"Atlantico" è il nuovo universo di Marco Mengoni. Non è solo un album, in uscita domani anche in lingua spagnola, ma è anche il resoconto di un viaggio, il racconto di un'esperienza e il fulcro di un festival di 3 giorni dedicato all'arte e alla musica.

“Mi sto ancora svegliando, abbiamo fatto un po’ tardi ieri sera”, dice Marco davanti ai giornalisti accorsi alla Torre Velasca di Milano. Il cantante si riferisce allo show della notte prima alla Stazione Centrale.

"Volevo ripartire da una stazione. Due anni e mezzo fa mi sono allontanato dal mio ultimo progetto. Ero scarico, avevo desiderio e necessità di nuovi input. Ho fatto le valigie e sono partito. Ho sorvolato il secondo oceano più grande al mondo, ecco perché questo titolo. Sono partito dall'isola di Cuba, dove ho fatto parecchi autostop e mi sono fatto raccontare tanto".

La seconda tappa del viaggio di Mengoni è stata New York: "È una città piena di energia, dove ti poni tante domande e ti dai tante risposte. Mi sono sentito solo in un posto pieno di cultura e melting pot. Poi c'è stato il Portogallo con il fado di 'Amalia', gli Emirati Arabi, la Tanzania... Ho fatto scalo in tantissimi posti bagnati dall'Atlantico...".

Lentezza e condivisione sono due parole chiave di "Atlantico": "Mano a mano che si cresce, si capisce che tante cose te le sei perse. È da qui che nascono pezzi come 'Voglio', una parola che i miei genitori non mi hanno mai insegnato. Mi sono anche sbloccato nella mia intimità artistica. L'esempio è 'Hola (I say)" con Tom Walker. Ormai siamo fratelli. Di solito sono restio nel fare i duetti, ma non in questo caso. Sto arrivando a 30 anni e l’individualismo è inutile".

I personaggi-icona di "Atlantico" sono tanti. Nella canzone "La Casa Azul" c'è una dedica d'eccezione a Frida Kahlo e un cameo di Adriano Celentano: "Sono onorato", ha dichiarato un emozionato Marco.

C'è anche Muhammad Ali che è finito nella traccia 4 dell'album: "È una figura che tutti i giovani devono andare a cercare. Non era solo un grandissimo pugile, ma un artista a tutto tondo, Ho visto tantissime sue interviste. Era un musicista, uno dei primi rapper".

"Atlantico" sarà seguito da un tour di concerti. "Ho disegnato il palco già 3 anni fa...", dice Mengoni che parla sia delle 5 date in Europa (Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid che anticiperanno una tournée europea prevista per fine 2019) sia del "Mengoni Live 2019" che vede Radio Italia in qualità di radio ufficiale. "Gli stadi? Sentivo vociferare in giro... Sono una persona razionale e cauta, faccio un passo dietro l’altro. Proseguiamo nei palazzetti, ora è più giusto per me e per l’anima di questo disco. Per gli stadi c’è tempo".

Invece non manca molto tempo a Sanremo. "Ospite al Festival? Perché no?". Il viaggio di Marco Mengoni è appena iniziato...