Jovanotti e gli artisti italiani, tutti uniti contro il razzismo Lo sfogo di Lorenzo: “Il razzismo è uno schifo. È il peggio del peggio” 07-07-2016
Molti musicisti come Jovanotti, Fiorella Mannoia, Edoardo Bennato, Raf, Ermal Meta, Paola Turci e Saturnino sono intervenuti contro il razzismo, esprimendo il loro dolore per la scomparsa di Emmanuel Chidi Namdi, il 36enne nigeriano morto dopo un’aggressione a Fermo. Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ha affidato a Facebook un lungo sfogo: “Ragazzi vengo subito al punto: il razzismo è uno schifo. Il razzismo è il peggio del peggio di cui è capace l'essere umano. Fa schifo. Puzza. Il razzismo è merda, il razzismo è stupido, è pavido, il razzismo è malattia mentale, è infettivo, è pigro, è svogliato, è poco intraprendente, cerca la protezione dei propri simili perché è insulso, è ignorante, è comodo, è vigliacco”.
Jova si è rivolto anche alla politica, ai partiti e ai media: “I leader politici che legittimano i pensieri e i comportamenti razzisti si prendono una grossa responsabilità civile di fronte alla storia ma poi ognuno deve rispondere delle proprie azioni, è comodo prendersela sempre con qualcun altro. Ultra? Che significa ultrà? Perché i mezzi di informazione usano questa parola poco precisa e vagamente assolutoria, come se fosse una cosa da ragazzi un po' agitati ? Come se ci fosse di mezzo il tifo calcistico, ma che c'entra?”.
Oltre a postare la foto di Emmanuel e della sua compagna 24enne Chinyery, che potete vedere su radioitalia.it, Lorenzo ha descritto le sue emozioni: “Quello che provo dopo un omicidio di stampo razzista come quello di ieri lungo le strade di una cittadina come la mia è un sentimento più complesso, che ha radici nella povertà di visioni, nella paura antica del diverso, nel complesso di inferiorità nei confronti di un mondo che comunque ha il coraggio di mettersi in marcia, di prendersi dei rischi veri, sapendo che sarà discriminato, che ci saranno battute, battute di spirito e battute di caccia. Il razzismo esiste, non si può fare finta, bisogna ripartire dai fondamentali, è necessario parlarne ai bambini, raccontargli che il mondo deve poter essere un luogo libero per le persone. Le frontiere non sono una conquista, abbatterle lo è”.
Il bassista di Jova Saturnino ha postato la stessa immagine con la didascalia: “Emmanuel Chidi Nambdi, 36 anni e la sua compagna Chimiary il giorno del loro matrimonio. #EmmanuelChidiNambdi #Fermo Riposa in Pace”. Fiorella Mannoia, che si è esibita a Fermo proprio ieri, mercoledì 6 luglio, nel giorno dell’aggressione, ha dichiarato su Facebook: “Abbiamo debuttato a Fermo, è stata una serata bellissima e colgo l'occasione per ringraziare tutti per l'affetto che mi hanno dimostrato, ma ieri sera è successo qualcosa che nessuno pensava potesse succedere in una città civile ed accogliente come quella che si è sempre distinta per favorire l'integrazione. Emmanuel non ce l'ha fatta. La moglie ha ceduto gli organi del marito, impartendo una lezione che i razzisti con capiranno mai. Non hanno abbastanza cervello. Vergognatevi!”.
Visto che Emmanuel era un migrante sfuggito alle violenze di Boko Haram, Edoardo Bennato gli ha dedicato il video di “Pronti a salpare”, la sua canzone sui migranti, scrivendo: “Dedicata a Emmanuel e alla sua Chinyery. Oggi più che mai, pronti a salpare CONTRO IL RAZZISMO”. Raf ha linkato un articolo sulla vicenda e si è chiesto: “Perché?”. Ermal Meta ha riportato la notizia twittata da Il Secolo XIX, commentando: “Fugge dalla incivile guerra e muore per la ‘civile’ mano di un bastardo. Non ho parole”. Paola Turci invece ha affermato: “E i mandanti, impuniti, dalla loro poltrona continuano a fomentare odio razzista #Fermo”.