Avitabile e Servillo: “Il coraggio di ogni giorno” è un canto di speranza “Il brano che presentiamo a Sanremo non è un duetto, ma un dialogo” 08-02-2018
Enzo Avitabile e Peppe Servillo hanno incontrato Mario Volanti, insieme a Oscar di Montigny, a Fuori Sanremo by Lancôme.
Siamo con due aspetti diversi dell'arte: Oscar di Monigny e due fenomeni, Enzi Avitabile e Peppe Servillo. Rappresentate la storia e la geografia della musica italiana. La canzone ha tutta un'impronta etnica e particolare. È stata una sorpresa per tutti. A che punto siamo di questa esperienza?
“Stasera siamo felici di tornare sul palco e riproporre 'Il coraggio di ogni giorno'. È tipicamente mediterranea. I ritmi di partenza sono di terra, come il passo della morte fatto con i bottari. È un canto dedicato ai signor nessun e straordinarietà della vita di tutti i giorni. È un canto di speranza”.
Peppe sei stato su palco di Sanremo con gli Avion Travel. È un palco che brucia.
“Non mi metto il cappello da esperto. Ogni Sanremo fa storia a sè. In questo Festival c'è molta accoglienza verso la musica. Non ci sono eliminatorie, non ci sono regole sulla durata... Con le repliche cercheremo di migliore il nostro brano perché l'interpretazione è importante”.
Come è nata la collaborazione?
Servillo: “Ho scritto io la musica di 'Il coraggio di ogni giorno' e Avitabile lo ha caratterizzato. Non è un duetto ma un dialogo”.
Ma l'hai chiamato?
Servillo: “Gli ho mandato il pezzo e lui mi ha detto subito di si. L'occasione più bella in cui abbiamo lavorato era al film di Edoardo de Angelis in cui io ero attore e lui aveva fatto la colonna sonora. 'Il coraggio di ogni giorno' è una canzone con forte spiritualità e io sono un uomo pieno di dubbi quindi mi ha fatto bene. Suggerisce la possibilità di ricominciare. È un sentimento forte che serve e a tutti”.
Il “best of” uscirà il 9 febbraio, venerdì...
Avitabile: “Si, è il mio primo 'best of'. Vengo a Sanremo proprio per promuovere il mio suono fatto di parole: non c'è occasione migliore. Il dialogo con Peppe continua nel disco, che contiene brani dell'82”.
Napoli ha molti rappresentanti storici e voi siete tra questi. Per me è un piacere aver avuto l'opportunità di ospitarvi. I cantanti napoletani sono stati rivalutati anche fuori da Napoli: è un grande risultato per voi!
“Per noi che lavoriamo con la lingua dialettale è facile fare i Festival fuori dall'Italia, in tutto il mondo, ma è importante arrivare anche in Italia”.