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Jovanotti: “Le spiagge del tour sono quelle in cui andavo da bambino” Corinaldo, Albenga sold out, la web radio con Radio Italia e il WWF 12-12-2018

Jovanotti lancia a Radio Italia il suo prossimo tour nelle spiagge. “Sono contento di fare questa nuova avventura con voi”, dice Lorenzo ai microfoni di Mauro & Manola dal Verti Music Place, svelando tutti i dettagli di “Jova Beach Party”, che sarà un grande villaggio ma anche una web radio, sempre con Radio Italia. Intanto Albenga è già sold out.

In avvio, Jovanotti parla della tragedia alla discoteca di Corinaldo: È difficile formulare un pensiero. Nelle ore successive, c'era solo lo sgomento. Penso di aver provato quello che hanno provato tutti. Forse in maniera più coinvolta, perché vivo nei locali da quando ho 16 anni. L'unica cosa che mi viene da dire è che esistono molte leggi che regolano la vita notturna: bisogna applicarle per ridurre al massimo la possibilità che si verifichino incidenti. Penso tutti i giorni alla tragedia di Corinaldo, soprattutto perché qualche anno fa a Trieste stavano montando la struttura locale che avrebbe ospitato il mio palco. Avvenne un incidente con dei feriti e con un ragazzo morto. Da quel momento, io ci penso tutti i giorni: non c'è un concerto in cui salgo sul palco e non rivolgo il pensiero a questa cosa, che mi ha cambiato un po' la vita e l'ha cambiata anche a tutta la mia squadra di lavoro. Quando si riaprono queste ferite, seppure con dinamiche molto diverse, ci pensi sempre”.

Siamo radio ufficiale del “Jova Beach Party”, che hai definito la festa infinita. In effetti la partenza è stata col botto: hai venduto 100mila biglietti nelle prime 10 ore. Albenga è già sold out. Ti aspettavi un successo così?Un numero impressionante, non mi era mai successo in tanti anni di carriera. Abbiamo fatto un tour pazzesco nei palasport, ma vendere così tanti biglietti così velocemente... Questa idea di fare dei concerti in spiaggia è stata proprio presa bene... Quando ho finito l'ultimo tour, ho pensato: 'Il 2019 me lo faccio un po' tranquillo'. Invece vi racconto com'è andata. Un paio di mesi fa, stavo venendo qua a Milano in macchina con mia moglie Francesca per definire una serie di live negli stadi. Io però avevo questa cosa delle spiagge che mi frullava dentro da un po', ma non osavo dirla. Poi ho trovato il coraggio e al mio team ho detto: 'Io l'anno prossimo, gli stadi non li voglio fare. C'ho un'altra idea più figa e totalmente nuova'. Al posto di dirmi che ero matto, c'è stato un gasamento generale”.

Hai scelto delle spiagge popolari, alla portata di tutti.Ci abbiamo impiegato due mesi per scegliere i posti, anche quella è stata un'avventura. Mi piacciono le spiagge tipo quelle in cui andavo da bambino. Poi dopo sono diventato famoso e non ci sono più andato perché diventa un lavoro... A Ladispoli, ad esempio, ci andavo da piccolo: ho le foto. Mi spiace che non siamo riusciti a trovare un posto con le caratteristiche giuste in Sicilia”.

Insieme a Radio Italia,Jova Beach Party” diventerà una web radio con tutte le canzoni, anche straniere, del tour! Mettiamo musica di tutto il mondo, in Italia c'è musica di tutto il mondo. La stiamo preparando. Mi piacerebbe fare una radio che un po' ti mette nel mood dei concerti, avremo sorprese eccezionali ma anche musica tutta da scoprire. Il filo conduttore di tutto questo è ballare”.

Jova Beach Party” sarà un vero e proprio villaggio. Ci metteremo 3 giorni a costruirlo e 3 giorni a smontarlo. Si mangerà, si giocherà e si faranno le normali attività da spiaggia, come lo zumba. Verso le 16 inizierà la musica, con due palchi. Costruirò la cosa a cui vorrei partecipare io, se fossi una persona del pubblico. Ogni sera sarà diversa e io farò uno show diverso. Ci sarà la band e la console, dove metterò i dischi”.

Sta andando benissimo anche “Oh, Live!”, un box che contiene “Oh, Vita!” e il DVD del concerto. Non ci sono inediti perché già così era “tanta roba”?Non ci sono inediti perché questo disco, per me almeno, è perfetto. Non si può allungare aggiungendo qualcosa. È come se a un film gli cambiassi il finale. C'è tempo per fare un sacco di canzoni nuove in futuro”.

C'è questa collaborazione importante con il WWF per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inquinamento delle spiagge e dei mari. Com'è nata?Se non ci fosse stato il WWF, probabilmente non saremmo neanche partiti con questo progetto. A me serviva la garanzia di avere nella mia squadra un organismo così. È impensabile un presente e un futuro senza una compatibilità ecologica. Le spiagge sono i luoghi più magici e più fragili. Vogliamo lasciare la spiaggia dove suoniamo meglio di come l'abbiamo trovata. Noi non portiamo in giro solo un'idea di spettacolo, portiamo in giro un'idea di mondo”.


Autore:
Andrea Daz
12-12-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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