Mario Biondi ha debuttato per la prima volta in gara al Festival di Sanremo con il brano “Rivederti”. “E’ stata una bella emozione, una bella onda”, commenta l’artista nella rubrica #atupertu, in cui parla anche dei figli, del Brasile, del papà, delle Nuove Proposte e di Riccardo Fogli. E su Mudimbi dice...

FIGLI. Mario è papà di otto figli. Hanno visto l’esibizione del papà? “Avendo cantato dopo le dieci, alcuni di loro già dormivano però mi avranno rivisto oggi”, racconta l’artista. “Il più piccolo che ha 18 mesi faceva ‘Papà papà’ quindi credo abbia apprezzato. Gli altri mi hanno scritto ‘Bellissimo papà ma eri emozionato’, quindi hanno cercato di guardarmi dentro per vedere i miei difetti, come sempre. Mia figlia Marica invece mi ha mandato una fotina con i lacrimoni, ha pianto, si è commossa. Erano tutti molto contenti”.

RIVEDERTI. L’artista ha cantato al Teatro Ariston il brano “Rivederti”. A questo proposito, nella video-intervista svela chi vorrebbe rivedere. “Mi piacerebbe rivedere mio padre ma non potrò più perché sono vent’anni che è scomparso”.

BRASILE. “Rivederti” anticipa il nuovo album di Mario “Brasil”, che uscirà il 9 marzo. E venerdì, nella serata dedicata ai duetti, Biondi porterà un po’ di Brasile sul palco, con Daniel Jobim e Ana Carolina. “Porterò un Brasile molto importante, la discendenza di Antonio Carlos Jobim (grande compositore e musicista  scomparso nel 1994 ndr)”.

GIOVANI. Tra le Nuove Proposte, Giulia Casieri ha dichiarato ai microfoni di Radio Italia solomusicaitaliana che Mario è in assoluto uno dei suoi artisti preferiti. “Ma che carina. Purtroppo non sono ancora riuscito ad ascoltare ancora tutti i brani delle Nuove Proposte, adesso andrò a sentirla di sicuro. Ho ascoltato Mudimbi e mi è piaciuto, è molto simpatico e solare, è un bel personaggio”.

DUETTI. Tra gli altri 19 Big in gara c’è qualcuno con cui vorrebbe duettare? “Io adoro cantare e condividere la musica con tutti, da Red Canzian a Roby Facchinetti a Riccardo Fogli. Ho avuto il piacere e la fortuna di aver collaborato con loro, alcuni li conosco da quando ero ragazzino. Riccardo non lo sa, forse non gliel’ho mai detto, ma gli ho fatto da spalla nell’83 o 84. Fanno tutti parte della mia vita, Enzo Avitabile, Servillo”.