Marica Pellegrinelli a Sanremo: “Nessuna preferenza, solo tanto rispetto” Ha ricordato il successo di Eros, sesto al Festival nel 1985 09-02-2017
Tra gli ospiti della quarta serata del Festival di Sanremo, in programma domani, 10 febbraio, ci sarà anche Marica Pellegrinelli, modella e moglie di Eros Ramazzotti. In attesa di salire sul palco dell'Ariston, oggi Marica è stata ospite di Radio Italia nel “Fuori Sanremo by Lancôme” e ha parlato con Daniele Bossari e Paola Gallo di come vive il Festival e il mondo della musica in generale, anche grazie ai consigli del marito Eros.
Benvenuta! Puoi raccontarci qualcosa su domani?
“Non posso anticipare nulla, non si può svelare la magia di Sanremo… Posso dire ovviamente che sarò ospite del Festival e che sarà un grandissimo onore per me: seguo Sanremo e per me è una rassegna magica, quindi sono entusiasta di farne parte.”
Hai seguito questa edizione? Hai qualche previsione o preferenza?
“Io non sono una che fa polemiche, voglio parlare solo delle cose belle. Mi è piaciuto molto il binomio tra Carlo Conti e Maria De Filippi e il fatto che quest’anno le televisioni si siano unite: il Festival ha bisogno di essere amato da un grande pubblico e questa edizione ha avuto uno share elevatissimo. È un Sanremo elegante, non troppo pomposo – cosa che ho apprezzato molto - e attento al sociale. Credo sia fondamentale, in un momento come questo, dar rilevanza al popolo e stare vicino alle persone. Sulla scelta musicale non posso esprimermi, rispetto troppo la musica per farlo: è una sfida per tutti i cantanti e non voglio esprimere preferenze. Conosco il mondo enorme che sta dietro il Festival, a partire da novembre autori, produttori, uffici stampa, discografici, ma anche stilisti, make-up artist... tutti gli addetti ai lavori sono in subbuglio. Sanremo abbraccia tutto il mondo dello spettacolo italiano.”
Tuo marito Eros ti ha dato qualche dritta per affrontare il Festival, lui che ci è stato?
“Eros ha partecipato alla maggior parte dei festival mondiali e dice sempre “Non esiste nulla come Sanremo”. Sono d'accordo con lui: ha una magia unica.”
Eros ha parlato spesso di quanto siano importanti per lui il tuo ruolo e il tuo sostegno...
“È vero, gli sto vicino come è normale fare con la persona che si ama, ma lui ha già dentro una grande forza ed energia. Io magari gli do quella stabilità necessaria ad esaltarle. A volte gli dico qualcosa, gli do un piccolo consiglio, poi lui torna a ringraziarmi ed io gli rispondo “Ma non è merito mio, hai fatto tutto tu, io ho solo messo... una virgola”.
Com’è stato l’impatto con Sanremo?
“Mi sento veramente a mio agio. Il mondo della musica è la mia vita. A cena esco spesso con discografici, autori, amici di mio marito... frequento sempre persone appartenenti al mondo della musica. Per me è una famiglia.”
Puoi darci un giudizio generale sulla filosofia di Sanremo, sulla manifestazione in sé?
“Sanremo è un trampolino di lancio, un’occasione per rilanciarsi. Bisogna avere tanto rispetto per i cantanti, perché si tratta di artisti che si ripropongono. Riproporsi non è facile, così come rimanere tanti anni sulla cresta dell’onda. Ho grande stima per tutti i Big, ma voglio fare un grande in bocca al lupo anche alle Nuove proposte.”
Quindi non è fondamentale vincere?
“No, anzi. Nel 1985 mio marito Eros cantò per la prima volta al Festival tra i Big 'Una storia importante'. La canzone arrivò sesta, ma in Francia la notarono e la portarono in tutto il mondo. La canzone è praticamente esplosa, eppure in Italia era arrivata 'solo'sesta. Mi viene in mente un altro aneddoto: nel 2010 Eros si esibì in concerto a Cartagine, e in quell'occasione 6000 arabi cantarono una storia importante come fossero italiani. Ricordo che lui si fermò per l'emozione: è uno dei ricordi più commoventi in assoluto.”
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