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Giusto Pio: l’addio di Franco Battiato e di Alice al loro maestro Il sound engineer Titti Denna: “Battiato la mente, Giusto Pio il braccio” 13-02-2017

Ciao Maestro” è l’addio di Franco Battiato a Giusto Pio, suo storico amico e collaboratore, violinista e compositore. Il musicista, 91 anni, è morto a Castelfranco Veneto (Treviso), sua città natale. Lo ha salutato anche Alice. Il cantautore siciliano e Giusto Pio hanno lavorato insieme per anni, accanto all’ingegnere del suono Enzo Titti Denna che, dagli studi di Radio Italia, oggi ricorda quegli anni.

Sulle pagine web di Battiato è apparso il messaggio “Ciao Maestro Giusto Pio...”, accompagnato da una foto dell'amico scomparso: si racconta che Pio insegnò a Franco a suonare il violino. L’artista catanese e il compositore veneto hanno iniziato a collaborare negli anni 70 per album storici come “L’era del cinghiale bianco”, “La voce del padrone” e “Patriots” e per canzoni indimenticabili come “Un’estate al mare” interpretata da Giuni Russo nell’82 e “Per Elisa”, con cui Alice ha vinto il Festival di Sanremo nel 1981.

La foto in alto è tratta dalla rivista “Uomo Vogue” del dicembre 1983 e ritrae da destra a sinistra tutto il team di Battiato in quegli anni: Alberto Radius, Giusto Pio, Franco Battiato, Francesco Messina ed Enzo Titti Denna. Quest’ultimo, oggi nella scuderia di Radio Italia, è lo storico ingegnere del suono di Battiato. “Ho conosciuto Giusto Pio nella seconda metà degli anni Settanta, quando ero socio di Radius, lavoravamo nel nostro studio”.

Titti Denna è accanto a Battiato - e a Giusto Pio - come sound engineer già per il mitico disco “L’era del cinghiale bianco” del 1979 e poi per “Patriots” del 1980, “La voce del padrone” del 1981, “L’arca di Noè” del 1982, “Orizzonti perduti” del 1983 e “Mondi lontanissimi” del 1985. Denna lavora inoltre all’album dell’82 “Legione straniera” di Giusto Pio, che ha avuto anche una carriera solista.

Ci hanno fatto quell’intervista su Uomo Vogue”, racconta Titti, “perché stavamo spopolando nel rock con Alice, Giuni Russo e tutte le produzioni in cui era coinvolto Franco”. Anche Alice infatti ha ricordato il maestro sui suoi canali. “Quando si lavorava, ridevamo tantissimo, eravamo tutti amiconi”, continua Denna, “Battiato era la mente e Giusto Pio il braccio, che componeva gli arrangiamenti e l’orchestrazione. Lui arrivava in studio e posava sul mixer enormi partiture sinfoniche, dove c’erano scritte tutte le parti di basso, batteria, archi, fiati, cori… Allora i dischi si facevano così, seriamente”.

Giusto Pio era prima di tutto un musicista e un virtuoso del violino: “Dato che per il disco ‘L’era del cinghiale bianco non c’era budget per la produzione, lui ha suonato tutti gli archi, sovrapponendo poi le tracce”.

Gli aneddoti su quegli anni sarebbero tantissimi: “Un esempio: era da ‘L’era del cinghiale bianco’ che Battiato mi chiedeva di fare un tour con lui. Io non ero un uomo da live, lo sono diventato oggi a Radio Italia, ma allora ero uomo di studio. Poi con il successo della canzone ‘Bandiera bianca’ (il video è visibile alla fine di questa notizia di radioitalia.it, ndr) e del disco ‘La voce del padrone’, è nata questa mega-tournée da 40 concerti, a cui ho partecipato. Una volta in Puglia, eravamo tutti in camerino; entra un giornalista con un registratore, viene verso di me e mi chiede: ‘Posso intervistarla signor Battiato?’. Io ho risposto: indubbiamente, faccia pure. Franco ha iniziato a piangere dal ridere mentre Giusto Pio, come sempre, per timidezza è diventato tutto rosso. Poi l’articolo è uscito veramente e il mio nome era pure sbagliato!”.


13-02-2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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