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Jovanotti chiuderà il tour Lorenzo Live 2018 a Milano con una super festa Dopo i primi 12 sold out, lo show tornerà al Forum di Assago il 3-4 luglio 17-04-2018

Il tour Lorenzo Live 2018 di Jovanotti finirà a Milano con una grande festa. Dopo il concerto di Bologna saltato per edema alle corde vocali, la tournée ripartirà da Roma il 19 aprile e tornerà al Mediolanum Forum di Assago il 3 e 4 luglio dopo i primi 12 sold out della tournée.

In seguito a 32 concerti gremiti, lo show che ha già conquistato Milano (12 serate), Rimini (3 serate), Firenze (9 repliche), Torino (5 repliche) e Bologna (3 repliche), arriva nella Capitale per 10 nuove date: ad aprile il 19 e 20, 22 e 23, 25 e 26, 28 e 29 e l’1 e il 2 maggio. La seconda parte del tour 2018 riapre i battenti al Palalottomatica e Trident Music, la società che da oltre 30 anni produce gli show di Jovanotti, annuncia una super festa finale.

Lorenzo Live 2018, con Radio Italia come Radio Ufficiale, tornerà infatti al Forum di Assago per due serate conclusive il 3 e il 4 luglio, battendo se stesso con il record assoluto di 14 repliche totali nel capoluogo lombardo e chiudendo la tournée da dov'era iniziata e da dove trent’anni fa è partita la sua carriera.

Sto recuperando! Ho avuto un piccolo edema alle corde vocali e mi sto sottoponendo a tre giorni di silenzio totale. Ma sto recuperando e giovedì debuttiamo a Roma!”, ha commentato Lorenzo a margine dello spostamento della data prevista per il 16 sera all’Unipol Arena di Bologna e slittata al 4 maggio. “Il nuovo show è una festa, una dichiarazione d’amore, una celebrazione della vita, della fantasia, della forza dell’immaginazione, dell’apertura, dell’incontro, della libertà. Sono contento di arrivare a Roma!”, ha dichiarato l’artista.

LO SHOW. La tournée infatti è una grande festa: è il più incredibile di tutti i concerti di Lorenzo, ha già entusiasmato oltre 300 mila persone e ha già totalizzato 44 serate sold out. Lo spettacolo comincia appena si entra nel palasport: 13 grandi lampadari trasformano lo spazio in un vero e proprio salone delle feste mentre le note dell’Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini accompagnano il pubblico a prendere posto.

Mi rendo conto di essere nel cuore di un tour incredibile, ogni sera spremiamo il palasport come un arancia e ci beviamo il succo tutti insieme. Io un’atmosfera così non l’ho mai vissuta in nessun concerto a cui sono stato, sia sul palco che come spettatore”, ha svelato Jova, ritratto live nella foto in alto da Michele Maikid Lugaresi.

Il concerto si apre con un’opera realizzata da Manuele Fior, uno dei fumettisti italiani più apprezzati del mondo, al debutto nel mondo dell’animazione che, per la prima volta, collabora ad uno spettacolo. Partendo dall’idea di Lorenzo ha infatti scritto e realizzato un cartone introduttivo con protagonista il “Jova/Don Chisciotte”. Tre minuti di immagini travolgenti che introducono l’adattamento teatrale di Corrado D’Elia recitato in spagnolo dalla magica voce di Miguel Bosè.

LE CANZONI. “Il cuore di tutto è la musica naturalmente, le mie canzoni in questa sequenza pensata come un unico flusso in tre atti (più i bis)”, ha raccontato il cantante, “Non ho mai avuto una band in stato di grazia come stavolta, con una grande nuova sezione fiati e i miei musicisti, collaboratori di sempre, ancora più a fuoco. Chiedo molto alla mia band perché in questo concerto le atmosfere cambiano di continuo e per un musicista si tratta di spingere sempre al massimo e sempre in modo diverso. La spina dorsale dello show è la musica e il viaggio di passare dalle atmosfere acustiche all’hip hop al dancehall alla disco al rock’n’roll senza fermarsi mai. Rispetto ai miei show degli ultimi dieci anni qui c’è un cambio di direzione verso un’idea più decostruita del concerto, più libera da qualsiasi schema, è un tour all’insegna della mia idea di rock’n’roll show”.

Si parte con Ti porto via con me, il brano che chiudeva Lorenzo nei Palasport 2015 e che stavolta apre lo show più tirato e avventuroso che Lorenzo abbia mai pensato. Le canzoni, il secondo brano tratto da Oh, vita!, l’album prodotto per Universal da Rick Rubin uscito lo scorso primo dicembre, questa settimana è al primo posto nella classifica dei brani più suonati in radio ed è anche il secondo brano dello show.

La scaletta è serratissima: si balla dall’inizio alla fine! Trenta canzoni, scenografie, luci e sorprese pensate ad hoc per ognuna delle hit della scaletta, con al centro un momento dj set di Lorenzo in console che ne raggruppa un’altra decina che cambiano ogni sera. Da L’ombelico del mondo, con i ballerini gonfiabili colorati in mezzo alla gente, a Ciao mamma, passando per Sbam! Fame; da L’estate addosso a Safari, da Tutto l’amore che ho a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang è una sequenza di singoli da lasciare senza fiato. Una breve parentesi con Mi fido di te, Sbagliato, Baciami ancora e Chiaro di luna rappresenta la parte più acustica dello show, che si chiude con Viva la libertà, tratta dall’ultimo disco, che ha già superato le 130 mila copie. Un mantra, quasi una canzone per bambini, che resta nelle orecchie e accompagna il pubblico alla fine della festa.

I NUMERI. Lorenzo live 2018, prodotto da Trident Music, vuol dire 120 persone in tour e 15 bilici che viaggeranno fino a luglio. In scena uno schermo realizzato custom 24x8 metri, che si apre in 4 sezioni. Il palco 20 x 12 metri si allunga in mezzo al salone delle feste per 17 metri per raggiungere un secondo palco di 20 metri anch’esso costruito appositamente per lo show che su Fame, il brano che chiude l'album Oh, vita!, si alza a 4 metri di altezza come un grande ponte sospeso verso un terzo palco custom, mondo del DJ set. Dopo un mix tiratissimo, la piattaforma scende mentre il “maestro” Jovanotti dirige il pubblico che diventa coro del Libiam ne’ lieti calici, l’aria più famosa della Traviata cantata da Luciano Pavarotti.

I 13 lampadari, ideati da Jova, immortalati su Instagram dalla moglie Francesca Valiani e realizzati per Claudio Santucci di Giò Forma da Zime Carpenteria hanno 370 cm di diametro, 200 mt lineari di pendagli di vetro cristallo e 120 macchine laser e ospitano 312 lampadine che, insieme ai 400 corpi illuminanti e ai vari laser in quota, su tutto il perimetro, costituiscono il parco luci di Lorenzo Live 2018, magistralmente orchestrate da Paul Normandale, light designer tra gli altri di Coldplay, Björk, James Blunt, Shakira, Kings of Lion, Massive Attack.

Il lavoro fatto sulle luci da Paul è meraviglioso”, ha aggiunto Jovanotti, “E funziona insieme ai visual in modo assolutamente complementare. Il progetto visual di questo tour è nuovo, tutto sempre in funzione dell’emozione pura per far vivere una vera esperienza fisica a chi sta nel palasport. Non è un concerto a cui si assiste, è un concerto da vivere dal di dentro, in modo immersivo e totale, a partire dall’ingresso nel palasport, l’atmosfera è già lì ad accogliere chi arriverà, nella musica in diffusione selezionata apposta, nella presenza folle del ‘Mago Lorè’, con i grandi lampadari già accesi”.

 

#lorenzo2018 @lorenzojova

Un post condiviso da Francesca Valiani - (@fravaliani) in data: Apr 13, 2018 at 1:31 PDT

VISUAL E ABITI. da sempre accompagnano con immagini esclusive ogni singola canzone degli spettacoli di Lorenzo. Sono realizzati in collaborazione con Carlo Zoratti e con l’amico e storico collaboratore Sergio Pappalettera (i due firmano con Jova la direzione artistica del tour) e la sua Studio Prodesign. In Lorenzo Live 2018 convivono immagini astratte, surreali, animazioni esclusive, spezzoni di film e camei come quelli che accompagnano Penso positivo (per la prima volta dal 1994 viene suonata in versione fedelissima alla registrazione originale dell’album) dove i giornalisti Cristina Bianchino, Alberto Bilà, Emma D’Aquino, Monica Gasparini, Piergiorgio Giacovazzo, Alberto Matano, Maria Concetta Mattei, Guido Meda, Manuela Moreno, Pierluigi Pardo e Alessio Viola hanno prestato la loro immagine per la lettura di “un’edizione speciale”. Tra le curiosità le immagini de Gli immortali vedono Lorenzo in uno storico costume originale che fu del Don Chisciotte di Vittorio Gassman.

Quest’anno vi abbiamo messo in piedi un circo coi fiocchi, un mio amico mi ha detto 'oh...sto spettacolo è un veglione!', ecco, ho pensato, in effetti è un po’ un veglione, è quello che volevo, un veglione di questo millennio, in cui decidiamo che non ci servono le feste comandate per celebrare un passaggio, possiamo decidere che un giovedi sera di aprile a Roma è un personalissimo capodanno per chi è nel palasport. Vi piace così? A me sì”, ha dichiarato il cantante.

In questo spettacolo non ci sono veri costumi di scena. Jovanotti con Nicolò Cerioni, suo storico collaboratore, ha infatti scelto di indossare un intero guardaroba di abiti alternandoli sera per sera, capi unici e contemporanei e ogni sera diversi. Nati dall’intesa e dall’amicizia tra Lorenzo e Pierpaolo Piccioli, il Direttore Creativo della Maison Valentino ha creato una serie di capi esclusivi per il tour. Gucci invece ha reso disponibili per lo show dei capi unici indossati esclusivamente da Lorenzo.

FUORI PALCO. Lo spettacolo continua prima, durante e dopo. Il Mago Lorè (realizzato custom dai mitici americani che fanno il Mago Zoltar) al banco merchandising è presente in versione oracolo e nel parterre ogni sera sarà possibile farsi una foto ricordo della serata…con un Jova! I fan potranno, infatti, farsi scattare delle fotografie e riceverne immediatamente una copia stampata. Inoltre potranno realizzare il proprio scatto insieme a Lorenzo attraverso la tecnica del photo stitch, affiancando la propria immagine “live” a quella virtuale dell’artista, per avere un ricordo unico del concerto.


Autore:
Francesco Carrubba
17-04-2018 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PHOTOGALLERY

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