Nelle canzoni del nuovo album “Malifesto”, tra cui “Ti piaci così”, Malika Ayane canta il presente anche se è duro, sentendo la responsabilità di mamma, artista e autrice: ha Colapesce & Dimartino come co-autori e Sanremo 2021 come sogno ricorrente. “Il disco è come un aperitivo a casa tra amici. Al produttore ho suggerito una scena di un film per ogni brano”: la cantante, protagonista a RADIO ITALIA LIVE anche con i brani inediti, si è raccontata così su Zoom in conferenza stampa.

MALIFESTO. Esce il 26 marzo ed è il suo primo album realizzato completamente in Italia dopo le esperienze a Berlino: “E' il mio terzo album sul tema del presente dopo Naif e Domino: dal primo ha preso la vita, dal secondo l'osservazione; così queste 10 canzoni raccontano che è possibile un presente in cui si vive e si osserva, nonostante questo nostro 'presente' sia così duro”. Il disco è frutto di una pluralità di scrittura, per raccontare più punti di vista sullo stesso tema, con co-autori come Colapesce & Dimartino, l'immancabile Pacifico e Leo Pari: “Sono noiosa, provino le canzoni pianoforte e voce per poi uniformarle. Colapesce e Dimartino me ne hanno mandate due: uno lo adoravo ma era incantabile per me, mentre 'Telefonami' era perfetto per scrittura e musica, pop ma non troppo pop. Con Dimartino avevo già lavorato... Con Leo Pari ho scritto 'Come sarà': tratta di noi esseri umani di fronte all'incertezza”.

Come si spiega il titolo? “All'interno di ogni istante manifestiamo emozioni, quindi qui Malika manifesta emozioni: è il Malifesto. Mi piace molto giocare con le parole. Sui titoli delle canzoni sono un disastro ma per i dischi sono brava, anzi sono a disposizione per i titoli degli album degli altri artisti!”.

La produzione prende ispirazione dal mondo francese con pochi suoni e caldi: “Non ci sono regole per cui un disco abbia successo, quindi conviene fare al massimo qualcosa che ti piace e di cui non ti pentirai. Questo vale anche nella vita, in realtà. Se suonerà troppo sofisticato... pazienza! Cercare di inseguire l'attualità è l'anti-musica: meglio essere onesti e se stessi, la gente si fiderà. Volevo un disco che potesse essere ascoltato sia in appartamento sia in auto, che potesse sia accogliere sia incalzare, senza essere limitato al giorno, alla notte o a un determinato contesto della giornata. Gli archi filtrati fanno emergere una malinconia rassicurante. Prima abbiamo registrato tutte le canzoni solo con il pianoforte, ma lo strumento principale è il basso suonato con il plettro. Immaginate un aperitivo con tanta gente nella propria casa. Averlo registrato a gennaio ha aiutato perché il mondo in quel mese sembra fermarsi”.

Il viaggio di Malika Ayane parte da “Peccato Originale”, l’amore irrazionale, e prosegue con “Ti piaci così”, brano sul riconoscersi e celebrarsi per essere al mondo. Da “Telefonami”, il sapore malinconico di un amore appeso nonostante il tempo e la distanza, la tracklist continua con il racconto della maturità in “Come sarà” e la celebrazione dell’agire nonostante le avversità in “Per chi ha paura del buio”. Sesto brano del disco è “Mezzanotte” a cui seguono il bisogno di vivere senza sovrastrutture descritto in “A mani nude”, la necessità di splendere raccontata in “Brilla”, il bisogno di sciogliere le catene in “Formidabile” e, infine, la consapevolezza di esserci raccontata in “Senza Arrossire”.

SANREMO E CONCERTI. “'Ti piaci così' aveva bisogno di un ampissimo respiro, sono molto contenta di averla portata al Festival” svela Malika, che continua a “vivere” quest'ultima edizione della kermesse: “Stanotte ho sognato che non trovato i vestiti e dovevo andare a teatro, ero terrorizzata. L'esperienza del festival verrà razionalizzata con un po' di calma...”.

Come vedi i concerti e la musica? “Spero che si possa tornare a fare i concerti presto. Occorre dare la precedenza alla sicurezza: il patentino e i certificati vaccinali possono essere una soluzione. C'è un mondo di artisti musicali che ha un mercato piccolo ma in tutto il mondo, per gli appassionati di un preciso genere, quindi rappresentano comunque tante persone in ogni angolo del pianeta, dal metal alla techno. Quando torneranno i festival, ce ne accorgeremo”.

MAMMA MALIKA. Come sta vivendo questo periodo, anche come madre di Mia? “Ogni giorno attraverso tantissimi stati d'animo diversi, la notte mi sveglio continuamente. Ho notato che nelle farmacie sono tornate in pole position valeriane e rimedi per i disturbi del sonno... Passo per momenti di sconforto: dopo l'uscita del disco tornerò alla solita incertezza. A volte mi sento fragilissima e piccolissima, però ho una responsabilità verso mia figlia, la mia famiglia e le persone che mi vedono. Sono ottimista per natura, ma devo cercare sia di dare messaggi di fiducia sia di essere un esempio costruttivo, anche se attraverso momenti difficili”.

“Ho una figlia molto diversa da me”, continua l'artista, “Mi fa sorridere amaramente il fatto che sia entrata nella fase in cui si inizia ad esplorare la propria insofferenza, il proprio malessere. Li vedo anche dai suoi ascolti: Iggy Pop, gli Smiths... Purtroppo non ha la possibilità di fare i disastri tipici dei 15 anni, anche solo stare a parlare tutto il giorno al parco, le prime esperienze e stupidaggini, provare a fumare e bere... Questa generazione non ha la possibilità di sbagliare”.

 

 

 

 

 

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MALIKA IERI, OGGI, DOMANI. “La Malika di ieri è fondamentale per la Malika di oggi”, racconta la cantante, “Bisogna essere diversamente gli stessi: abbiamo caratteristiche diverse che cambiano nel tempo. Siamo un sacco di Malike qua dentro e per fortuna andiamo quasi sempre d'accordo... Ogni volta che preparo un disco, do al produttore delle immagini: in questo caso avevo preparato una selezione di film, a partire dalle pellicole francesi anni 60 come 'La collezionista' con la sua malinconia rarefatta. Ho messo insieme una scena per ogni brano”.

“Negli ultimi anni”, racconta la cantante, “Stavo diventando troppo scientifica nella ricerca dei suoni e nell'approccio ai miei album. 'Domino' addirittura sembra chimica. Ora ho guadagnato consapevolezza e la riscoperta dell'essenzialità. Mi sono ricordata che quando ero ragazza, per catturare chi mi ascoltava, dovevo usare questa magia e la mia voce. Ho perso qualche paranoia di troppo, finalmente. Attingere energia positiva è un lavoro che si impara a fare nel tempo, senza diventare giulivi o candidi. Se sommi dolori e delusioni che hai provato, ti accorgi che non serve a niente a crogiolarsi nei dispiaceri, meglio concentrarsi sul bilancio positivo: se a Milano c'è il cielo azzurro, metto scarpe comode e vado a camminare. Scelte positive portano a reazioni positive: bisogna contagiarsi, come risate e sbadigli”.

Cosa direbbe da rossonera a Gigio Donnarumma per tenerlo al Milan? “Telefonami...”, citando una delle canzoni dell'album, “Gli direi di restare, tipo: ti prego, aspetta ancora 5 minuti prima di andare via... e intanto sbarrerei le porte. A parte gli scherzi, le persone vanno lasciate libere di fare scelte di coscienza”. Qual è il rapporto con la sua voce? “Nascere con un timbro particolare dipende dalla natura e dalla fortuna ma bisogna imparare ad usarla dal punto di vista tecnico e occorre riuscire a trasformarla in suono. Sono stata molto fortunata ma non smetto mai di lavorare per cercare di usare questo dono nel migliore dei modi”. Domani sera Malika sarà protagonista a RADIO ITALIA LIVE, presentando in anteprima dal vivo le canzoni del nuovo album "Malifesto" proprio nel giorno dell'uscita.