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Jovanotti presenta “Oh, vita!”, l'album più italiano che abbia mai prodotto Radio Italia lo accompagnerà in tour 30-11-2017

Oggi (giovedì 30 novembre) Jovanotti ha presentato “Oh, vita!”, il suo nuovo e attesissimo album di inediti che domani (venerdì 1 dicembre) uscirà “dappertutto”. 

Radio Italia era presente in qualità di radio ufficiale di “Lorenzo Live 2018”, il tour nei palazzetti che prenderà il via a febbraio.

Jova, visibilmente emozionato ed entusiasta, ha fatto il suo ingresso cantando il ritornello del singolo apripista “Oh, vita!”: “Come posso io non celebrarti vita/ oh vita/ oh vita”. 

La sua emozione è stata confermata anche da lui stesso: “Ieri ho mandato un messaggio a Rick Rubin. Gli ho scritto che ero emozionato e impaurito. Lui mi ha risposto 'Il lavoro grosso lo hai già fatto. Ora devi solo difenderlo, portarlo in giro, farlo ascoltare'”. 

Oh, vita!” è il 14esimo disco di inediti di Jova che uscirà a 30 anni di distanza dall'esordiente “Jovanotti For President”. 

È stato scritto da Lorenzo, prodotto da Rick Rubin (“Una grande avventura”; “Mi sono affidato completamente a lui”), fatto ascoltare anche alla moglie Francesca e alla figlia Teresa e registrato tra Cortona, Firenze e Malibù. “È stato fatto in tempi brevi, ma è stato ideato in tempi lunghissimi. Per me, i dischi si costruiscono come se fossero dei gesti”. 

È un'opera unica, una nuova frontiera per lui. “Mi sono messo in gioco. È stata l'occasione di dimostrare a me stesso e al mondo di essere all'altezza della situazione. La stessa cosa è successa 30 anni fa”. È un pezzo di vita. “Sono felice di questo disco. Non mi aspetto nulla. Qualcuno lo troverà bellissimo, ad altri non piacerà. Questo disco però non è discutibile, così come la vita”. “È il più italiano che abbia mai fatto nella mia vita, nonostante sia stato prodotto da Rick Rubin”. 

Oh, vita!” ha due anime, quella cantautorale e quella hip pop. “All'inizio Rick Rubin era più propenso a spingermi verso il cantautorale. Quando abbiamo iniziato la produzione, abbiamo iniziato proprio da questi pezzi. Poi però, vista la mia irrequietezza, mi ha chiesto di spingermi verso l'altro lato. Mi ha detto che era il disco più vario che aveva mai prodotto nella sua vita”. 

Il disco non ha un aspetto centrale, non ha il pop elettronico. “C'è solo una parte cantatutoriale e una parte hip pop 'da far saltare la gente'”. Al centro ha però una parola, Libertà. “Ogni generazione ha il compito di dare significati diversi a parole importanti come Libertà. Parole che si sgonfiano. Ogni generazione ha il compito di soffiarci dentro”. 

Intorno a “Oh, vita!” c'è un vero e proprio “club”. C'è “un libro, una rivista, un almanacco”, c'è “SBAM!”. Metà è un racconto di Jova, una sorta di suo diario di viaggio, di navigazione. L'altra metà è un 'viaggio letterario' di scrittori come Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello 2017, e Davide Toffolo, frontman dei Tre allegri ragazzi morti. “C'è della poesia e anche un reportage”. Su idea di Jova, questo reportage è stato realizzato da Federico Taddia sulla musica ascoltata dai giovani migranti che vengono in Italia. “Io ho fatto il direttore di SBAM!”. Sul retro dell'almanacco c'è “l'unica fotografia” del suo 50esimo compleanno. “Il mio auspicio è che ci sia anche un numero 2, un numero 3... Mi piacerebbe che diventasse un periodico”.

C'è anche un temporary shop (Jova Pop Shop), nato da un'iniziativa “buttata lì” da Jova. Aprirà alla mezzanotte di oggi in piazza Gae Aulenti a Milano e rimarrà aperto per 11 giorni. “Abbiamo affittato lo spazio per 30 giorni. Quindi per gli altri 20 sarà a disposizione di coloro che vogliono organizzare una festa”, ha scherzato.

 

Infine c'è “JOVADAY”, l'evento cinematografico che porterà Lorenzo e il suo nuovo disco “Oh, vita!” al cinema. Domenica 10 dicembre nelle sale UCI arriverà “Oh, Vita! Making an album”, un documentario che racconta la nascita dell'ultimo disco di Lorenzo e che è nato su proposta di Rick Rubin. “Una settimana prima della produzione, mi ha detto che potevo portarmi qualcuno per filmare. E io ho chiamato immediatamente Michele Lugaresi”. “È molto crudo. Tutta la musica che si sente è d'ambiente”.

Oh, vita!” verrà presentato live per la prima volta in “Lorenzo Live 2018”. “Sono due settimane che proviamo”. La scaletta sarà composta soprattutto da pezzi di repertoriorinfrescato”. “Dopo due giorni di prove abbiamo capito che bisognava intervenire anche sui vecchi pezzi. Questo mi ha costretto a rendere i pezzi più Rock'n'Roll, più informali e, quindi, con meno basso, meno chitarra”. “Il mio pubblico viene per una grande festa”.

Durante la conferenza, Jova ha anche svelato qualche aneddoto legato alla sua infanzia. Il video del singolo apripista “Oh, vita!” è stato girato nella quartiere romano di Porta Cavalleggeri, dove è cresciuto. “Mi mancano i miei. Lì non ho più nulla. Per il video volevo tornare dove tutto è cominciato, per poi ripartire”. La clip mostra quello che Jovanotti da piccolo vedeva dalla sua finestra: la cupola di San Pietro. “A 8 anni volevo diventare Papa, ma non me l'hanno fatto fare”, ha detto sorridendo.


Infine, incalzato dalla domanda di un giornalista, ha anche parlato di Pino Daniele e del possibile concerto in suo onore. “Se ci sarà un concerto in onore di Pino Daniele, io ci sarò”.

Con questa conferenza, Jovanotti ha presentato tutto il fantastico mondo di “Oh, vita!”.

 

Autore:
Mara Bizzoco
30-11-2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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