Edoardo Bennato ha ripubblicato dopo 40 anni Burattino senza fili, pietra miliare della sua discografia con canzoni come Il gatto e la volpe e La fata, e ha già un nuovo album pronto, composto da 10 brani: “Aspetto i discografici…”. Intanto prepara il tour 2018 mentre continua a tifare per il Napoli e a sperare che l’allenatore Sarri resti. Ecco la video intervista #atupertu al grande cantautore rock italiano.

NUOVO ALBUM. Edoardo ha già il prossimo disco nel cassetto ma pubblicarlo non è semplice: “Ho un album pronto di 10 brani nuovi di zecca. Uscirà a tempo debito, quando i discografici mi prenderanno in considerazione, sembra una battuta ma è così ragazzi, bisogna iniziare sempre da zero, anzi da sottozero!”.

NAPOLI. Tra le passioni di Bennato c’è lo sport: chiedendogli di commentare la stagione della sua squadra guidata da Maurizio Sarri, ci si accorge che anche nel calcio ci sono gatti e volpi… “Si diventa tifosi nel momento in cui tuo padre a 5-6 anni ti porta allo stadio e lui mi faceva vedere le partite del Napoli. La squadra che tifi è come la mamma… è molto facile tifare per la Juventus, è più complicato essere tifosi di altre squadre e soprattutto del Napoli: noi vinciamo raramente, soffriamo per lo sport, accumuliamo tensione. Il bilancio è comunque positivo perché vedere giocare il Napoli è una goduria pazzesca, la velocità in campo è una cosa incredibile, tanto è vero che in questo momento Sarri è facile preda dei gatti e le volpi che arrivano dalla Germania e dall’Inghilterra, speriamo che resti!”.

BURATTINO SENZA FILI. L’artista farà un tour 2018 di concerti in estate, suonando anche le canzoni dell’album del 1977 ispirato alla celebre favola di Pinocchio scritta da Carlo Collodi e ora riproposto in una nuova veste. “Confesso che non amo le celebrazioni, però siccome i brani di questo disco li facciamo sempre in concerto e sono molto attuali, ho pensato di ricantarli e risuonarli tutti, aggiungendo tre canzoni sui personaggi chiave che mancavano nella versione del 1977, anche perché ci apprestiamo a mettere in scena il musical nel 2019”.

Uno dei pezzi aggiunti è il singolo Mastro Geppetto: “È l’artefice di tutto, non può mancare. Non è stato facile: il nome era un po’ ostico, un po’ complicato da coniugare con certi moduli del rock, allora ho usato uno scenario del Dixieland. Poi mi sono immaginato Lucignolo come un PR che organizza rave party e con la sua luce guida tutti quanti verso lo scatafascio. Infine, nel ’77 il grillo parlante ero io perché in quegli anni ‘pazzi scalmanati’ mettevano a ferro e fuoco i concerti, da Lou Reed a Santana fino al Vigorelli a Milano con i Led Zeppelin; e anche con gli italiani: quindi io ero visto come il grillo parlante a cui sfasciare il palco contro presunte lezioni di morale. Adesso invece il brano si chiama ‘Che comico il grillo parlante’, filosofo da baraccone, comico senza volerlo, drammatico con convinzione. Io ironizzo su tutto e tutti, anche perché fortunatamente non sono mai appartenuto, non appartengo e non intendo appartenere a nessuna fazione politica. Ciononostante la situazione italiana è collodiana!”

Edoardo Bennato, 71 anni d’età, ha spiegato Burattino senza fili 2017 anche in onda a Radio Italia: “Non è nei negozi, si trova online con Mondadori. Dentro c’è un dvd con filmati in cui racconto la mia storia, perché e per come ho fatto questo benedetto mestiere…”.