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L’Aura: l’in bocca al lupo di Laura Pausini e il sogno di scrivere per lei Svela il primo live con “La sirenetta” e la teoria sul suo segno zodiacale 25-09-2017

L’Aura, per il nuovo album “Il contrario dell’amore”, ha ricevuto un augurio speciale da un’amica, Laura Pausini, per la quale ha scritto un brano, avverando un sogno. La cantante racconta il disco, il singolo “La meccanica del cuore”, la sua “scrittura esagerata”, il suo lato oscuro, il primo live con “La sirenetta” e una teoria sul suo segno zodiacale, il Leone.

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LA SCRITTURA BILINGUE. Anche in questo lavoro L’Aura Abela ha composto canzoni sia in italiano sia in inglese: “Non c’è una regola, sono una sorta di ragazza bilingue, un po’ come un’immigrata. Per me, nella mia solitudine, mi viene da scrivere un po’ in italiano e un po’ in inglese, perché l’ho macinato tanto quando ero piccola e ho vissuto in America in un’età in cui sei una spugna”.

L’IMPORTANTE E’ ESAGERARE. Il nuovo album dell’artista bresciana è un vero e proprio racconto-melodramma, in cui lei ha potuto liberare la sua scrittura “esagerata”: “In questo disco mi sono riappacificata con la mia italianità totale: per quanto io componga anche in inglese, rimango sempre italiana. La melodia che scrivo, anche se cantata in inglese, è profondamente italiana: in America infatti mi dicevano che aggiungevo questa particolarità alla loro lingua, con arie provenienti dalle nostra musica classica. La mia scrittura è melodrammatica perché noi lo siamo di indole: il melodramma e l’opera li abbiamo inventati noi”.

IL LATO OSCURO. L’Aura è attratta dalle ombre, forse più che dalle luci, e ne “La meccanica del cuore” canta “Quando piove sono più sincera, se c’è il sole sono guai”: “Sono un po’ pazza e sono del Leone, un segno molto solare. Secondo me, i segni di fuoco vengono alimentati dal Sole che, a sua volta, alimenta il fuoco che diventa una roba bestiale; quindi la pioggia ci ammorbidisce un po’…”.

LA SIRENETTA. Eppure la passione della cantante per la musica è nata grazie al famoso cartone animato: “Sono la persona dei contrasti. Tutto il nuovo album è giocato sulla dualità, sul bianco e nero, sullo spento e acceso. Sono una fan sfegatata di Disney e musical, cose super melense e strappalacrime. Da piccola ascoltavo le Spice Girls e gli Iron Maiden: le due cose possono coesistere, dipende dal momento. La Sirenetta fu la mia prima canzone in pubblico, di cui esiste una registrazione ‘nera’: ero talmente timida che avevo chiesto di spegnere le luci perché mi vergognavo di cantare davanti a tutti, avevo dieci anni, ero piccolina. Da lì ho capito che c’era qualcosa di speciale nella mia voce, perché non era possibile un applauso così: stavamo facendo solo un gioco, tipo la Corrida, e tutti facevano i loro numeri; il pubblico è impazzito per me ma io non avevo idea, cantavo solo per i miei genitori. Così ho pensato di coltivare l’idea del canto, perché suonavo, però non avevo ancora mai pensato di cantare”.

LAURA PAUSINI. “Il contrario dell’amore” segna il ritorno di L’Aura sulle scene ma in questi sei anni non è rimasta ferma. Ad esempio, assieme al marito e musicista Simone Bertolotti, ha scritto il brano “Lo sapevi prima tu” per Laura Pausini che lo ha inserito nell’ultimo disco “Simili”: “Ho collaborato con lei ma anche con Niccolò Agliardi alla colonna sonora di ‘Braccialetti rossi’. Lavorare con Laura è stata la celebrazione totale di un mio sogno: ho sempre desiderato scrivere per altri artisti. Sentire cantare il proprio brano da una voce così è un’emozione che non si può descrivere: quando mi è arrivato il suo provino sono scoppiata a piangere, non pensavo di provare una sensazione così”. Per la nuova avventura non è mancato l’in bocca al lupo della Pausini: “Sì, mi ha detto: brava, così stai facendo tutto giusto… grande!”. A Radio Italia l’artista ha svelato che le piacerebbe duettare con Alessandra Amoroso.

“I’M AN ALCOHOLIC”. Nel singolo di lancio dell’album, la cantante svela che ama il tic tac degli orologi: “Il ticchettio mi tranquillizza. Da bambina avevo una sveglietta che ticchettava tutta la notte e io mi addormentavo più facilmente… Sarà perché la sento da quando sono piccola che la trovo rassicurante. È anche una questione di ritmo musicale. La canzone narra di una persona ‘fuori’ che quella sera ha un po’ esagerato e inizia a straparlare: è successo a tutti una volta nella vita, perdi il lume della ragione e cominci a parlare dei sorci verdi… è la descrizione di una serata un po’ esagerata”.

25-09-2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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