Menu
ASCOLTA Radioitalia GUARDA Radioitalia TV WEBRADIO
Ascolta
TROVA LA TUA FREQUENZA BORDIGHERA (IM) 94.500

Attacco alla musica: i commenti degli artisti italiani ai fatti di Manchester L'attentato al concerto di Ariana Grande che lascia senza parole 23-05-2017

Sono molti i cantanti italiani che in queste ore esprimono parole di dolore per quello che è accaduto ieri sera, lunedì 22 maggio, alla fine del concerto della popstar Ariana Grande all'interno della Manchester Arena, dove un attentato esplosivo ha causato 22 vittime e almeno 59 feriti. Di seguito un video girato con il telefonino e pubblicato dalla testata  "The Guardian"

Fra i primi a scrivere c'è stato Fedez, che questa notte si è detto senza parole.

Lo stesso ha scritto Giorgia, rispondendo direttamente al tweet di Ariana Grande, che si è detta distrutta e dispiaciuta aggiungendo di non avere parole adatte a commentare questa tragedia.

 

Anche Michele Bravi si è detto sconvolto e ha scritto: “Non ho davvero parole per quanto successo stanotte. Trasformare la bellezza della musica in una violenza così fredda” e Chiara ha aggiunto: “In un mondo così vale tutto ma in realtà non vale più niente”. Noemi ha sottolineato come le vittime siano tutte giovani con la frase: “La morte dei giovani è un naufragio”.

Emma ha parlato di “risveglio doloroso”, “rabbia” e “paura”.

Omar Pedrini ha rivolto a Manchester la sua preghiera, così come hanno fatto il bassista Saturnino e Nek che ha scritto: “Prego per le persone che sono state colpite da questo odio”. Elisa ha postato la sua preghiera per i feriti, le vittime e le loro famiglie direttamente in inglese: "Praying for the injured and thinking of the families who lost their dear ones". Questo è invece il tweet di Annalisa: "Svegliarsi e scoprire che la musica viene strumentalizzata per ferire e uccidere. Ancora. Non ci sono davvero parole".

Cesare Cremonini ha twittato proprio dall'Inghilterra: “Qui Londra. Sarà una lunga, difficile e inaccettabile giornata. Spero di rientrare stasera”.

Laura Pausini ha ricordato che “il 23 maggio è troppo spesso un risveglio o una giornata da cancellare”, riferendosi anche alla strage di Capaci del 1992 in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone.

 


23-05-2017 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Informativa breve e richiesta consenso sull’uso dei cookie
Questo sito utilizza cookie tecnici, di profilazione e di marketing, anche di terze parti, per le proprie funzionalità e/o per inviarti pubblicità, contenuti e servizi in linea con le tue preferenze.
Per saperne di più o negare il consenso a tutti o alcuni cookie CLICCA QUI.
Continuando la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.

ACCETTO