Venezia 75: tutti i film in concorso Radio Italia è radio ufficiale della 75esima Mostra Internazionale del Cinema 25-07-2018
Oggi (mercoledì 25 luglio), a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Radio Italia è radio ufficiale della kermesse che, dal 29 agosto all’8 settembre, animerà il Lido di Venezia.
Come anticipato dal direttore de La Biennale Alberto Barbera, l’edizione di quest’anno sarà “ricca e curiosa”. Tra i 3mila e 500 film presentati, ne sono stati scelti “tanti di genere”, otto opere prime e due opere seconde. In gara ci saranno grandi autori, frequentatori del Festival di Cannes ma debuttanti della Mostra Internazionale del Cinema. In concorso ci saranno anche ben 11 registe.
Di seguito la lista dei 21 film in gara.
First Man di Damien Chazelle con Ryan Gosling, Jason Clarke e Claire Foy. Barbera ha anticipato: "E' da scoprire".
The Mountain di Rick Alverson con Tye Sheridan, Jeff Goldblum, Hannah Gross, Denis Lavant e Udo Kier. "E' impressionante".
Doubles Vies di Olivier Assayas con Guillaume Canet, Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi. "Il cast è eccezionale".
The sisters brothers di Jacques Audiard con Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed. "Sorprendente".
The ballad of buster scruggs di Ethan Coen e Joel Coen con Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Bill Heck, Zoe Kazan. "E' un film sull'America di oggi".
Vox Lux di Brady Corbet con Natalie Portman, Jude Law, Raffey Cassidy, Stacy Martin, Jennifer Ehle. "Inaspettato".
Roma di Alfonso Cuaròn con Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa. "Racconta la famiglia di Alfonso Cuaròn".
22 july di Paul Greengrass con Anders Danielsen Lie, Jonas Strand Gravli. "Su uno dei più terribili atti terroristici".
Suspiria di Luca Guadagnino con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Chloe Grace Moretz. "Il film più ambizioso di Guadagnino".
Werk ohne autor (opera senza autore) di Florian Henckel Von Donnersmarck con Tom Schilling, Paula Beer, Sebastian Koch.
The nightingale di Jennifer Kent con Aisling Franciosi, Sam Claflin. "E' un film promettente".
The favourite di Yorgos Lanthimos con Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz, Nichilas Hoult, Joe Alwyn. "Aprirà il festival di New York".
Peterloo di Mike Leigh con Rory Kinnear, Maxime Peake, Pearce Quiglet, David Moorst. "E' una riflessione sul potere e sui suoi abusi".
Capri-revolution di Mario Martone con Marianna Fontana, Reinout Scholten van Aschat, Antonio Folletto, Gianluca Di Gennaro, Eduardo Scarpetta.
What you gonna do when the world's on fire? di Roberto Minervini con Judy Hill, Dorothy Hill, Micheal Nelson.
Napszàllta (sunset) di Làszlo Nemes con Juli Jakab, Vlad Ivanov. "E' un film che richiede una grande partecipazione da parte del pubblico".
Frères Ennemis di David Oelhoffen con Matthias Schoenaerts, Reda Kateb, Adel Bencherif, Sofiane Zermani.
Nuestro Tiempo di Carlos Reygadas con Carlos Reygadas, Natalia Lòpez, Eleazar Reygadas, Rut Reygadas.
At Eternity's gate di Julian Schnabel con Oscar Isaac, Mads Mikkelsen, Willem Dafoe, Rupert Friend. "Un film perfettamente riuscito".
Acusada di Gonzalo Tobal con Leonardo Sbaraglia, Mariana Esposito, Inès Estevez. "E' un film tesissimo".
Zan (killing) di Shinya Tsukamoto con Sousuke Ikematsu, Yu Aoi, Tatsuya Nakamura, Shinya Tsukamoto.
Fuori concorso:
The other side of the wind di Orson Welles. “Il film più atteso, presentato a Venezia in prima mondiale”
They’ll love me when I’m dead di Morgan Neville. “Un documentario proprio sul film di Orson Welles”.
L’amica geniale di Saverio Costanzo.
Il diario di Angela - noi due cineasti di Yevant Gianikian. “E’ un omaggio a una grande artista come Angela Ricci Lucchi”.
A letter to a friend in Gaza di Amos Gitai. “E’ un documentario che riflette sulla questione israelo-palestinese”.
Aquarela di Viktor Kossakovsky. “Pura fascinazione visiva”.
El pepe, una vida suprema di Emir Kusturica.
Process di Sergei Loznitsa. “E’ basato su materiali inediti”.
Carmine street guitars di Ron Mann. "E’ un documentario su un piccolo artigiano che costruisce chitarre a mano, con materiali di recupero”.
Isis. Tomorrow: the lost souls of Mosul di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi. “E’ un film impressionante”.
American dharma di Errol Morris.
Introduzione all’oscuro di Gaston Solnicki.
1938 diversi di Giorgio Treves. “Impressionante”.
Your face di Tsai Ming-Liang.
Monrovia, Indiana di Frederick Wiseman. “Si comprende perché Trump ha vinto le elezioni”.
Una storia senza nome di Roberto Andò. “Un film sul cinema e sul non detto della politica italiana”.
Les estivants di Valeria Bruni Tedeschi. “Divertente e amaro”.
A star is born di Bradley Cooper. “A Venezia inizia il suo percorso verso gli Oscar”.
Mi obra maestra di Gaston Duprat. “Diverte moltissimo”.
A tramway in Jerusalem di Amos Gitai.
Un peuple at son roi di Pierre Schoeller.
La quietud di Pablo Trapero.
Dragged across concrete di Craig Zahler. “Tiene inchiodati alla sedia”.
Shadows di Zhang Yimou.
Nella sezione Orizzonti:
Sulla mia pelle di Alessio Cremonini. “Dedicato alla vicenda di Stefano Cucchi”.
Kraben Rahu (manta ray) di Phuttiphong Aroonpheng.
Soni di Ivan Ayr.
Ozen (the river) di Emir Baigazin. “Formalmente e stilisticamente rilevante”.
La noche de 12 años di Alvaro Brechner. “Di grande tensione”.
Deslembro di Flavia Castro. “Universale”.
Anonos (the announcement) di Mahmut Fazil Coskun. “Satirico e sottilmente ironico”.
Un giorno all’improvviso di Ciro d'Emilio. “Da non sottovalutare”.
Charlie says di Mary Harron.
Amanda di Mickhael Hers. “Intelligente e delicato”.
The day I lost my shadow di Soudade Kaadan.
L’enkas di Sarah Marx.
The man who surprised everyone di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov. “Sorprendente”.
Memories of my body di Garin Nugroho.
As I lay dying di Mostafa Sayyari.
La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi. “Adattamento della celebre storia a fumetti di Zerocalcare”.
Stripped di Yaron Shani. “Esordio di un grande talento”.
Jinpa di Pema Tseden.
Tel Aviv on fire di Sameh Zoabi. “Commedia satirica sui conflitti culturali tra isrealiani e palestinesi”.
In Sconfini (ovvero ex Cinema nel Giardino):
Blood Kid di Ramin Baharani. “Stupefacente”.
Il banchiere anarchico di Giulio Base. “Messo in scena in maniera molto originale”.
Il ragazzo più felice del mondo di Gipi.
Arriverderci saigon di Wilma Labate.
The tree of life - extended cut di Terrence Malick.
L’heure de la sortie di Sebastien Marnier. “Un film strano che tratta di argomenti di grandissima attualità”.
Magic lantern di Amir Naderi.
Camorra di Francesco Patierno. “Straordinario lavoro di montaggio. E’ un ritratto della mafia campana e di Napoli”.
In Venezia Classici:
Il golem - come venne al mondo di Paul Wegener.
Essi vivono di John Carpenter.
La notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani.
Il posto di Ermanno Olmi.
L’ascesa di Larisa Shepitko.
Il luogo senza limiti di Arturo Ripstein.
The Brick and the Mirror di Ebrahim Golestan.
Desideri nel sole di Jacques Roziers.
L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais.
A qualcuno piace caldo di Billy Wilder.
La strada della vergogna di Kenji Mizoguchi.
Il portiere di notte di Liliana Cavani.
La volpe folle di Tomu Uchida.
La città nuda di Jules Dassin.
The Killers di Don Siegel.
The Killers di Robert Siodmak.
Morte a Venezia di Luchino Visconti.
Nulla sul serio di William A. Wellman
In Venezia Classici Documentari:
The great buster di Peter Bogdanovich.
Women making films: a new road movie through cinema di Mark Cousins.
Humberto Mauro di Andre di Mauro.
Living the light - Robbie Muller di Claire Pijam.
24/25 il fotogramma in più di Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia.
Nice girls don’t stay for breakfast di Bruce Weber.
Friedkin Uncut di Francesco Zippel.
Autore: