Un libro è diventato un album: ecco il nuovo singolo di Andrea Crimi “Abbi cura di me” è uno dei brani ispirati ai racconti di Simone Di Matteo 21-05-2021
“Abbi cura di me” è il nuovo singolo di Andrea Crimi che ha messo la voce per trasformare in un album musicale il libro “L'amore dietro ogni cosa” di Simone Di Matteo, co-autore anche dei testi delle canzoni. Il brano è in onda su Radio Italia e il video su Radio Italia Tv.
“Abbi cura di me” è il secondo singolo estratto dal progetto discografico di prossima uscita “L’Amore Dietro Ogni Cosa” integralmente ispirato all’omonimo libro, dopo il debutto sulle scene con “Anne”, la prima delle 13 tracce che compongono il concept album.
Dalle delicate atmosfere e una melodia travolgente, il brano rappresenta la storia di un amore finito e degli strascichi che questo si porta dietro: ricordi, sensazioni, occasioni mancate e sacrifici. È un invito alla perseveranza nel coltivare ciò che lo merita davvero, si tratti di una relazione amorosa, di un rapporto di amicizia o altro, e senza farsi distrarre dagli orpelli che la vita ci pone davanti, perché ogni cosa è possibile solo se si è disposti realmente ad amare.
Nato dalla penna di Simone Di Matteo, in collaborazione con il paroliere pontino Simone Pozzati, il pezzo è impreziosito dalla produzione musicale dell’arrangiatore Mario Natale, già noto per la sua vittoria in qualità d’autore e direttore d’orchestra del Festival di Sanremo con i Matia Bazar nel 2002 e nella categoria Giovani con Laura Bono nel 2005, oltre che per le sue collaborazioni con artisti nazionali e internazionali del calibro di Gianluca Grignani, Jovanotti, Fiorello, Patty Pravo e Loredana Bertè. Alle chitarre ci sono Simone Sciarresi e Chiara Carcano, mentre alla batteria Paola Caridi.
Il video ufficiale, per la regia di Nicola Marrapodi e Bruno Trombetta, con l’attore e modello Andrea Candeo e la ballerina Sophia Carbonaro in veste di protagonisti, è girato in Villa Borzino a Busalla (GE) con il patrocinio del Comune e dell’Assessorato alla Cultura: racconta con un tocco noir l’eterno sfiorarsi di due anime, tra i petali dell’ignoto e il pallido grigiore del ricordo, in una danza al di là del tempo che li avvina, senza che però riescano mai a toccarsi.
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