Vieste: “È una storia che merita” “Giovanni Caccamo? Artista vero. Tennis con Luca Barbarossa? Capiterà” 07-02-2018
Mar Gazzè, tra i big del Festival di Sanremo 2018 di Claudio Baglioni, è cittadino onorario di Vieste grazie a “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, pronto a lanciare il nuovo album e un tour: “È una storia che merita. Giovanni Caccamo? Artista vero. Luca Barbarossa? Qui non riusciamo a giocare a tennis…”.
Il cantautore romano parla #atupertu dal Fuori Sanremo by Lancôme.
A Sanremo 2018 Gazzè riceve già un primo riconoscimento, la cittadinanza onoraria di Vieste, la città sul Gargano dove è ambientata la vicenda narrata nella canzone: “Vi ringrazio molto, non pensavo di creare tutto questo clamore, è una storia bellissima, è stato un piacere per me estrapolarla da Vieste e portarla in giro per l’Italia al grande pubblico, merita di essere raccontata”.
E si parla già di un concerto in concomitanza con la cerimonia di conferimento, magari proprio il 15 agosto, giorno clou della leggenda: “Sarebbe bello fare un concerto, mi farebbe molto piacere…”.
D’altra parte in estate Max sarà in tour in luoghi storici come le Terme di Caracalla a Roma, lo Sferisterio di Macerata, il Teatro Antico di Taormina e l’Arena di Verona: “In estate sarò impegnato in concerti con l’orchestra sinfonica in posti dove l’album Alchemaya potrebbe prendere un senso. All’Arena di Verona con quest’opera: sono già emozionato al pensiero!”.
Giovanni Caccamo ci ha detto che, tra gli artisti del Festival, sceglierebbe lui per un duetto, in fondo all’Ariston cantano tutti e due l’amore “eterno”: “Giovanni è un artista molto in gamba, mi piace come canta, ha una capacità di interpretare bellissima e straordinaria, gli auguro di procedere con questo stesso passo perché lo merita, è un artista vero, continua così! È in ascesa, è giusto quello che sta facendo”.
A Sanremo alla fine ha giocato a tennis con Luca Barbarossa? “Abbiamo portato tutti la racchetta, però per due giorni è piovuto, poi non abbiamo il tempo di fare le cose, non riusciamo mai per cui capiterà, magari domenica, oppure torniamo a Roma e giochiamo a tennis, probabilmente…”.