A cinque anni dalla scomparsa di Mango, è uscito il cofanetto Tutto l’amore che conta davvero, con anche Forse che sì, forse che no, il duetto con Lucio Dalla.

Al progetto hanno partecipato in prima persona la moglie di Pino Laura Valente e i figli Filippo e Angelina.

Proprio la moglie, ospite di Radio Italia, ha spiegato nel dettaglio Tutto l’amore che conta davvero, definita il “compendio” della musica di Mango.

Laura ha anche svelato degli aneddoti sulla loro storia d'amore. “Ci siamo conosciuti nel novembre 1983. Lui era in studio per registrare Oro”, ha detto intervistata da Mauro Marino e Manola Moslehi.

(Mauro) Parliamo del cofanetto Tutto l’amore che conta davvero... (Laura Valente) “Contiene tanta sua musica. Non tutta, anche perché lui ha avuto una lunga carriera. Ha registrato 22 album. Questa opera, compendio della sua musica, è stata inventata da noi che abbiamo scelto tantissima musica. Ascoltare questi 4 album significa capire cosa Pino ha rappresentato per la musica italiana”.

(Mauro) Come hai anticipato tu, il cofanetto contiene 4 dischi... (Laura) “Sì, il primo contiene i grandi successi, le canzoni imprenscindibili, i brani che hanno costruito il suo grande successo. Il secondo contiene i brani che non sono diventati singoli, ma che sono liberi. In queste canzoni il talento di Pino spazia. Il terzo è dedicato agli incontri. Quindi ci sono dei duetti, come La stagione dell'amore con Franco Battiato, e delle cover. A lui piaceva rielaborare canzoni di altri che avrebbe voluto fare lui. Il quarto riguarda il mondo live. Lui si mangiava la scena. Vibrava sul palco e faceva vibrare il pubblico. I brani live sono di ospitate a Video Italia. Ho contattato Mario Volanti, amico di Pino, e lui si è messo completamente a disposizione. Ad agosto, abbiamo cercato tutto quello che Radio Italia aveva conservato di Mango. Grazie a Radio Italia, quindi, abbiamo realizzato il quarto disco. Ci sono canzoni chitarra e voce, piano e voce”.

(Mauro) Nell'album ci sei anche tu e i tuoi figli... (Laura) “Ho fatto un po' di cose. Cantare con lui era un'esperienza meravigliosa. Le nostre voci si sono rese conto prima di noi che eravamo innamorati. Negli anni abbiamo limitato molto le nostre collaborazioni artistiche, perché non volevamo mischiare le due cose. Ci sono stati degli episodi che porto nel cuore, anche come affetto artistico, come Dicembre degli aranci, un brano scritto da lui. Quel giorno eravamo a Lagonegro. Io ero in cucina, lui mi ha chiamata. Mi ha chiesto se volessi cantare con lui e io l'ho fatto. Quella registrazione è finita nell'album Ti amo così”.

(Manola) Sono curiosa... tra voi due, chi ha fatto il primo passo? (Laura) “Ci siamo conosciuti nel novembre 1983. Lui era in studio per registrare Oro. Avevamo lo stesso produttore discografico. Questo mi ha chiamata e mi ha chiesto di andare da loro. Sono andata, così l'ho conosciuto. Tra l'altro ho ascoltato Oro. Non avevo mai sentito una canzone del genere. Da lì, abbiamo cominciato a lavorare insieme ed è nato l'amore. Pino era un immenso artista e un immenso uomo. Pino viveva con serietà e sincerità le emozioni che viveva. Pino, quando non lavorava, era presente sia come marito sia come papà. Vivevamo una vita normale, condita dalla musica. Gli angeli non volano è nata mentre aveva Angelina in braccio e le mostrava le foto che aveva sul pianoforte. Tra queste c'era anche una foto della mamma. In quel momento, triste, ha chiesto scusa ad Angelina. Lei gli ha chiesto di giocare, ma lui le ha detto: 'Fammi vivere questo momento che poi, dopo, giochiamo e ci divertiamo ancora di più'. Lui apprezzava anche i momenti brutti. Era un grande artista che ti incantava”.

(Manola) Perché avete ultimato questo progetto a 5 anni dalla scomparsa di Mango? (Laura) “È stato casuale. Tempo biologico per parlare di lui in modo sereno”.

Tutto l’amore che conta davvero contiene anche foto inedite e un libro di 48 pagine con estratti delle agende di Mango. “Questa estate mi sono costretta ad aprirle. Ho trovato dei tesori”.