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Davide Shorty: “Mi butterei anche ora sul palco di Sanremo!” Il brano “Regina” è stato ispirato da una donna molto importante 03-03-2021

Manca pochissimo all’esibizione di Davide Shorty sul palco dell’Ariston e l’artista, in gara fra le Nuove proposte del Festival di Sanremo, ha raccontato tutto il suo entusiasmo a Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi, in diretta radio/video su Radio Italia, in collegamento con il FUORISANREMO REWARD di Intesa Sanpaolo.


Come stai?

Sto molto bene, sono molto emozionato ma anche carico per questa sera. Mi butterei sul palco a tuffo!”.

E’ il tuo esordio a Sanremo, ma anche su Radio Italia, presentati!

Sono Davide, faccio il cantautore, il rapper e il producer. Sono un ragazzo semplice di Palermo, sono curioso. Mi piace cantare, fare rap e condividere la musica. Non sono un tipo competitivo e, se competo, lo faccio solo con me stesso”.

Arrivi a Sanremo con un premio molto importante…

E’ un onore ricevere un premio come questo, che è legato a un gigante della nostra musica come Fabrizio De Andrè. Era inaspettato, mi ha colto di sorpresa e sono davvero felice, ma adesso sto cercando di concentrarmi per godere di questo palco in un momento in cui un palco è una cosa rara”.

La tua canzone “Regina” tratta del rapporto con le donne in modo molto profondo…

Io sono cresciuto in un contesto conservatore. La Sicilia spesso ti insegna il possesso e questa è una cosa abbigliata. La donna è un essere libero e bisogna celebrarne ogni giorno la forza. Grazie a Celine, che ha partecipato anche al video del pezzo anche se non stiamo più insieme ed è una persona per me carissima, ho imparato a volermi bene e ho abbandonato queste categorie patriarcali”.

Si sente l’influenza londinese nella tua musica, perché tu vivi a Londra…

Come puoi sentire, il suono del mio accento si spiega da sé. Palermo è presentissimo nel mio suono. Io ero un rapper e facevo free style in piazza ogni pomeriggio poi, cercando di farmi le basi, ho scoperto generi come il Soul, il Funk e il Jazz. Quando sono andato a Londra questa cosa è stata potenziata, perché potevo parlare con musicisti completamente diversi da me e mescolarmi con loro”.

Cosa ti manca di Palermo?

Mi mancano i miei genitori, mi manca il mare, mi manca guidare per Palermo la notte, mi manca l’ultimo bagno di fine estate con l’acqua un po’ fredda che ti rinvigorisce”.

Qual è il tuo segreto di felicità?

Il mio segreto di felicità è la gratitudine, per il bene e per il male, perché tutti e due sono parte della vita e dobbiamo imparare ad accettarli, a gestirli e a trasformarli. Io penso che la nostra mente sia una delle cose più potenti e, se impariamo a usarla, possiamo gestire meglio la vita”.

Autore:
Simone Bernardi
03-03-2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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