Gigi D'Alessio a RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO: “Palermo, quanto amore!” “Leggiamo il Sud sempre attraverso la cronaca, guardate queste bellezze!” 29-06-2017
Gigi D'Alessio a RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO al Foro Italico di Palermo elogia le bellezze della città, parla di “Non dirgli mai”, di social e dell'iniziativa #LaMusicaÈPiùForte. L'artista, dopo le prove con l'artista, si racconta in diretta a Mirko Mengozzi, partendo dal fastidio dei bagagli persi in aeroporto...
Come stai? “Sono un po' arrabbiato perché mi hanno perso i bagagli. Ora mi dovete prestare la biancheria!”.
Come sono andate le prove? “Con i musicisti di Serie A come quelli di questa orchestra mi diverto perché c'è il cuore. Sono nato facendo il musicista, ma oggi è un lusso suonare con un'orchestra: ormai si suona poco, perché facciamo comandare le macchine”.
E poi siamo a Palermo. “Sai quante persone ha visto innamorarsi questo lungomare, quanti baci, quanti amori? Siamo abituati a leggere il Sud attraverso le pagine di cronaca, ma venite a vedere queste bellezze!”.
È vero che l'album più bello è sempre quello che deve arrivare? “Sì, anche se a me fanno ridere i comunicati stampa che iniziano sempre parlando del disco della maturità. Sono tanti anni che suono 'Non dirgli mai' e non la canto, perché ci pensa il pubblico: è straordinario sentire cantare tanti cuori senza sbagliare una parola. La canzone è mia fino a quando non viene pubblicata, nasce semplicemente dal pianoforte e da una penna, poi diventa di tutti: è la più grande soddisfazione. Ogni canzone è un'opera d'arte, poi ci sono quelle che hanno più fortuna: 'Non dirgli mai' ha avuto la vetrina del Festival di Sanremo... per il resto non c'è mai la doppia chance. Le canzoni si possono assemblare e si possono scrivere: io ho la fortuna di scriverle”.
Ti piacciono i social? “Non sono uno smanettone: non voglio vivere la mia vita attraverso il telefonino. La gente segue i concerti attraverso gli schermi: si è perso il contatto. Il social è anti-sociale: si scrivono cattiverie senza guardare negli occhi. Usa i social ma non farti usare. I miei figli non sfogliano i libri, usano il touch. Ci sono cose che vanno conservate, come le fotografie: le guardi e senti anche gli odori... Con il digitale non succede... E vale anche per il vinile, dove c'era scritto ogni dettaglio sul progetto: oggi è tutto su una chiavetta e non sai nemmeno chi ha suonato nell'album. Il lato positivo è che se un medico scopre una cura in Cina, in tre minuti lo sa tutto il mondo. Però è brutto vedere le famiglie a cena con le teste chine sugli smartphone”.
Aderisci all'iniziativa #LaMusicaÈPiùForte? “La musica è più forte, entra dappertutto e non te ne accorgi nemmeno, è aggregazione: cantare tutti insieme è bellissimo. E poi non possiamo far vincere i signori del terrore, altrimenti vincono loro ma perde la vita”.
E a #Rilive Gigi ha avuto un imitatore d'eccezione...