Jovanotti: “Negli Usa ascolto solo musica italiana" "Prisencolinensinainciusol di Celentano è il primo vero rap" 15-12-2012
Dagli Usa Jovanotti ha dichiarato: "È curioso ma da quando sono qui non faccio che ascoltare musica italiana, come non mi era mai capitato prima". Lorenzo lo ha detto a Curzio Maltese in un'intervista su "Il Venerdì di Repubblica", ricordando il live al Terminal Five in cui ha eseguito anche "Vecchio frack" di Modugno: "Mi piacerebbe poter fare un omaggio alla nostra tradizione in ogni concerto americano. Cantare una volta una canzone di Celentano, poi una di Dalla, una di De Gregori. Di sicuro ne canterò una di Nicola Piovani, che ho appena inciso per un suo disco. Senza contare geni come Enzo Jannacci o Paolo Conte. Avessi la voce, canterei pure un'aria da Verdi o Puccini. Ma per quello, grazie al cielo, ci sono i dischi di Luciano Pavarotti". E su Faber ha aggiunto: "De Andrè aveva tutto. Grande poeta, magnifico musicista e voce indimenticabile. David Byrne ha scritto che 'Creuza de Ma' è uno degli album più belli della storia. Nel mio piccolo, De Andrè è uno di quelli che mi ha spinto a migliorare. Al principio non badavo ai testi, mi piaceva fare giochi di parole su una musica. La svolta fu un seminario sul futurismo al liceo: Palazzeschi, Marinetti. Bum, bum, tarataratà. Avrei voluto scrivere testi così, non sense. O grammelot come 'Prisencolinensinainciusol' di Celentano, che poi è stato il primo vero rap della storia”.