Clementino: “A Sanremo canto nell’intervallo di Juventus-Napoli” “Ho scritto il brano 'Quando sono lontano' per parlare a tutti i migranti” 13-02-2016
C’è un rapper che gira per Sanremo con la divisa ufficiale del Calcio Napoli: è Clementino che stasera si esibirà all’Ariston durante il big-match di Serie A tra la sua squadra e la Juve. A poche ore dalla serata finale del Festival viene intervistato da Paola “Funky” Gallo e Daniele Bossari al Fuori Sanremo by Lancome.
Come farai a cantare e a vedere il Napoli? “Sono il terzo in scaletta, quindi il mio turno sarà verso la fine dei primi 45 minuti. Guarderò la partita al bar, appena fuori dall’Ariston: seguirò il primo tempo, entrerò in teatro durante l’intervallo per cantare e poi vedrò il secondo tempo”.
Il rap a Sanremo è stato finalmente sdoganato? “Fino a un po’ di tempo fa si diceva che il rap non poteva andare al festival. Ma dove sta scritto? Basta avere una canzone che contenga un messaggio: ho scritto ‘Quando sono lontano’ per parlare anche alle persone sbarcate a Lampedusa e che si trovano in Siria o in Germania. È un brano che può stare su qualsiasi mio album: non mi sono ‘sanremato’, non mi sono dovuto adattare ai cliché; tutti hanno avvertito l’emozione nella mia voce durante la prima sera e hanno apprezzato le parole. Certo, sarebbe stato fuori luogo andare al Festival con un brano ‘sole, cuore, amore’ dopo aver partecipato a tutte le battaglie di freestyle esistenti dal 2004 al 2006, vincendone quattro su cinque ed entrando nella Champions League dell’hip hop”.
Raccontaci il video del brano. “La clip inizia dicendo che vorrei tornare indietro al 5 febbraio 1999, quando era facile trovarsi in auto a fare freestyle. Ho iniziato con la scuola hip hop del 1996: Neffa, Colle der fomento, Sangue misto, La Famiglia... Anche questo è un bel periodo per l’hip hop del nostro Paese, perché stiamo tutti facendo quello che ci piace”.
Cosa contiene il nuovo album “Miracolo! (Ultimo round)”? “Chiude la trilogia: raccoglie i successi di Miracolo 1 e 2, con il meglio del rap italiano da Fabri Fibra a Guè Pequeno, da Rocco hunt a Salmo, e contiene sette inediti, tra cui la cover sanremese di Fabrizio De André 'Don Raffaè', il featuring con Giuliano Palma 'Musica suona' e 'Da che parte stai' in duetto con Pino Daniele, l’ultimo pezzo che lui ha inciso: ero in Myanmar durante il programma tv 'Pechino Express' e ho scritto il testo su delle pergamene che mi hanno dato lì in Birmania; quando sono tornato l'ho proposto a Pino e lui mi ha detto: 'Grande, hai spaccato tutte cose, sii o numero uno'. Il mio tatuaggio più bello è quello che ho sulla schiena in alto a sinistra, in corrispondenza del cuore: ritrae Pino Daniele con un microfono”.
Il Festival si chiude appena prima di San Valentino. “Esco da una storia d’amore di sei anni con una ragazza. Per il momento sono single... Se volete fare un pensiero romantico, domani regalate il mio brano ‘Luna’, una bella canzone d’amore...”.
Qual è il bilancio della tua esperienza sanremese? “Sono contento, specialmente per la standing ovation ricevuta con 'Don Raffaè'. Al ristorante dove mangio in hotel, c’è una chitarra con cui suono le canzoni napoletane in mezzo ai tavoli. Io vengo dai villaggi turistici, dal teatro e dai freestyle: ho messo tutte le cose che sapevo fare in una sola settimana qui a Sanremo. Stasera salgo sul palco per divertirmi ancora”.
Per Francesca Michielin Sanremo è stata un'esperienza di crescita e una festa.