Marco Masini: “Mi piace Coez. Magari scriveremo qualcosa insieme” Il Confronto: “Sentivo il bisogno di confessarmi un po’” 08-02-2020
Marco Masini, in gara a Sanremo con Il Confronto, fa un bilancio di questo Festival, parla del suo incontro con Coez e del suo nuovo disco in diretta su Radio Italia con Daniela Cappelletti e Simone Maggio. Al Fuori Sanremo Reward intesa sanpaolo l’artista parla anche del potenziale del giovani e dei suoi 30 anni di carriera.
Qual è il bilancio di questo Sanremo? “È un bilancio positivo per tutti, indipendentemente dalla riuscita della manifestazione e dai numeri. Per me è positivo perché compio 30 anni di carriera. Il Festival di Sanremo 1990 era a fine febbraio, però è bello festeggiare da dove sono partito, nello stesso posto, anche se quell’anno il Festival era al Palafiori. È bello festeggiare con tanti artisti che hanno duettato con me nel disco”.
Sanremo a volte rappresenta un punto di partenza o di arrivo. Per te che cosa inizia dopo il Festival? “Io credo che inizi sempre da domani la vita per tutti. Alzarsi il giorno dopo e avere un progetto e dei sogni penso che sia l’unica maniera per vivere. Le cose che ti succedono sono tante, ma quando decidi di vivere devi metterti in discussione e imparare dagli altri”.
Hai detto che dai giovani c’è solo da imparare. “È un dare e avere. Chi ha esperienza può insegnare i trucchi del mestiere che possono salvare un giovane, mentre il giovane ti salva con l’incoscienza e la spregiudicatezza che chi ha qualche anno di più ha perso”.
Ma con chi tra i giovani collaboreresti? “Ieri mi sono incontrato con Coez mi ha confessato di essere un mio ascoltatore. Abbiamo deciso di sentirci, chissà che domani non scriveremo qualcosa insieme… Ci siamo incontrati al Jova Beach Party ma in quell’occasione ci siamo sfiorati. Per me è un artista eccezionale, può dare qualcosa di più alla musica, ha un modo di scrivere semplice ma elegante che arriva subito”.
Nel 1990 hai vinto Sanremo Giovani con Disperato. Avevi 25 anni. Che cosa diresti al ragazzo di allora? “Di continuare a fare la cose che ha fatto. Se non avesse fatto le stesse cose che ha fatto, non sarebbe qui a parlare adesso e non avrebbe stima di tanti colleghi e del pubblico che mi ha salvato nei momenti di difficoltà. Vedere tanto affetto dalla gente ti dà stimolo e responsabilità di non tradire mai nessuno”.
Perché hai scelto di portare a Sanremo Il confronto? “È un pezzo scritto l’anno scorso con Daniele Coro e Federica Camba insieme a una decina di canzoni e non tutte sono entrate nel disco. Sentivo il bisogno di confessarmi un po’. È il mio nono Sanremo e magari sarà l’ultimo. Questo per me era il momento per raccontarsi. Parto da una componente autobiografica, sono tutte cose che ho vissut, visto o che mi hanno detto. Poi si cerca l’identificazione da parte di tutti, in questo caso più da parte degli uomini”.
Parlaci un po’ del tuo disco Masini +1 30th Anniversary. “È un disco che ha un periodo di realizzazione lungo, un anno e mezzo. Nasce dalla voglia di creare un qualcosa che facesse sì che questi 30 anni rappresentassero una tappa. C’è anche un box in edizione limitata con vari oggetti che usavo negli anni 90. Avevo bisogno di condividere questo momento con tanti amici e che hanno risposto”.
Ti capita che giovani fan si avvicinino per la prima volta alla tua musica? “Sì, oggi ci sono tante possibilità di stare in comunicazione attraverso i social. Prima dovevi ascoltarti la discografia dell’artista oggi è un attimo. Sono felice che la tecnologia abbia dato possibilità alle nuove generazioni di recuperare alcuni repertori. Le generazioni si possono avvicinare piano piano anche a cose del passato”.
Da aprile sarai in tour. “Prima ci saranno i firmacopie, poi partirà il tour da Milnao e abbiamo già molte date. La gente mi vuole bene, questa è la cosa più bella del mondo. Finiremo all’Arena con molti amici artisti”.