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Gianna Nannini: ecco perché i 10 brani del nuovo album fanno La Differenza Creato in una camera a Londra “lontana” dalla figlia. Ascolto in anteprima 12-11-2019

Gianna Nannini va alle radici folk, blues e rock per fare La Differenza con il nuovo album di canzoni inedite, che porterà in tour nei concerti del 2020. I brani, che “vogliono abbattere le barriere mentali nate col Muro di Berlino”, sono registrati in presa diretta a Nashville, in una camera in affitto per non essere “interrotta” dalla figlia Penelope: “Bruciano di un fuoco puro e antico ma suonato in epoca digitale. Mi piace Salmo”, svela. L’ascolto in anteprima.

Le date da segnare sono 3: il disco - presentato oggi alla stampa - esce venerdì 15 novembre 2019 in cd e vinile, la tournée europea è in primavera e l’atteso concerto allo stadio Artemio Franchi di Firenze è il 30 maggio 2020.

LA DIFFERENZA. Il nuovo album di canzoni inedite arriva a 2 anni da “Amore gigante” e dopo la vittoria della rocker italiana per antonomasia al Premio Tenco 2019. Gianna Nannini non presta il fianco alle mode e riapre il capitolo rimasto in sospeso con il disco “California”, tornando al blues e alla cultura popolare americana: “Rieccomi. A marzo 2019 sono andata a Nashville, in Tennesse. Al buio, non conoscevo nessuno: lì sentono il rock e i Beatles per strada, gli artisti vendono 1 milione di vinili. E’ partito tutto un anno fa: è difficile fare un disco con una bimba, come mia figlia Penelope, che ogni minuto entra e interrompe l’ispirazione. Così ho preso anche una stanza apposta a Londra. Ora sono in Spagna”, spiega l’artista di Siena. Ecco il racconto del primo ascolto dei 10 brani, che creano “un rock acustico nuovo”:
1- La differenza. Chi o cosa fa “la differenza” in amore? La cantante, in veste di “donna innamorata, dipendente, fragile, consapevole e per questo forte”, risponde a questa domanda con la ballata scelta come primo singolo del disco: nel ritornello il brano si apre esaltando la voce graffiante. “Il messaggio che voglio mandare con l’album è: devi essere tu a fare la differenza, essendo te stesso, senza badare ai pregiudizi”, afferma la cantante.
2- Romantico e bestiale. Il rock è sinuoso, sensuale e un po’ “animale”: in questa atmosfera, fisica e intensa, l’interpretazione di Gianna è nel suo habitat naturale. 
3- Motivo feat. Coez. Nella malinconia di questa ballad, mixata dallo storico collaboratore di Franco Battiato Pino “Pinaxa” Pischetola, la voce e la penna di Coez accompagnano a braccetto la personalità della Nannini e portano l’ascoltatore in una dimensione di magica nostalgia. Si tratta della prima canzone nata per questo disco: il cantautore e la rocker si sono incontrati a Londra per un sushi e per mettere a punto il brano. “Ho scoperto Coez prima che esplodesse, ho intuito. Mi è piaciuto subito, ha un bellissimo timbro di voce. Io all’inizio l’avevo scritta tipo rap…” racconta la cantante.
4- Gloucester Road. La traccia, la preferita della figlia Penelope, inizia voce e chitarra: l’album è nato così, pian piano, in un piccolo studio di questa via di Londra; Gianna ha chiamato la camera presa in affitto il “MYFACEStudio” - “Una stanza tutta per sé, come il libro di Virginia Wolf" - e lì ha condiviso session improvvisate con Pacifico, Dave Stewart, Fabio Pianigiani, Mauro Paoluzzi e altri autori. Il brano, molto orecchiabile, ha dentro di sé l’anima folk di tutto il progetto.
5- L’aria sta finendo. Il sound riporta subito la mente al grande rock dei super gruppi internazionali degli anni 70 e 80, mentre il testo disegna metafore tra l’ambiente e l’amore: “Il problema ambientale lo creiamo prima noi con i nostri rapporti tossici”.
6- Canzoni buttate. La ballata rappresenta uno dei pezzi più cantautorali del disco, una canzone d’amore con la vena più malinconica dell’artista.
7- Per oggi non si muore. Un brano lento che cresce gradualmente, attraversando le ombre e le luci dei sentimenti: cita la “crepa” di Leonard Cohen, con il quale Gianna ha fatto dei concerti.
8- Assenza. A questo punto si scatena un blues-rock, vintage e contemporaneo al contempo: è impossibile ascoltare senza muoversi e tenere il tempo.
9- A chi non ha risposte. Una lettera aperta ed empatica che sembra capace di parlare a tutti di quei momenti in cui si affrontano difficoltà, domande e paure.
10- Liberiamo. La canzone chiude il disco: è un sincero inno alla libertà e all’amore che salverà il mondo.


LO STADIO. Il 30 maggio 2020 la rocker di Siena si esibirà per la prima volta all’Artemio Franchi di Firenze, nella sua Toscana, con un concerto evento unico: “A Firenze mi sento a casa”. In scaletta ci saranno i grandi successi di Gianna Nannini e i brani del nuovo album La Differenza: i biglietti sono online e nei punti vendita abituali. L’anno prossimo la cantante terrà un grande tour di concerti in Europa: “Il batterista dei Toto Simon Phillips ci sarà nella prima parte, non so se farà anche i Festival rock…”.

7 FRASI. Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dalla cantante oggi ai giornalisti: 
- “Quando sono stata costretta a cantare da seduta per l’incidente al ginocchio, ho capito come usare la voce e l’utero, ed è uscita ancora di più fuori la mia anima blues
- “Ci sono barriere mentali, che sono nate dopo il Muro di Berlino, secondo me. Voglio abbatterle con questi brani: oggi la convivenza è difficile anche tra vicini di casa. Non si rispettano le provenienze e le origini diverse. Non devono esserci differenze: noi siamo differenti, è un dato di fatto. L’emozione e il brivido sono sempre al primo posto per me: quando io e Pacifico sentivamo il brivido, voleva dire che avevamo trovato le parole giuste del testo
- “Il chitarrista Davide Tagliapietra è il mio band leader, farà parte del tour, con il suo sound riesce a rilassarmi, è stato lui a farmi capire che dovevo fare un disco blues e soul
- “Pacifico si è innamorato del MYFACEStudio, veniva sempre a trovarmi in treno, così abbiamo scritto le parole insieme e non al computer. Io e lui siamo basso e batteria da sempre
- “In Italia siamo stati i primi a fare rock, all’inizio fu difficile, ci tiravano i pomodori. Ho cantato prima di Francesco Guccini ma ci fischiavano. Ora ho duettato con lui in ‘Quello che non’, sarà nel secondo capitolo del disco tributo per lui: è il più rock dei cantautori
- “Mi piacciono molto Salmo e Massimo Pericolo; è bello unire la melodia e il rap, che si basa su basi in quattro quarti. In Italia mancano produttori che portino avanti questi tipi di identità e ingegneri del suono: c’è solo Pinaxa per me
- “La nonna è morta e mia figlia mi chiede se anche lei può rinascere come me: Penelope fa la differenza da sè, ha una personalità forte, non vuole che la mamma le insegni troppo, ha già 9 anni. La sua scuola in Inghilterra l’ha portata al Pride, per rendere anche i più piccoli sensibili verso questi temi e combattere il razzismo, che spesso nasce in famiglia o dalle istituzioni

Autore:
Francesco Carrubba
12-11-2019 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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