Francesco Gabbani: “A Sanremo porto l'ironia” “Scrivere per Celentano è stata la mia ciliegina sulla torta” 08-02-2017
Francesco Gabbani, vincitore della scorsa edizione del Festival nella categoria Nuove Proposte con “Amen” , oggi, mercoledì 8 febbraio, è stato ospite di Radio Italia nel “Fuori Sanremo by Lancôme”. L'artista ha parlato con Paola Gallo e Daniele Bossari di “Occidentali's Karma”, che porterà stasera sul palco dell'Ariston, e di quanto il 2016 sia stato importante per lui.
La tua prima esibizione sarà stasera, possiamo anticipare che il testo della canzone è ricco di sfumature, non credo a caso...
“È un vero guazzabuglio di parole, l'impressione è che siano state messe lì a caso ma ovviamente non è così. Spero che il brano faccia divertire e muoversi, perché per me la la musica è prima di tutto coinvolgimento ed emozione. Volendo poi cercare il significato, la canzone ironizza sull’atteggiamento che abbiamo noi occidentali di cercare la serenità avvicinandoci alle discipline orientali, quelle che per antonomasia aiutano nella ricerca del benessere psicofisico. Il punto, però, è che le occidentalizziamo, le pratichiamo in modo superficiale e spesso solo per moda, come quando cerchiamo l’outfit perfetto per andare a fare yoga.”
Penso tu abbia una profonda conoscenza della filosofia orientale, dimostri un'attitudine e una sensibilità verso altri mondi che non ho visto in altri artisti.
“Grazie, sono lusingato. Di facciata sono sempre allegro e positivo, in realtà rifletto molto e sono disperatamente alla ricerca del senso della nostra esistenza. Negli ultimi anni mi sono avvicinato a culture che mi affascinano molto.”
Parliamo di “Amen”: non si tratta solo della canzone che l’anno scorso vinse tra le nuove proposte ma anche, come ha ricordato Conti, la più trasmessa dalle radio, confermi?
“Fortunatamente posso confermarlo, è stata la più trasmessa insieme a 'Nessun grado di separazione' di Francesca Michielin. Sono molto contento del 2016, è stato un anno importante e piacevole per me.”
Parliamo allora di questo 2016 che ti ha visto vincitore, cosa è cambiato per te da allora?
“Con le persone che mi circondano e con cui ho un legame intimo non è cambiato niente, i rapporti sono rimasti sinceri e genuini. È cambiata la consapevolezza di me stesso, è come se tutto quello che ho fatto negli anni precedenti e il mio percorso musicale avessero acquistato un senso. Questo 2016 mi ha dato un pizzico di entusiasmo in più per proseguire nel mio cammino, ma io non sono cambiato. Ho ancora tanto da imparare.”
Mentre ti preparavi per l'esibizione dello scorso anno sapevi già che avresti scritto per Mina e Celentano e della collaborazione con Renga?
“Di Francesco Renga ero già al corrente, ma non sapevo ancora di quella che ora definisco la ciliegina sulla torta del mio 2016: la collaborazione con Celentano per cui ho scritto 'Il bambino col fucile', inserito nell’album di Mina e Celentano 'Le migliori'. È stata per me una grande soddisfazione e motivo di grande orgoglio. Non a caso, se canterò la cover sarà 'Susanna', che già interpretò Celentano. Per me sarà come eseguire un tributo.”
A proposito della canzone di stasera, come l’hai partorita?
“Nasce dalla collaborazione con persone a me molto vicine: il primo è Fabio Ilacqua, con cui ho scritto 'Amen'; poi mio fratello Filippo Gabbani, che è il mio batterista e con cui collaboro perché credo moltissimo in lui. Ultimo ma non ultimo Luca Chiaravalli: un grande musicista, autore e produttore.
L'album non esce adesso però!
“L’album purtroppo non esce a febbraio perché non ho avuto proprio il tempo di finirlo: sono stato molto impegnato a lavorare alla colonna sonora del film 'Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi.”
Oggi è venuto a trovarci anche Al Bano.