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Madame, il primo disco dopo Sanremo: “La libertà è la mia ambizione” In diretta su Radio Italia, ricorda gli inizi, fa un bilancio del Festival e parla di... Ronaldo 19-03-2021

A poche settimane dal debutto al Festival di Sanremo con il brano “Voce”, Madame fa il suo debutto anche nella discografia italiana. Esce oggi (venerdì 19 marzo), infatti, il primo album della sua carriera, che si chiama proprio “Madame” come lei. La giovane artista 19enne ne parla in diretta su Radio Italia, nel Reward Music Place, insieme ai nostri Mauro Marino e Manola Moslehi: dai brani e dai featuring contenuti nel disco alla sensazione di cantare in un Teatro Ariston vuoto, fino a quel giorno in cui Cristiano Ronaldo ha condiviso sui social un suo pezzo. Eppure, dal futuro, Madame non si aspetta... niente.

Oggi è una giornata importante per te!
Il disco non è più mio, ma è di tutti. È sempre un po’ strano, ma in fin dei conti sono contenta.

È il tuo primo disco e raccoglie tanti brani.
Alcuni non sono inediti, però sono 16 in tutto.

Perché lo hai chiamato “Madame”?
Madame è un po’ il grillo parlante, è come se fosse qualcuno che esce da me e mi guarda da fuori. Tutto il disco è stato scritto con questa logica: una me che guarda tutto da fuori e narra, racconta e giudica. All’inizio questo album doveva chiamarsi ‘Voce’, ma mi sembrava un titolo troppo pretenzioso. Quindi l’ho chiamato come questa figura che fa parte di me e mi permette di esprimermi liberamente.

Hai sempre delle opinioni molto chiare e decise, senza filtri. È un tuo punto di forza o potrebbe diventare il contrario in futuro?
A lungo andare, non lo so dire. Io ho le mie convinzioni che esprimo in maniera convinta e chiara; poi le idee possono cambiare, non la penserò così per sempre, molte cose cambieranno. Però è il mio modo di fare, esprimermi senza giri di parole. Nella musica ne faccio, ma nella vita meno.

Sei una delle artiste più libere in assoluto nel panorama musicale italiano: ogni tuo brano è differente.
La libertà è sempre stata una mia grandissima ambizione. Lo continuerà ad essere e fa parte di me, anche se essere chiari e schietti è un’arma a doppio taglio.

Oggi puoi fare un bilancio del Festival di Sanremo, dopo esser salita su quel palco a 19 anni e in questa situazione?
L’assenza del pubblico, per me che non sono abituata ai grandi live, è stato quasi un bene. Io volevo semplicemente divertirmi tanto e l’ho fatto. Non c’è stata una volta in cui, anche fuori dall’esibizione, io abbia litigato o avuto dissapori con qualcuno. I miei collaboratori e i miei familiari mi hanno supportato e sono stata molto contenta. L’ultima sera è stata brutta perché avrei voluto continuare: è stata un’esperienza veramente fantastica.


Quando hai iniziato a fare musica?
A 14 anni, e la mia prima pubblicazione è stata tra il 2017 e il 2018... praticamente l’altrieri!

Cosa ti aspetti dal tuo futuro artistico?
Niente. Non ho aspettative. Vivo così, con molta speranza, ma senza aspettative: l’aspettativa per me è una delusione preventiva.

Tu sei anche una ex pallavolista...
Ho fatto 9 anni di pallavolo. Mi sa che non entro in una palestra da un bel po’, almeno due anni e mezzo. Ero abituata ad allenarmi 3 o 4 volte alla settimana: adesso ho abbandonato quel mondo e gioco altre partite.

La consapevolezza del tuo corpo, con look mirati e particolari, arriva anche dallo sport?
Sicuramente. Ho avuto la fortuna di iniziare a fare sport da piccola, sono sempre stata brava. Questo ti dà consapevolezza del corpo e ti aiuta a capire i tuoi limiti e i tuoi punti forti. La coordinazione è fondamentale sul palco, è un sport anche quello. Le lezioni di canto, quando mi preparavo a Sanremo, erano praticamente degli allenamenti sportivi per le corde vocali e per il corpo.

Nel tuo primo album “Madame”, ci sono 9 featuring. Come nascono queste collaborazioni?
Parto parlando dei Pinguini Tattici Nucleari, perché con loro la canzone è nata in studio da zero. Siamo partiti da una mia idea di raccontare una ‘storiella’ d’amore tragicomica: è stata la collaborazione più sentita a livello umano, perché eravamo lì insieme. Le altre le ho fatte tutte a distanza e sono nate sempre partendo da una mia canzone: poi pensavo a chi chiamare, in base alla canzone e non all’artista.

Anche al di fuori del disco, hai già duettato e collaborato con tantissima gente.
In una fase preliminare della carriera, penso sia bello collaborare con artisti e produttori diversi, perché è un po’ un parco giochi.

È vero che butti già i testi delle tue canzoni in pochissimo tempo?
Dipende... Sono flussi di coscienza di ‘questa Madame’ che scrive. Quasi non mi rendo conto che sto scrivendo mentre lo faccio, sono completamente assente.

Cristiano Ronaldo sui social ha anche ripreso la tua “Sciccherie”, contribuendo a rendere famoso quel brano così particolare e poco accessibile. Come hai reagito?
La mia reazione è stata molto positiva, anche se l’ho vissuta un po’ male in quel periodo perché sono molto meritocratica: ‘Sciccherie’ aveva già milioni di ascolti e molti hanno attribuito il suo successo a Ronaldo e non alla canzone. Ora che è passato un po’ di tempo, posso solo essere contentissima di questa cosa e pensare a come i pezzi arrivino alle persone dal nulla. Anche un cardinale ha citato ‘Voce’ su Twitter!

Autore:
Andrea Basso
19-03-2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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